Centri antiviolenza: la rete DiRe continua l’attività di assistenza

La Valdichiana
Valdichiana News

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Nonostante l’emergenza sanitaria, le persone in difficoltà possono usufruire dei servizi anche attraverso il numero antiviolenza e antistalking 1522

I centri antiviolenza Di.Re continuano la loro attività e sono pronti a sostenere le persone vittime di violenze e abusi, anche nei difficili giorni di isolamento a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus.
È sempre possibile contattare il numero verde 1522 e, in Valdichiana senese, i numeri 3279999228 e 3293050686, oppure scrivendo una email a info@associazioneamicadonna.it o cavamicadonna@gmail.com

#noicisiamo è l’hashtag con cui D.iRe diffonde la nuova campagna di comunicazione, per far conoscere alle persone che potrebbero subire violenza in questi giorni di forzata convivenza con partner maltrattanti quando chiamare in sicurezza e come trovare il numero di telefono del centro antiviolenza D.i.Re più vicino. Per esempio, durante le rare uscite autorizzate in farmacia o al supermercato; se si contatta il sito, è buona norma cancellare la cronologia dopo aver terminato la sessione.

D.i.Re — Donne in rete contro la violenza, riunisce 80 organizzazioni che gestiscono 109 centri antiviolenza e 92 case rifugio in 18 regioni. I centri antiviolenza si sono organizzati con numeri di telefono di emergenza attivi H24, segreterie telefoniche e sono disponibili per interventi di emergenza su richiesta delle forze dell’ordine o dei pronto soccorso. Inoltre è possibile essere messi in contatto con un centro antiviolenza della rete D.i.Re anche attraverso il numero nazionale antiviolenza e antistalking 1522.

“Preservare la propria sicurezza quando si chiede aiuto è essenziale”, spiega la presidente di D.i.Re Antonella Veltri, “perché se il maltrattante si rende conto che la donna sta cercando di sottrarsi al suo controllo la situazione potrebbe precipitare”. Le donne “devono sapere che noi ci siamo, che siamo al loro fianco, che siamo pronte a trovare insieme la soluzione migliore per uscire da una situazione di violenza, che si può sempre uscire di casa per chiedere soccorso”.

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