Un “Charlie” da Ivrea a Ca’ Tron

Luca Bianco
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3 min readDec 4, 2017

Quando ho deciso di scrivere un post su Massimo ero “preoccupato” perché, essendo lui piemontese, mi sono immaginato sarebbe stato difficile intervistarlo in quanto c’è la diceria che siano persone chiuse e riservate.

…e infatti… è stato tutto l’opposto!

Sono trascorsi giusto 10/15 minuti da quando ho premuto il bottone “Invia” sul mio client di posta a quando ho ricevuto la sua risposta alle mie domande.
È stato maggiore il tempo di assemblare il tutto, dare una forma al post e pubblicare l’articolo.

Cosa ti piaceva di più fare a 10 anni, in assoluto?

Dei miei 10 anni ma anche degli 11, 12 e 13, fino all’arrivo del motorino insomma, mi ricordo due cose: la mia bicicletta da cross rossa e “ammio cuggino” Damiano, con cui ho ho condiviso mille inutili ed inconcludenti avventure ad Ivrea.

Delle varie cazzate una delle attività che più hanno impegnato me e Damiano, e non saprei neanche dire il perché, era la ricerca di bossoli, cartucce di fucili da caccia e residuati in genere.

Una volta nelle acque del Lago Sirio, uno dei laghi di origine morenica che costellano Ivrea, trovammo una bomba a mano inesplosa. Per colpa nostra dovettero chiudere lo stabilimento balneare del lago e chiamare gli artificieri da Torino.

Ci valse anche la fotografia in prima pagina sul giornale locale “La sentinella del Canavese”.

Contributo fotografico da “La sentinella del Canavese

Qual è il tuo colore all’interno della ruota*? Ti riconosci?

Sono un “charlie”, un giallo insomma, ma onestamente non mi ci riconosco appieno. Una delle caratteristiche principali attribuite a questo colore è quella di essere trascinatori e io non lo sono, un po’ per carattere e un po’ per quel fastidioso understatement piemontese che spinge ad evitare eccessivi protagonismi.

Perchè consiglieresti HIC come posto di lavoro a un tuo amico?

Per gli stessi motivi per cui mi piace lavorarci, per questa nostra tensione continua all’evoluzione, alla metamorfosi, a rimescolare le carte.

Cosa ti ricordi del primo giorno di lavoro qui?

È una domanda strana per me, perché conosco HIC ed i suoi stadi precedenti da molto prima di iniziare a lavorarci come dipendente avendo iniziato a collaborare con Log607 come cliente (lavoravo in una telco), credo attorno al 2009.

Ma ho un ricordo del mio primo giorno come dipendente (almeno credo che fosse il primo): una spaesata ed intimidita Amanda a cui ero andato a presentarmi e da bravi piemontesi la cosa si era risolta con una stretta di mano e “Piacere Massimo”, “Piacere Amanda”.

Bon finita lì.

Hai un film preferito o una serie?

I film preferiti sono tanti, impossibile averne uno solo. Ti posso dire qual è il film di cui conosco il maggior numero di battute a memoria per averlo rivisto tante volte, ed è Marrakesh Express di Gabriele Salvatores. On realtà ne so tante anche di Turnè e di Mediterraneo. Insomma per me questa trilogia è pazzesca e adoro Abatantuono e Bentivoglio.

Di serie, a parte la scontata Breaking Bad, mi è piaciuta molto Transparent, Sherlock Holmes, Narcos e Ray Donovan.

E invece della musica cosa ci dici?

Ascolto molta musica ma ci sono alcuni generi che non conosco e non ho nessuna voglia di conoscere: l’heavy metal, la musica elettronica e la musica latino americana per dirne alcuni.

Anche qui faccio fatica a dirti il cantante o gruppo preferito, ammesso che sia questa la domanda, ti posso dire cosa sto ascontando molto ultimamente: i National (una presenza costante nelle mie playlist), Chet Baker ma anche Chet Faker, Rufus Wainwright, Anthony and the Johnsons (due dalla voce pazzesca) e sopratutto in questo periodo Father John Misty di cui ho visto recentemente un concerto che mi è piaciuto un casino, lui cantava con le mani nelle tasche di quello che sembrava un cappotto.

Una citazione/frase che ti racchiude o ti rappresenta

Be water my friend — Bruce Lee

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