Viva la foca

Massimiliano Boschi
venti3
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2 min readJun 13, 2021

“Coast to coast”: il recital di Rocco Papaleo è un antidoto contro l’ansia da prestazione.

Immagine tratta dalla locandina dello spettacolo “Coast to coast”

In tempi in cui tutto è “eventizzato”, in cui una vaccinazione è descritta come la partenza per il fronte e la vittoria di una partita di calcio viene raccontata scomodando eroi e battaglie da improvvisati Vincenzo Monti, il “Coast to Coast” di Rocco Papaleo è una goduria d’altri tempi.
Un panino alla frittata mangiato in santa pace, non “uova frullate a caldo in olio evo adagiate su fette di pane di farine monograno macinate a pietra”, ma proprio il classico del pranzo a sacco di mezza Italia post bellica.

Il “teatro canzone” di Rocco Papaleo non prevede effetti speciali, anzi, l’understatement si trasforma in manifesto sin dalla presentazione, quando “un cantante senza carisma” annuncia che non vi sarà un primo pezzo per “non imporre chiavi di lettura”. Si prosegue tra elogi ai cactus orfani e sogni a vanvera, mentre Papaleo ci invita a un viaggio all’inseguimento del tempo da perdere, quello in cui attendere il treno dei desideri che notoriamente all’incontrario va.

A farci compagnia una serie di personaggi maldestri che inciampano di continuo, ma senza clamorosi capitomboli. Uomini e donne che viaggiano tra quel che vogliono e devono fare. Consci dei propri limiti, in primis della loro pigrizia, ma onesti e sinceri, lontanissimi dai “segretari della propaganda” di cui si parlava all’inizio.
I protagonisti di “Coast to coast” non si prendono sul serio e non prendono per i fondelli e nel gran finale (che grande non è) invitano tutti ad alzarsi in piedi per fare il passo della foca su una canzone per bambini.
A voler essere pignoli sembrava più un passo del pinguino, ma è comunque risultato molto meno ridicolo delle mani sul cuore durante l’esecuzione dell’inno nazionale prima di una partita di calcio.

Rocco Papaleo è affiancato da Arturo Valiante (pianoforte e altri tasti), Guerino Rondolone (bassi e contrabbasso), Davide Savarese (tamburi e suoni) e Giorgio Tebaldi (trombone e ukulele).

Lo spettacolo è andato in scena l’11 e 12 giugno all’arena del parco Talvera di Bolzano in occasione della rassegna “Fuori!” organizzata dal Teatro Stabile di Bolzano

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Massimiliano Boschi
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Collaboro con “Alto Adige Innovazione” e “FF- Das Südtiroler Wochenmagazin”. In passato con “Diario della settimana”, “Micromega” e “Il Venerdì di Repubblica”.