IL ROUND ROBIN: LE REGOLE DI INGAGGIO

UpSideDown è un ammutinamento, e come tale, disordinato.

Se volete farne parte ci sono diverse strade: aprire un profilo Medium e sottoporci una storia, contattarci sulla pagina Facebook, oppure scriverci a upsidedownfe@gmail.com

Di due cose si compone UpSideDown: visionari ed esperti. I visionari segnano il punto di arrivo, gli esperti i modi per arrivarci. Sono ruoli e non persone, chiunque può essere visionario o esperto, quanto esperto lo decide la realtà e gli altri esperti del settore di riferimento. In buona sostanza, l’ammutinamento è contro l’ipotesi che, se hai fatto il muratore, tu possa capire qualcosa di mercato del lavoro: girare in bicicletta non ti rende un esperto di mobilità, avere una casa, non fa di te un architetto.

Se anche tu trovi il dibattito locale povero di idee, visioni, esperienze professionali, accademiche, concrete, UpSideDown è il posto dove puoi regalare una idea alla città.

Guardando, sempre, verso il futuro.

Per far parte di questo ammutinamento esistono alcune norme, a protezione degli ammutinati.

UpSideDown segue il principio del round robin, e più in generale l’etica dei pirati:

“Il round robin, non è altro che una misura precauzionale. Da un lato, tutti quelli che vogliono essere dei nostri dovranno firmare la dichiarazione, così che non potranno tirarsi indietro quando si inizierà a sentire odore di bruciato. Dall’altro, quello stesso foglio ci condurrà dritti alla forca, se finisce nelle mani sbagliate. Ma dato che sono sempre quelli che hanno firmato per primi ad essere considerati gli istigatori, sul round robin le firme formano un anello, in modo che non si può sapere chi ha iniziato.”

Ogni pirata che si rispetti ha un soprannome, ed ogni pirata che si rispetti non tollererà di essere chiamato diversamente che con il proprio soprannome.

Soltanto i veri amici possono chiamare il pirata con il suo nome.”