Una manifestazione per dire ‘No alle fusioni, sono scelte calate dall’alto’

La Valdichiana
Valdichiana News
3 min readSep 25, 2017

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Si è svolta sabato 23 settembre a Torrita di Siena la manifestazione ’Orgoglio Comune’, manifestazione nazionale per dire No al progetto di fusione tra Comuni.

Torrita di Siena è stata scelta dall’organizzazione ‘Orgoglio Comune’ come sede della manifestazione perché Comune interessato da un percorso di fusione con il Comune di Montepulciano.

Alla manifestazione erano presenti l’Associazione Nazionale Piccoli Comuni Italiani, l’agenzia di stampa Agenzia Impress, il Comitato No Fusione di Torrita di Siena-Montepulciano, molti sindaci, con tanto di fascia tricolore, e consiglieri comunali arrivati da tutta la Penisola, schieramenti politici, tra cui FdI e Lega Nord, e semplici cittadini con l’intento di difendere l’autonomia comunale.

“Quella di “Orgoglio Comune” è la seconda tappa di un movimento partito a Volterra, nel marzo del 2016 quando si ritrovarono centinaia di sindaci per dire no, agli accorpamenti forzati fatti contro la volontà popolare, mentre in Parlamento venivano presentati progetti di legge per imporre le fusioni coatte o addirittura la cancellazione dei Comuni. Con la prima e immediata conseguenza di allontanare le istituzioni dai cittadini, ridurre la rappresentanza democratica e favorire l’accentramento del potere e dei servizi” –spiegano gli organizzatori.

Il corteo di sabato a Torrita si è mosso, preceduto dalla banda musicale di Monte San Savino, colorato da cartelli e striscioni raffiguranti il pesce grande che mangia il pesce piccolo, da piazza don Giovanni Turchi di Torrita Stazione fino ad arrivare in centro storico, in piazza Matteotti, dove davanti al Comune si sono alternati i vari interventi delle istituzioni, dei docenti e dei rappresentanti politici presenti.

Come hanno spiegato gli organizzatori e i sostenitori, la manifestazione di Torrita di Siena intende rivendicare l’accesso ai servizi, assicurato solo dall’autonomia comunale e dalla democrazia di base, per la difesa del ruolo del Comune come istituzione vicina ai cittadini, erogatore di servizi e base della partecipazione.

“Primo obiettivo sarà stoppare le fusioni calate dall’alto, come quella prevista tra la stessa Torrita e Montepulciano, ma anche tutte le altre previste in Italia. Le fusioni dei Comuni, dettate da politiche di tagli, funzionali alle esigenze del potere politico, non si addicono a un paese come l’Italia, che tra i grandi paesi europei tra l’altro quello con il minor numero di municipi” — dicono gli organizzatori e i sostenitori.

Gli organizzatori si sono detti soddisfatti della riuscita dell’evento. I torritesi presenti alla manifestazione hanno ribadito il loro dissenso alla fusione perché un salto nel buio pieno di rischi e senza ritorno: “Come cittadini torritesi, dobbiamo essere orgogliosi della nostra storia, identità, cultura, delle nostre tradizioni e non vogliamo che tutto ciò sia perso definitivamente. Non siamo disposti a svendere il nostri paese e la nostra appartenenza in cambio di eventuali e incerti incentivi che forse dureranno qualche anno”.

Valentina Chiancianesi

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