Un’Agenda Digitale a Verbania

oscar badoino
Verbania Laboratorio Civico Digitale
16 min readJan 6, 2017

Articolo analitico e di approfondimento sul tema dell’Agenda Digitale a Verbania, dopo 6 mesi di progettazione.

Cos’è Agenda Digitale?

Una persona che da anni lavora su questi ha dato una definizione personalmente apprezzo molto: “L’agenda digitale è un metodo per far sì che cittadini e istituzioni collaborino allo sviluppo del loro territorio tramite obiettivi e tecnologie comuni.”

Sgombriamo immediatamente il campo da errate ipotesi, un’Agenda Digitale non è la versione Politico-Amministrativa della citazione cinematografica di Pulp Fiction “Sono il Signor Wolf, risolvo problemi” . Perché l’Agenda digitale è una cosa seria, articolata, a volte complessa e non sempre risolve i problemi.

Quindi l’Agenda Digitale è prima di tutto è un metodo, un metodo di collaborazione, un metodo di sviluppo, un metodo che valorizza le persone e le tecnologie.

Accettando che l’Agenda Digitale sia un Metodo, sgombriamo il campo da eventuali dubbi e problematiche, perché un metodo non è più solo un “tema”, un “argomento”, “una priorità politica” o “una priorità economico-sociale”, bensì è “un procedimento atto a garantire, sul piano teorico o pratico, il soddisfacente risultato di un lavoro o di un comportamento” [ definizione da dizionario]

Naturalmente ogni metodo ha i suoi punti cardini, suoi strumenti e i suoi obiettivi. L’agenda digitale di conseguenza ha degli strumenti, prevalentemente digitali, e ha dei punti cardini, e naturalmente degli obiettivi.

I presupposti a Verbania

A Verbania il concetto di Agenda Digitale è ancora assolutamente embrionale, vicerversa per iniziare questo percorso e approcciare questo metodo, devo riconoscere al PD locale la volontà di comprendere i punti cardine, gli strumenti e di conseguenza gli obiettivi di un’Agenda Digitale sensata e realizzabile. Ci siamo quindi confrontati e cercando di fare un’analisi articolata, che ha portato a delineare quali possono essere i “pilastri” ( o punti cardine) da cui si dovrebbe partire.

I PILASTRI

  • Le Infrastrutture - per quanto possa sembrare che le infrastrutture non siano un pilastro ma più uno strumento per migliorare l’intera Agenda Digitale, in realtà nell’ottica di un metodo le infrastrutture sono delle pietre miliari nell’applicazione di una buona Agenda Digitale; avere fibra posata, avere fibra accesa, avere fibra pubblica e avere consapevolezza da parte dell’amministrazione della centralità delle infrastrutture è fondamentale per creare un circolo virtuoso, che inizia dall’investimento economico delle realtà produttive, passa all’accensione e alla condivisione di punti wirless e infopoint per turisti e cittadini, fino alla crescita delle competenze (pensate ad un fibra adeguata negli istituti scolastici) il cui peso è centrale per l’economia del futuro ( fino al 2020 oltre 900.000 professionisti nel ICT verranno richiesti in europa).
  • Rapporto PA/Cittadini - a mio avviso la Politica ( si quella con la P maiuscola anche a livello locale) dovrebbe occuparsi di temi basilari, come il sociale, l’economia, la cultura, l’integrazione etc etc… Ma per occuparsi con successo di questi temi dovrebbe essere serena che i rapporti tra Pubblica Amministrazione e Cittadini siano fluidi, funzionanti e con reciproca soddisfazione: è come guidare un’auto da corsa se il pilota crede che il motore possa surriscaldarsi e fondere non può concentrarsi a migliorare le prestazioni sul giro. Fortunatamente una buona Agenda Digitale potrebbe essere il metodo perché il rapporto PA/Cittadini sia funzionante, fluido e soddisfacente. L’ Agenda Digitale in Europa e in Italia ha delle linee guida e queste linee sono diventate nel tempo delle leggi il cui scopo principale è quello di migliorare il rapporto tra la Pubblica Amministrazione e Cittadini, semplificando e velocizzando i rapporti oltre che garantendo la trasparenza tra questi due soggetti. Il risultato sono la nascita di una serie di servizi il cui scopo è essere le fondamenta di questo migliore rapporto, focus di questo Pilastro dovranno quindi essere temi come: La cittadinanza digitale, la cui applicazione si realizza con il Sistema Pubblico d’Identità Digitale per accedere ai servizi con un unico login, saltando le file, pianificando appuntamenti in uffici pubblici, accedendo al WIFI pubblico, indicando la propria residenza digitale, etc. La semplificazione dei pagamenti alla PA che avverrà tramite servizi semplificati che libereranno il cittadino dall’obbligo del mantenere le ricevute cartacee. Il diritto alla trasparenza per cui qualunque cittadino può richiedere accesso a qualsiasi atto pubblico, senza dover specificare alcuna motivazione.
  • Economia, Lavoro e Formazione- il terzo pilastro del metodo di un’Agenda Digitale è la consapevolezza che un circolo virtuoso si può creare solo creando le condizioni per valorizzare le occasioni di crescita economica e di conseguenza la crescita occupazionale. L’ambito digitale e ICT in particolare sono comparti economici in crescita vertiginosa in tutto il mondo, solo in Europa sono previsti almeno 900.000 nuovi posti di lavoro per ICT entro il 2020 ma perché Verbania sia protagonista di questo sviluppo è necessario applicare l’Agenda Digitale affinché ci siano le pre-condizioni per essere protagonisti, e queste pre-condizioni sono quanto abbiamo già espresso: un infrastruttura funzionante, coerente e centrale nelle politiche future dell’Amministrazione e una PA focalizzata sulla semplificazione, sull’immediatezza e sulla trasparenza nei rapporti con i cittadini e le imprese nonchè una centralità degli strumenti digitali per applicare tutto questo. Un ulteriore pre-condizione sono le competenze ovvero un territorio che investe nella crescita delle competenze digitali dei propri funzionari pubblici, dei propri cittadini, ma soprattutto dei propri studenti é un territorio fertile in cui investire economicamente.

GLI STRUMENTI

Abbiamo visto come l’Agenda Digitale sia sostanzialmente un Metodo, abbiamo individuato come a Verbania questo metodo abbia 3 Pilastri, ora cerchiamo di analizzare quali strumenti possono permetterci di valorizzare metodo e pilastri.

I serbatoi

Prima ancora di andare a cercare, creare o utilizzare nuovi strumenti digitali che possano valorizzare l’Agenda Digitale di Verbania, bisogna fare un’analisi dello stato dell’Arte perché qualsiasi innovazione necessità di una sorta di “benzina” da cui attingere per muovere i primi passi, e la benzina delle pubbliche amministrazione sono gli Open Data, Un percorso che definisce gli OpenData è : Dati >> Informazione >> Conoscenza >> Consapevolezza

Il dato, di per sé neutro, diventa informazione quando viene creato, estratto, elaborato e utilizzato per determinati obiettivi.

L’apparato di informazioni, spesso costituito da più dati dello stesso tipo o di tipo diverso (l’insieme di dati si definisce “dataset”), diventa conoscenza quando viene interpretato attraverso strumenti, applicazioni, metodi, incroci, indicatori etc.

La conoscenza, infine, acquisisce il valore di consapevolezza — nel caso degli Open Data la si può senz’altro definire di tipo “collettivo”, nel senso più ampio di “bene comune” — quando ad essa viene attribuita la funzione di cambiamento e miglioramento della realtà (i fatti) interpretata e “aperta” grazie ai dati.

Storicamente la Pubblica Amministrazione è la prima fonte di potenziali OpenData, che possono essere messi a disposizione della comunità per un riutilizzo, un’analisi, e la creazione di servizi ad hoc per la cittadinanza, alcuni esempi non esaustivi sono:

  • Toponomastica
  • Piano Regolatore
  • IStat
  • Reti
  • Lavori pubblici
  • Mobilità
  • Patrimonio
  • Urbanistica
  • Etc etc

e molti altri ancora… il valore di questi dati non è nell’analisi singola, bensì nella possibilità di riutilizzo d’insieme al fine di creare dei servizi per i cittadini, i turisti, le imprese, alcuni esempi al riguardo sono molto semplici:

Utilizzando gli OpenData della mobilità si può creare un servizio digitale dove i cittadini e i turisti possano essere informati in tempo reale di tempi, modi e coincidenze della mobilità pubblica cittadina; o ancora valorizzando gli OpenData sui nodi della Fibra si crea una sorta di mappatura digitale dei quartieri e della zone dove le imprese possano decidere d’insediarsi perché più vicini al fibra stessa, o semplicemente riutilizzando i dati dei menù delle mense scolastiche è possibile aggiornare in tempo reale i genitori su cosa i propri figli stiano mangiando a scuola… Insomma le potenzialità della Pubblica Amministrazione valorizzando gli Open Data sono realmente infinite, devono solo essere governate da un metodo e da una politica di sviluppo.

Una nota che ritengo importante sottolineare è che Verbania ha già un alto potenziale in ambito di OpenData, molti di questi non devono seguire un iter tecnico per renderli fruibili nei formati adeguati, devono esclusivamente eseguire un iter politico, ovvero l’amministrazione deve scegliere con quali tipologie di licenze rilasciare gli OpenData ed eventualmente scegliere un percorso informativo di aggiornamento degli OpenData e di luoghi ove renderli disponibili.

Gli Strumenti di Legge

Le varie riforme, le politiche europee e nazionali degli ultimi anni, ma soprattutto la necessità di adeguarsi a standard internazionali per non perdere ulteriore terreno nei confronti del mondo hanno creato le condizioni economiche e legislative perché alcuni strumenti venissero messi a disposizione dei cittadini, strumenti che se se valorizzati possono essere lo spunto di partenza per l’Agenda Digitale di Verbania:

  • SPID ( Sistema Pubblico Identità Digitale) — da un rapporto del Censis il 49% degli Italiani ritiene il sistema Pubblico d’identità Digitale centrale tra le azioni che la Pubblica Amministrazione dovrebbe intraprendere per la crescita digitale del nostro Paese. Ma cosa dovrebbe essere realmente SPID? dovrebbe essere la casa digitale degli italiani (cittadini e imprese) il luogo dove concetti di legge come Cittadinanza Digitale (e relativi diritti) siano basilari e rispettati, tramite SPID i cittadini possono pagare le proprie tasse, prenotare le visite mediche, collegarsi ai Wifi Pubblici, iscrivere i propri figli a scuola e molto altro ancora, per le imprese ci basta ricordare che SPID è una credenziale di identità a tutti gli effetti, ovvero una login che identifica direttamente l’impresa, valida su tutto il territorio nazionale ed utilizzabile sia per i servizi della Pubblica Amministrazione, sia per quelli di altri privati.
  • Wifi Pubblico e Banda UltraLarga — lo stesso rapporto Censis che abbiamo nominato per lo SPID indica che al secondo posto (47%) delle priorità digitali degli Italiani ci sia un piano di Wifi Pubblico e Banda UltraLarga, credo sia inutile rimarcare i motivi di tanta urgenza per questi servizi, è invece importante ricordare come da una parte ci siano strumenti economici messi a disposizione dall’Europa per un piano di investimento sulla Banda Ultra Larga (un piano di cui Verbania dovrebbe voler beneficiare) e dall’altra il nuovo CAD ( Codice dell’Amministrazione Digitale) prevede l’obbligo per le PA di mettere a disposizione dei cittadini la Banda e il wifi degli uffici pubblici quando questi sono chiusi o non la utilizzano.
  • PagoPA — tra gli strumenti di legge non ci sono solo interventi “strutturali” come la creazione di un sistema d’identità digitale, o economici di investimento come i piani per la Banda UltraLarga, ma anche servizi immediati che devono essere utili subito ai cittadini: il primo in ordine di tempo è PagoPA ovvero un sistema unificato che permette ai cittadini di pagare digitalmente ogni “debito” nei confronti della Pubblica Amministrazione, sia esso il pagamento di una multa o della mensa scolastica etc… scegliendo lo strumento di pagamento (tra cui anche micropagamenti dal credito telefonico) e non avendo più l’obbligo di stampare e conservare la ricevuta (PagoPA certifica digitalmente il pagamento è assolve il cittadino da qualsiasi obbligo di conservazione)
  • FOIA — il Freedom Of Information Act — è un ulteriore Obbligo di legge che a cui le Pubbliche Amministrazioni devono aderire e che devono rispettare. Gli esempi precedenti sono di tipo strutturale, o di semplificazione, il FOIA invece è uno strumento che permette l’esercizio dei propri diritti come cittadini, con il Foia chiunque può chiedere accesso ad atti pubblici senza motivazione (con esclusione dei dati sensibili e di privacy), sia per quanto riguarda i dati delle PA sia per le società controllate, le PA devono rispondere entro 30 gg, le eccezioni sono chiare e tassative, l’accesso ai dati informatici è gratuito, se la stessa informazione è oggetto di 3 richieste distinte la PA deve pubblicare quell’informazione nella sezione trasparenza del proprio sito, in caso di accesso negato le azioni giudiziare e stragiudiziali dei cittadini non devono comportare costi per gli stessi cittadini, deve essere istituito un registro unico degli accessi allo scopo di monitorare l’azione della PA. In sintesi il FOIA diventa uno strumento di trasparenza e di partecipazione se applicato adeguatamente e supportato dalla volontà della PA.

Tutti questi strumenti, sono solo alcuni di quelli che la legge ci chiederebbe di applicare con diligenza per realizzare una buona Agenda Digitale, accanto a questi inoltre ci sono i potenziali strumenti e/o servizi “non di legge” ovvero quei servizi che pur non essendo richiesti da un decreto o da una legge attuativa permetterebbero al nostro percorso digitale di essere ancora più virtuoso, servizi come portali di geolocalizzazione collegati agli opendata, portali di mobilità, canali social di valorizzazione del territorio e molto altro ancora…ma in questi casi credo che gli obiettivi e il percorso per raggiungerli siano basilari, in quanto mi sembrerebbe incoerente preparare una “carta dei servizi digitali” pre-confezionata , senza un’analisi dettagliata del territorio, un condivisione delle proposte e una sintesi operativa.

Gli Obiettivi e il percorso

Preso Atto che l’Agenda Digitale è in prima istanza un Metodo; condiviso che a Verbania ci debbano essere 3 Pilastri su cui poggiare questo metodo (rapporto PA/Cittadini, Infrastrutture, economia_lavoro/formazione) che gli strumenti per la realizzazione di un’Agenda Digitale si basano su certezze legislative, esigenze tecniche, ma anche su best practies, sull’ascolto delle esigenze, sulla trasparenza, sulla progettazione comune e molto altro ancora.

Vorrei proporre un percorso e degli obiettivi per lo sviluppo di una concreta Agenda Digitale a Verbania:

il percorso

ritengo che un percorso serio, attuabile e di successo abbia molti step:

  1. Presa di Coscienza Politica- la politica cittadina deve riconoscere (e in molti casi imparare a conoscere) l’importanza, la centralità e le potenzialità di un’Agenda Digitale sul territorio; e quando dico la Politica Cittadina intendo tutte le sue declinazioni dagli amministratori, ai partiti di maggioranza, dalle opposizioni, fino ai consigli di circoscrizione, passando per i funzionari pubblici arrivando fino ai singoli attivisti.
  2. Condivisione con il territorio — prima ancora di redigere un’Agenda Digitale realizzabile, a mio avviso è importante condividere con il territorio la proposta di metodo e la sua importanza, l’ipotesi di percorso, proporre gli obiettivi e stimolare al confronto e alla partecipazione anche nei successivi step dell’Agenda Digitale.
  3. Sintetizzare degli obiettivi da porre all’Amministrazione — a seguire in questo articolo mi permetterò di consigliare dei primi obiettivi che riterrei importante l’amministrazione si ponesse sul tema dell’Agenda Digitale. Ma in un percorso di condivisione è facile che la sintesi degli obiettivi sarà più dettagliata e migliorata dal confronto durante il percorso stesso.
  4. Sostenere e Monitorare — trattandosi di temi che hanno forti componenti tecniche ritengo importante che tutti coloro che decideranno di essere protagonisti dell’Agenda Digitale (sia a livello propositivo sia a livello esecutivo) debbano mettere a disposizione le proprie competenze, i propri network e la propria disponibilità affinché l’amministrazione abbia tutti gli strumenti possibili per realizzare concretamente l’Agenda Digitale. Dall’altra parte data la natura trasversale del percorso riterrei basilare mettere a disposizione di tutti i cittadini uno strumento di monitoraggio sull’attuazione dell’Agenda Digitale sintetizzata e condivisa durante il percorso.

Gli Obiettivi

come anticipato, queste sono le prime ipotesi di obiettivi che mi permetto di proporre in questa sede, ma sono convinto che gli standard e gli obiettivi definitivi possano solo crescere e migliorare quando il percorso avrà inizio e avrà il contributo di tutti coloro che vorranno partecipare.

Workshop tematici — perché l’Agenda Digitale abbia successo concreto e non solo progettuale è necessario che tutte le potenziali componenti, abbiano l’occasione di crescere sia nelle competenze specifiche sia nella consapevolezza delle opportunità. Credo che questa crescita sia possibile organizzando dei workshop tematici, coordinati da esperti, workshop alla conclusione dei quali i partecipanti dovranno presentare proposte (siano esse progettuali o metodologiche). Questi workshop oltre ad essere tematici, dovranno coinvolgere il maggior numero possibile di protagonisti dell’agenda digitale: dai funzionari pubblici ai professionisti del settore, dagli animatori digitali scolastici fino all’associazionismo, dai singoli cittadini interessati agli studenti, dagli attivisti digitali fino ai politici. A titolo esemplificativo possiamo immaginare

  • un workshop su OpenData
  • un workshop su Adempimenti di Legge
  • un workshop sulle infrastrutture
  • un workshop sui servizi ai cittadini
  • un workshop sulla scuola
  • un workshop sulle best practies in regione e in italia

come detto sono delle ipotesi non esaustive, ma credo sia importante sottolineare che la centralità di questo tipo di obiettivo si raggiunge solo se la partecipazione sarà attiva e non passiva.

Valorizzazione degli OpenData — il comune di Verbania ha già un ampio pacchetto di OpenData che possono fare da serbatoio per la realizzazione di servizi digitali per i cittadini, ma anche da bussola per l’Agenda Digitale concretamente realizzabile. Unici passaggi necessari per l’esistente sono:

  • Determina che indichi la tipologia di licenza con cui l’amministrazione vuole rendere pubblici i DataSet di cui è titolare
  • Scelta e indicazione di tempi e modalità di aggiornamento dei sudetti DataSet
  • Seguire le linee guida indicate da AGID

Applicazione di Legge — la mia proposta parte dall’assunto che uno dei successi principali possibili sia il miglioramento dei rapporti tra Pubblica Amministrazione e Cittadino, e su questo focus l’ultima legislazione ci viene incontro perché le pubbliche amministrazioni dovrebbe modificare il proprio approccio concentrandosi su un concetto di “digital first”, ovvero il digitale come uno strumento per migliorare sensibilmente il rapporto con i cittadini. Negli ultimi mesi sono stati definiti degli obblighi digitali a cui la Pubblica Amministrazione dovrà adeguarsi, sono stati realizzati dei servizi digitali che la PA deve implementare nei propri sistemi (in particolare verso il cittadino), e sono definiti e normati i diritti digitali a cui i cittadini possono attingere liberamente e che la PA deve riconoscere senza eccezioni. Naturalmente come qualsiasi applicazione legislativa articolata e ramificata all’atto pratico tutto questo può diventare un semplice adempimento normativo oppure potrebbe diventare una pietra miliare che realmente cambia le dinamiche tra cittadino e pubblica amministrazione. La proposta è quella di far diventare Verbania una sorta di Laboratorio Civico affinché la normativa sia la pietra miliare che tutti noi ci auspichiamo, questo si traduce in:

  • Applicazione senza riserve della Normativa -
  • Mettere a disposizione di funzionari e cittadini strumenti di informazione e formazione sulla Normativa
  • Impegnarsi perché l’applicazione normativa sia estensiva e non restrittiva, ovvero creare servizi digitali per fruire al meglio di ogni diritto collegato alla normativa
  • Immaginare e realizzare meccanismi di miglioramento, ovvero quando la normativa non individua una criticità per il cittadino e/o non prevede una soluzione, la nostra Agenda Digitale deve prevedere una soluzione e la sua applicazione.

Ecosistema di Progettazione di Servizi ad hoc — una volta creato un circolo virtuoso che parte dalla condivisione della centralità di un’Agenda Digitale, passando per una Valorizzazione delle potenzialità dell’esistente (gli OpenData), arrivando ad un’applicazione ampia e trasparente della normativa , si creano i presupposti perché il comune di Verbania sia un terreno fertile in cui immaginare, progettare e realizzare servizi ad hoc legati ai temi dell’Agenda Digitale, gli esempi possono essere molteplici:

  • valorizzazione dei Social Network per il rapporto PA/Cittadino
  • piani di social Media Marketing per la valorizzazione territoriale
  • Azioni di apertura della rete Wifi pubblica ( in ottemperanza alle nuove norme ) e condivisione delle potenzialità con le realtà commerciali del territorio
  • Portali e App focalizzati su singoli servizi per i cittadini, i turisti e le imprese
  • Collaborazioni per valorizzare le competenze scolastiche

Verbania Laboratorio Civico Digitale — un’applicazione costante e coerente dell’Agenda Digitale creerà i presupposti perché Verbania sia un terreno fertile per la sperimentazione digitale, le sue connessioni con la cittadinanza, con il tessuto sociale e imprenditoriale, e la sua vocazione turistica; ricordandosi che il coinvolgimento del tessuto scolastico territoriale, delle sue eccellenze in particolare, non sarebbe solo un valore aggiunto, ma una condizione di crescita esponenziale di tutta l’Agenda Digitale.

Questo obiettivo è figlio di alcune considerazioni che rendono Verbania un unicum nel panorama nazionale su questi temi, ovvero:

  • Ha dimensioni territoriali e demografiche inferiori a moltissime città che hanno già intrapreso con convinzione questa strada ( Bologna, Torino, Roma, Reggio Calabria etc ) che la rendono perfetta per un monitoraggio costante e preciso del grado di soddisfazione di tutti gli attori coinvolti
  • Ha peculiarità diverse da città simili per dimensioni e demografia che stanno già investendo sui temi di Agenda Digitale, da una parte perché non ha gli introiti economici legati alla sua peculiarità giuridica (es Trento) o perchè non ha un tessuto urbano ed economico molto abbastanza uniforme (es Biella) .
  • Ha nel suo DNA politico, civile e sociale i concetti di interconnessione e valorizzazione:
  • più comuni/quartieri che diventano un unico comune
  • la consapevolezza che lo sviluppo economico e politico territoriale non poteva avvenire senza scelte strategiche condivise in tutto il VCO

Potenziali Successi Politici a livello nazionale

L’Agenda Digitale è un tema ricorrente su tutto il territorio nazionale, ci sono varie iniziative al riguardo, spesso trasversali a livello politico, se Verbania iniziasse il suo percorso di Laboratorio Civico Digitale avrebbe l’occasione di focalizzare l’attenzione nazionale su di sé, in particolare sarebbe possibile creare collaborazioni e momenti di confronto con le eccellenze Italiane in questo ambito, dalla disponibilità degli assessori e dei politici a livello nazionale protagonisti sul proprio territorio delle varie Agende Digitali, fino al coinvolgimento di strutture di ricerca universitarie, passando per coinvolgimento attivo di tutta la comunità di professionisti e attivisti digitali a livello nazionale. Il tutto creando i presupposti perché questa attenzione sia il volano per concrete azioni e investimenti sul territorio.

Il contributo del PD

Dato che il PD di Verbania si è reso disponibile al confronto per redigere questo documento analitico, anche per accrescere le proprie competenze, mi auspico che il PD voglia essere protagonista sia nella proposizione sia nella progettazione che nella realizzazione di un’Agenda Digitale concretamente utile, ma questo si traduce in azioni integrate quali:

  • Individuare una piattaforma web dove questi contributi siano visualizzabili e “commentabili” da tutti coloro che abbiano interesse ad apportare il proprio contributo. Io proporrei l’utilizzo di “Verbania Laboratorio Civico Digitale” su Medium.
  • Mettere a disposizione in cloud tutto il materiale di studio e approfondimento sul tema
  • Organizzare un primo incontro pubblico, in cui invitare tutti i cittadini interessanti e in particolare dei potenziali attori di questo percorso quali: Animatori Digitali per il mondo scolastico, Attivisti Digitali del territorio, Professionisti del settore ( oltre 70 realtà solo nel VCO), la componente politica del territorio ( consiglieri, membri di partito, assessori, opposizioni etc) la componente dirigenziale e operativa della PA, Le Associazioni di categoria i cui iscritti potrebbero beneficiare di un Agenda Digitale operativa ( Camera di Commercio, confcom, federalberghi, confart, unione industriali etc etc) Le realtà che storicamente credono negli investimenti sul territorio ( fondazione comunitaria, alessi etc etc )
  • Redarre un documento di sintesi degli input e delle proposte dopo il primo incontro pubblico
  • Tenere i fili dopo il primo incontro pubblico
  • Impegnarsi a farsi portatori presso l’amministrazione sia degli obiettivi presenti in questa prima proposta sia di quelli indicati dopo il primo incontro pubblico
  • Monitorare quali degli obiettivi indicati diventano impegni concreti da parte dell’amministrazione
  • Rendersi utili nell’applicazione, nel raggiungimento e nel monitoraggio del percorso
  • Individaure una piattaforma web per il monitoraggio dell’agenda
  • Chiedere a tutti coloro che saranno parte attiva dell’Agenda di partecipare ai tavoli operativi per individuare azioni e disponibilità
  • Restituire all’amministrazione la parte operativa di questi tavoli, chiedendo la disponibilità dell’amministrazione all’applicazione concreta, con un calendario e un percorso definito.
  • Farsi portatore delle esigenze logistiche ed economiche per la realizzazione concreta di un’ Agenda Digitale coerente.

Se siete giunti fino al termine di questo articolo, vi devo dei sentiti ringraziamenti perché sono consapevole che la sintesi non sia una delle mie qualità, dall’altra parte data la complessità del tema e dato l’impegno profuso e la quantità di materiale studiato ho cercato di redarre un documento il più completo possibile.

Grazie

--

--

oscar badoino
Verbania Laboratorio Civico Digitale

esperto in multitasking, ovvero nella volontà di fare cento cose....ci provo e ci credo sempre