Spot. Un posto e un tempo per imparare.

Giulia Pozzobon
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Ai clienti diciamo che la vera sfida di oggi, per le persone che lavorano nelle organizzazioni, è mantenere viva l’attitudine all’imparare: non bastano contenuti nuovi per interpretare questo mondo, serve un’abitudine e una spontaneità nel mettersi ad apprendere. I programmi di training e formazione dentro alle aziende sono spesso vissuti come passaggi obbligatori, noiosi, “abilitatori” sterili di nuove procedure o di nuovi incarichi. Eppure alle persone piace imparare, ce lo dice il successo di piattaforme come Lynda o Coursera, solo per citarne alcune.

“As people are walking all the time in the same spot a path appears” John Locke

Nel percorso — a volte faticoso, a volte esaltante — dell’imparare una cosa nuova, le menti e i corpi delle persone ritrovano l’esperienza del “non sapere”, un’esperienza fondamentale per ricordarsi che sbagliare è istruttivo e che sperimentare strade nuove rispetto a quelle consolidate è appagante oltre che generativo.

Imparando, tutti noi viviamo la conquista di un traguardo, anche piccolo, che ci dice che siamo capaci di tante cose, molte più di quello che crediamo.

Tutto questo ha molto a che fare con il nostro lavoro di tutti i giorni.

Da qualche settimana abbiamo deciso di ripassare e stabilizzare la nostra attitudine all’imparare con un ciclo di incontri che abbiamo chiamato Spot.: sono occasioni di auto-formazione su competenze trasversali che fanno parte del nostro bagaglio base (white spot.), strumenti che vogliamo saper utilizzare bene (blue spot.), passioni da condividere (red spot.), aneddoti e “divertenti nozionismi” del nostro contesto di lavoro che vogliamo raccontarci (pink spot.). Il primo ciclo, quello bianco, serve anche a portare a bordo le persone arrivate da poco su alcuni argomenti fondamentali: il design thinking, la scrittura, il presentation design, il public speaking. Gli altri colori sono ispirati alla spontaneità e all’auto-organizzazione diffuse che vorremmo ci contraddistinguessero come gruppo di lavoro.

Ciascuno può essere relatore di un appuntamento spot. a colori e ciascuno può partecipare. Le lezioni, di un’ora circa, si tengono in pausa pranzo oppure a colazione. Abbiamo un calendario condiviso e un piccolo sito interno per tenere traccia di tutto. Tra le prime puntate di Spot.: “I gatti nell’internet. Storia di un fenomeno social eccezionale” a cura di Elena , “Lezioni di barbecue” a cura di Carlo (rispettivamente spot. rosa e spot. rosso).

Su unbutton, di tanto in tanto, troverete traccia anche di Spot.

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