L’ Agenda Digitale non deve essere solo per “addetti ai lavori”

il contributo di Andrea Marconi

oscar badoino
Verbania Laboratorio Civico Digitale
4 min readMar 24, 2017

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Non sono un esperto del tema o, come meglio declinato, del metodo Agenda Digitale, si può dire che sia un appassionato, d’altronde, come tutti, non appena entro in contatto con qualcosa di “nuovo” ho sempre l’impulso di approfondire.

Le tre righe iniziali sono indispensabili per trasmettere, a chi legge, che quanto ciò che segue non ha l’ardire di essere preso per “certezza”, semmai ha l’ambizione di formare spunti utili alla discussione, pur con tutte le manchevolezze che sicuramente avrà.

Nell’ultimo anno e mezzo, per interesse personale, ho approfondito molto gli strumenti di cui una Istituzione può dotarsi per facilitare la comunicazione con i cittadini, più recentemente ho scoperto che tale aspetto può ricoprire una parte autonoma di un’Agenda Digitale, per questo ho deciso di condividere quanto scoperto/pensato.

Inizio dall’utilizzo dei social media, veicolo imprescindibile per diffondere notizie che riguardano un’Amministrazione, Verbania in questo sta già lavorando ( con l’ultimo mandato è nata la pagina “Città di Verbania”), ritengo tuttavia ci siano ampi margini di miglioramento, credo che la quantità di informazioni che un Comune possa e debba dare ai cittadini sia tale da necessitare una sua gestione più mirata.

Mi spiego meglio, avendo un’unica pagina si corrono due rischi: la quantità di post è tanta da far sì che alcuni non vengano visti oppure per evitare il “sovraccarico” di informazioni alcune non vengono “postate”.

Credo che un buon inizio potrebbe essere la creazione di una pagina dedicata ai bandi e ai concorsi ( quelli presenti in albo pretorio, per cui anche di altri Comuni), poi è possibile ipotizzarne una per le segnalazioni ( da parte dell’Amministrazione, quali, ad esempio, le strade chiuse per manifestazioni/calamità naturali) e una per manifestazioni ed eventi.

Non è importante che ci siano molte pagine che “postino” poco, anzi, meno notizie arrivano più è facile che la gente lasci la spunta “segui” ( di conseguenza arriva la notifica per ogni post pubblicato).

SPID ( Sistema Pubblico di Identità Digitale) permette ( permetterà) di accedere a tutti i servizi online di una Pubblica Amministrazione con un’unica identità digitale.

Ritengo sia inutile dilungarmi nella spiegazione di questo sistema, con il rischio di comunicare informazioni poco corrette, allego il link alla presentazione https://www.youtube.com/watch?v=w5Z5EBG1R1M

Al momento il nostro Comune non ha attivato alcun servizio tramite SPID, dato che entro il 2017 tutte le PA dovranno aderire immagino che se la nostra Agenda Digitale avrà un ordine di importanza degli interventi questo ricoprirà uno dei primi posti.

Commissioni e Consigli Comunali sono luoghi aperti al pubblico, rendiamo effettiva questa apertura.

Esiste una piattaforma web chiamata Open municipio che permette al cittadino di prendere visione di ogni atto che verrà discusso in una Commissione o in Consiglio Comunale;

Offre “alla cittadinanza servizi di informazione, monitoraggio e partecipazione attiva alla vita della propria città.

Le informazioni sulle attività di sindaco, giunta e consiglio sono aggiornate in tempo reale e i cittadini possono partecipare ai lavori, documentandosi e interagendo con gli strumenti di relazione del sito e con i media sociali di internet.” (http://www.openmunicipio.it)

A scopo informativo riporto fin d’ora che per un Comune come Verbania il costo di avviamento è di 3.000€ ( aggiornamento dei dati, catalogazione degli atti e pubblicazione del sito) mentre il canone annuale è di 5.000€.

A me piacerebbe addirittura compiere un passo ulteriore, dedicare del tempo della discussione nelle commissioni alle istanze che provengono dalla chat, cosicché anche chi non riuscisse a partecipare fisicamente avrebbe l’opportunità di fornire elementi utili al dibattito.

I parcometri a Verbania sono un tasto dolente, forse non si è mai creduto fino in fondo in un loro sviluppo, forse spaventano le cifre da investire.

I nuovi parcometri consentono di ricevere il “resto” qualora necessario ( ho solo due euro ma è sufficiente inserirne uno per pagare la mia sosta), il problema è che questa possibilità non è mai entrata in funzione, oltretutto attualmente non si può pagare con “carta” ( entro i prossimi mesi sarà possibile), certamente non ci si può accontentare.

Esistono diverse possibilità per “digitalizzare” i parcheggi: app che consentono di visualizzare quanti posti auto ci sono liberi, che permettono di pagare la sosta direttamente da smartphone, società che forniscono “parcometri” personali prepagati da apporre nella propria vettura, utilizzo di tessere collegate alla targa della propria auto da “strisciare” sul parcometro all’inizio e alla fine della sosta.

Le possibilità sono molte, non resta che sceglierne una.

É importante dare risalto a quanto già è presente nel nostro Comune;

I servizi di Albopop e ComuniChiamo vanno diffusi maggiormente ( link nel sito del Comune, post periodici sulla pagina istituzionale, video di presentazione…), anche le pagine dei quartieri vanno sicuramente pubblicizzate di più.

Spesso il termine “digitale” è stato considerato semplicemente “una parte di qualcosa”, oggi anche Verbania ha finalmente inteso quanto questo termine in realtà racchiuda tutto, dalle istituzioni ai totem turistici interattivi, dal wifi libero al DaeDove.

L’azzeccato titolo “eppur si muove” non può e non deve rimanere uno slogan ( per quanto bello), Oscar ci ha fornito gli strumenti, ora tocca a Verbania costruire la propria “casa digitale” e queste mie poche righe spero potranno essere utili, anche solo come fondamenta.

UN CITTADINO QUALUNQUE

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oscar badoino
Verbania Laboratorio Civico Digitale

esperto in multitasking, ovvero nella volontà di fare cento cose....ci provo e ci credo sempre