Spagna: come viene eletto il presidente del Governo

Marco Nurra
Valigia Blu
Published in
3 min readDec 20, 2015

--

Autore: Eduardo Suárez per El Español
(Tradotto da
Marco Nurra)

La fine dello scrutinio è l’inizio di una tappa d’incertezza la cui dinamica è descritta nell’articolo 99 della Costituzione Spagnola. Il processo di investitura del presidente del Governo sarà questo:

1. Prologo

Il primo passo del processo è la costituzione delle due camere del Parlamento. La legge stabilisce che questa sessione debba realizzarsi entro 25 giorni dalle elezioni. Questa volta si celebrerà il 13 gennaio del 2016.

Quel giorno i parlamentari eletti giureranno per il loro incarico e sceglieranno gli organi di governo di ambe camere: il presidente, i vice presidenti e i segretari. Per essere eletti, gli aspiranti a presiedere il Congresso e il Senato hanno bisogno della maggioranza assoluta nella prima votazione. Se nessuno la raggiunge, i due più votati si scontrano in un ballottaggio.

2. La proposta del Re

Il successivo scalino nel processo è l’investitura del presidente del Governo. È il re che propone il candidato che si sommette alla prima sessione di investitura, dopo essersi consultato “con i rappresentanti designati dai gruppi politici con rappresentazione parlamentare”. Né la Costituzione, né il regolamento del Congresso stabiliscono che il Re debba proporre il candidato della lista più votata, però così è stato in ogni elezione dalla Transizione a oggi.

3. La prima votazione

Il Re presenta la sua proposta attraverso il presidente del Congresso, che convoca la sessione d’investitura qualche giorno dopo. Fino a oggi la sessione si è celebrata sempre due settimane dopo la costituzione delle camere, però la legge non stabilisce nessun limite e questa volta potrebbe ritardare per via delle negoziazioni.

Il candidato proposta dal Re espone il suo programma politico senza limite di tempo e chiede la fiducia del Congresso. Il regolamento del Congresso stabilisce che il candidato può prendere la parola ogni volta che ne fa richiesta, mentre i rappresentanti degli altri gruppi politici possono intervenire per 30 minuti. Il candidato è eletto solamente se ottiene la maggioranza assoluta della camera: cioè se raccoglie 176 voti a favore.

4. La seconda votazione

Se il candidato proposta dal Re non viene eletto, si sommette a una seconda votazione 48 ore dopo. In questa seconda votazione non è richiesta la maggioranza assoluta per essere eletto presidente. Basterà ottenere più voti a favore che contrari.

5. Tutto da capo

Che cosa succede se il candidato proposto dal Re non è eletto neanche nella seconda votazione? Il processo inizia da capo. L’articolo 99 della Costituzione stabilisce che “si presenteranno successive proposte nella forma prevista negli appartati precedenti”. Cioè il Re celebrerà una nuova ronda di consultazioni e presenterà una nuova proposta.

6. L’opzione di un esterno

Il Re non è obbligato a proporre un deputato come candidato alla presidenza del Governo, né un candidato delle liste elettorali. La legge stabilisce solamente i seguenti requisiti per l’aspirante presidente: avere passaporto spagnolo, essere maggiore d’età e non essere inabilitato per l’esercizio di un incarico pubblico da una sentenza definitiva. Fino a ora il protagonista della sessione d’investitura è sempre stato il leader della lista più votata, però non è mai stato eletto un Congresso come questo.

7. Votare di nuovo?

La Costituzione stabilisce un periodo di tempo determinato per l’investitura del presidente: due mesi dopo la prima votazione. Se per allora nessun candidato ha ottenuto la fiducia del Congresso, il Re deve sciogliere le camere e convocare nuove elezioni che si celebreranno nella primavera del 2016.

Pubblicato originariamente in lingua spagnola su El Español

--

--

Marco Nurra
Valigia Blu

Social Media Editor at @journalismfest, journalism stuff at @valigiablu.