Presentata la stagione invernale del Teatro Mascagni di Chiusi

Tommaso Ghezzi
Valdichiana News
Published in
5 min readSep 17, 2019

Da Veronica Pivetti a Giuliana De Sio, da Isa Danieli a Leo Gullotta. E poi ancora Stefano Fresi, Simone Cristicchi, Alessandro Benvenuti, Lello Arena. La stagione 19/20 del teatro Mascagni di Chiusi — di nuovo frutto della collaborazione fra l’Amministrazione comunale, la Fondazione Orizzonti d’Arte e Fondazione Toscana Spettacolo onlus — viene scandita anche quest’anno da grandi nomi del panorama nazionale, che raccontano sulla scena il nostro tempo.

Ecco allora storie di vita familiare, di giovani e meno giovani, d’amore, di tradimenti, di un presente che vive di paure e social network. Molti testi di nuova drammaturgia — firmati da autorevoli nomi internazionali (dal francese Florian Zeller al nostro Gianni Clementi) — si alternano con riscritture di classici (da Don Chisciotte a Don Giovanni) e con fiabe contemporanee.

Il sipario si alza, domenica 10 novembre, ore 21.15 come per tutti gli spettacoli, Veronica Pivetti interpreterà VIKTOR UND VIKTORIA, una commedia musicale, liberamente ispirata all’omonimo film di Reinhold Schunzel. Nella Berlino degli anni Trenta, Viktoria, talentuosa cantante disoccupata, si finge Viktor per conquistare le platee. Ma il suo fascino androgino scatenerà presto curiosità e sospetti. Tra battute di spirito e divertenti equivoci, va in scena la critica ad una società bigotta e superficiale (la nostra?) sempre pronta a giudicare dalle apparenze.

Comicità e malinconia sono al centro de LE SIGNORINE con Isa Danieli e Giuliana De Sio in scena a Chiusi dopo la trionfale tournée dello scorso anno, mercoledì 20 novembre. Il testo di Gianni Clementi è ambientato in un piccolo appartamento: due sorelle zitelle, Addolorata e Rosaria, offese da una natura ingenerosa, trascorrono la propria esistenza in un continuo e scoppiettante scambio di accuse reciproche. È la fotografia di una società sempre più portata a considerare il mondo esterno come il nemico.

A seguire, mercoledì 4 dicembre, MACBETTU, Premio Ubu come miglior spettacolo nel ’17. Questa particolare e fortissima versione del Macbeth di Shakespeare, adattata e diretta da Alessandro Serra, è recitata in sardo e, come nella più pura tradizione elisabettiana, interpretata da soli uomini. Emergono così sorprendenti analogie tra il capolavoro del bardo e la lingua e la tradizione sarda da cui scaturiscono affascinanti sonorità. Sul palco, vuoto, attraversato dai corpi degli attori, il fulcro della messinscena ruota anche intorno alle antiche maschere della Sardegna.

Con DONCHISCI@TTE, Alessandro Benvenuti e Stefano Fresi ci portano nel mondo di Miguel de Cervantes. Lo spettacolo, in scena martedì 7 gennaio, è una scrittura originale che prende ispirazione dal romanzo, scagliando la simbologia di questo mito contro la nostra contemporaneità. Ora, il nostro Don, con vesti sgangheratamente complottiste e una spiritualità naif, dovrà lottare contro le menti malefiche dei giganti delle multinazionali, accompagnato da un Sancho che è insieme figlio e disorientato adepto. E se l’Amore è ancora il vento che soffia e muove, Dulcinea, intrappolata in una webcam, può svanire dolorosamente per un banale blackout.

Per rileggere l’opera di Mozart, Alessandro Riccio porta in scena, venerdì 24 gennaio, TI RACCONTO DON GIOVANNI. Accompagnato da un ensemble di dieci musicisti dell’Orchestra della Toscana, l’attore si trasforma continuamente per incarnare molti dei personaggi dell’opera, truccandosi in scena e vestendosi con sontuosi costumi, cambiando voce, corpo, personalità. Non mancano le grandi arie e i duetti più divertenti, rivissuti e spiegati con tutti i loro sottotesti, in un susseguirsi di momenti comici ed emozionanti.

In cartellone anche Leo Gullotta con BARTLEBY, LO SCRIVANO (martedì 25 febbraio). Dal racconto che Hermann Melville pubblicò due anni dopo Moby Dick, Francesco Niccolini ha tratto un testo che viene portato in scena dalla compagnia dell’Arca Azzurra con la regia di Emanuele Gamba. Al centro della storia lo scrivano che lavora diligentemente fino a quando un giorno decide di rispondere a qualsiasi richiesta con la frase: “avrei preferenza di no”. Un gentile rifiuto che sconvolge l’ufficio e la vita del datore di lavoro.

La graffiante commedia PARENTI SERPENTI di Carmine Amoroso — resa celebre dal film di Mario Monicelli — torna ora a teatro con Lello Arena e la regia di Luciano Melchionna (venerdì 13 marzo). Un Natale a casa degli anziani genitori si trasforma da momento di festa a tragico spaccato di vita familiare. Una commedia grottesca e a tratti surreale, con personaggi che da umani si trasformano negli animali più pericolosi e subdoli: i serpenti.

Chiude la stagione, venerdì 3 aprile, Simone Cristicchi con MANUALE DI VOLO PER UOMO, una favola metropolitana ricca di emozioni, musica e poesia. L’artista, diretto da Antonio Calenda, interpreta un quarantenne rimasto bambino, con un problema preoccupante: qualsiasi cosa guardino i suoi occhi gli appare stupefacente. Per molti è un ritardato da compatire, per altri un genio. In realtà, è una persona ipersensibile, capace di mettere a fuoco particolari apparentemente insignificanti che nascondono però un’infinita bellezza.

Previsti anche spettacoli fuori abbonamento che arricchiranno l’inverno del Teatro P. Mascagni con due imperdibili appuntamenti. È previsto per sabato 21 dicembre, il concerto della rassegna Toscana Gospel Festival che giunge quest’anno alla sua XXIV edizione. Dopo il successo dello scorso anno, viene riproposto quindi il concerto di auguri per le feste natalizie, per chiudere il 2019 del Teatro Mascagni, travolti dall’energia dei ritmi statunitensi. Previsto uno spettacolo — ancora da definire — fuori abbonamento, in prossimità della Giornata della Memoria, nella settimana a cavallo tra Gennaio e Febbraio. Appuntamento per venerdì 20 marzo, invece, con LA STAZIONE di Umberto Marino; una produzione Fondazione Orizzonti d’Arte e LST Teatro, che vede la regia di Manfredi Rutelli e la presenza in scena di Alessandro Waldergan, Silvia Frasson e Gianni Poliziani.

Visto il grande apprezzamento riscosso nella scorsa stagione, torna anche quest’anno la rassegna domenicale di spettacoli per famiglie: un progetto di Fondazione Toscana Spettacolo, Comune di Chiusi e Fondazione Orizzonti per avvicinare tutte le generazioni al mondo dello spettacolo dal vivo. Il programma si apre domenica 26 gennaio alle ore 17 — come per tutti gli spettacolicon ZANNA BIANCA, DELLA NATURA SELVAGGIA (età consigliata: dai 6 anni). Francesco Niccolini si è ispirato alla vita e ai romanzi di Jack London per costruire questo spettacolo interpretato da Luigi D’Elia che ci trasporta nell’affascinante mondo dei lupi. A seguire, domenica 2 febbraio, Accademia Perduta e Romagna Teatri presentano l’originale rilettura di PINOCCHIO (3–8 anni) firmata da Marcello Chiarenza. In scena Maurizio Casali e Mariolina Coppola giocano, recitano, si scambiano i ruoli e danno vita ai tanti personaggi della storia. E ancora THE WOLF (CAPPUCCETTO ROSSO), domenica 1 marzo (dai 6 anni): Michelangelo Campanale dirige i danzatori-acrobati della Compagnia Eleina D in uno spettacolo che mette al centro il corpo, il linguaggio non parlato, ispirato all’immaginario dei cartoni animati di inizio Novecento e a una serie di citazioni pittoriche. La rassegna si chiude domenica 8 marzo, quando Enrico Falaschi porta in scena LA PRINCIPESSA E IL DRAGO (6–10 anni): una fiaba originale su un giovane musicista figlio di fornaio che riesce a salvare il suo regno dopo il fallimento dei più valorosi cavalieri.

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