Calm technology: ripensare la relazione tra persone e tecnologia

La tecnologia deve essere discreta, rispettosa ed evitare di richiamare la nostra attenzione quando non è necessario.

Debora Bottà
UXlab.it

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Foto di Elijah O’Donnell da Pexels

La tecnologia fa parte delle nostre vite e sarà sempre più presente in futuro per supportarci e aiutarci a svolgere molte attività personali e lavorative. Ci troviamo però spesso in situazioni in cui la tecnologia è invasiva perché richiama la nostra attenzione in momenti inopportuni distraendoci da quello che stiamo facendo.
Questo è uno degli effetti della cosiddetta “economia dell’attenzione”, ovvero un’economia basata su una risorsa scarsa e preziosa. Abbiamo assistito a una battaglia nel campo della comunicazione, dell’informazione e della produzione di prodotti fisici o digitali combattuta con la creazione di segnali sempre più forti per attirare e catturare il nostro tempo, il nostro sguardo e il nostro interesse.

Il risultato di questa battaglia? Siamo così distratti al punto che nel mondo digitale la nostra capacità di attenzione si è ridotta a soli 40 secondi. A questo si sommano i tanti effetti della scarsa capacità di attenzione, tra cui ci sono minore capacità di apprendimento e di creatività.
Molte persone si sono rese conto di questi effetti negativi e si sono riappropriate…

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Debora Bottà
UXlab.it

Experience designer, speaker, UX design teacher and evangelist — Author of “User eXperience Design”, Hoepli