Sparatoria a Monaco: ecco cosa è successo

Valigia Blu
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3 min readJul 23, 2016
via abc7

(Ultimo aggiornamento: martedì 26 luglio 2016, ore 21:47)

  • Venerdì 22 luglio c’è stata una violenta sparatoria in un centro commerciale molto affollato di Monaco di Baviera in Germania. Durante l’attacco sono morte 10 persone. Tra queste, il killer che, secondo la polizia, si è ucciso. Il suo corpo è stato trovato a circa 1 km dal luogo dell’attacco. Vicino a lui uno zaino rosso, al cui interno la polizia ha trovato 300 munizioni. Per l’attacco, il giovane ha utilizzato una pistola semi-automatica, detenuta illegalmente.
via BBC
  • Nonostante i primi report parlassero di più attacchi e più attentatori, c’era un solo uomo armato, identificato dalla polizia come un cittadino tedesco-iraniano di 18 anni, nato e cresciuto a Monaco di Baviera, ha dichiarato il capo della polizia di Monaco, Hubertus Andrae, nel corso di una conferenza stampa. Il killer non era noto alle forze dell’ordine.
  • Le indagini svolte nella sua abitazione non hanno evidenziato legami con Isis né una motivazione politica dietro l’attacco. In base ai libri trovati in casa, il giovane era ossessionato dalle sparatorie di massa. L’omicida, identificato dalla polizia come Ali Sonboly, soffriva di crisi depressive ed era stato ricoverato nel 2012. Ci vorrà del tempo, ha detto la polizia, per appurare se il killer fosse sotto gli effetti di droghe o di alcool.
  • Domenica 24 luglio, la polizia ha annunciato di aver arrestato un ragazzo di 16 anni di origine afgana, sospettato di essere a conoscenza del piano di Ali Sonboly. Secondo la polizia, l’autore della strage pianificava da almeno un anno l’attacco al centro commerciale di Monaco di Baviera.
  • 27 persone sono rimaste ferite, 10 sono in gravi condizioni. Non ci sono turisti tra le vittime, sono morti 3 donne e 7 uomini, per lo più adolescenti. Le vittime avevano tra i 13 e i 45 anni.
  • Un portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Bahram Ghasemi, ha condannato l’attacco terroristico di Monaco di Baviera e ha espresso vicinanza al governo e ai cittadini tedeschi.
  • Il killer, prima di uccidersi, ha avuto uno scambio acceso con una persona lì presente, a cui ha gridato: “Io sono tedesco”.
  • Venerdì notte la polizia ha comunicato con i cittadini attraverso i social in 4 lingue (tedesco, inglese, francese, turco), e ha invitato a non postare foto e video dell’attacco sui social per non aiutare il killer e a mandare i materiali sulla sua piattaforma.
  • Gli utenti hanno usato l’hashtag #offenetür (porte aperte) per ospitare le persone che non riuscivano a tornare a casa. Le moschee di Monaco sono rimaste aperte tutta la notte per accogliere le persone.
  • Inizialmente per sicurezza sono stati sospesi i mezzi pubblici, oggi invece funziona tutto regolarmente. La metropolitana ha ripreso a funzionare ma salta la fermata del centro commerciale dove è avvenuta la sparatoria.
  • Nel corso della notte di venerdì circolavano foto e video false, come il video della sparatoria che in realtà era una esercitazione della polizia e non si riferiva a Monaco . Qui un articolo aggiornato di Buzzfeed.
  • Qui l’intervento di Angela Merkel:

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