Alle Jahre wieder
Cartoline dal non mercatino di Natale di Bolzano 2020
Solo l’annus horribilis 2020 poteva riuscire nell’impresa: interrompere l’ormai trentennale tradizione dei mercatini di Natale in Alto Adige. Ma uno scoglio “non può arginare il mare”, neanche tra i monti di Bolzano. Quindi niente mercatino, ma si agli addobbi natalizi e iniziative per “un magico natale”. Luci e arredi hanno abbracciato e scaldato le piazze e le vie, altrimenti troppo vuote e desolate nel lungo Avvento Covid. Col buio, le facciate di diversi edifici cittadini e dei palazzi di Piazza Walther si sono tinte di un cielo blu punteggiato da proiezioni di stelle cadenti: una pacchia per le storie Instagram con effetto SlowMo, con stelline in caduta e risalita, che in effetti hanno un loro perchè (ne esistono di veramente belle, fatti da amici e conoscenti rispettabilissimi).
Nella adiacente piazza del Grano, forse pensando che il grande orso Thun dell’anno passato ci sarebbe mancato, si è provveduto rimanendo nel mood con un nuovo motivo zoomorfo: una simpatica renna scultura dal naso rosso che si illumina a comando, pigiando il bottone.
Spostandosi al di là dal ponte, si scopre che il concetto luministico ha toccato anche la sobria piazza Tribunale, con la fontana delle Naiadi. Quelle apparecchiature ragnesce che di giorno sembrano minacciare le statue delle fanciulle fluttuanti, di sera accarezzano i loro corpi con luci colorate.
A proposito di fontane, torniamo in centro città. Non sappiamo se per caso o precisa intenzionalità decorativa, ma in alcune fontane sono “cadute” delle grandi palle natalizie decorative con effetto raffia — forse avanzate tra quelle appese tra vie e palazzi del centro.
Fatto sta che le due “cascate” ai piedi del dio Nettuno nella omonima fontana di Piazza delle Erbe fanno venire in mente associazioni poco eleganti.
Finiamo il rapido giro da dove siamo partite, piazza Walther. Qui il noto poeta emerge “apparecchiato” come un centrotavola nel mezzo di una gigantesca corona d’avvento, con quattro lumini.
Non possiamo che solidarizzare con la pecorella del presepe sottostante e il suo sguardo un po’ attonito e smarrito. E consolarci con qualche momento di distrazione sonora grazie al calendario d’avvento musicale.
(Canzone consigliata: Lucio Battisti, Io vorrei… Non vorrei … ma se vuoi)
