L’Alta Via Delle Dolomiti n1
Buonasera viaggiatori! Siamo tornati con una nuova avventura, questa volta in Italia. Dopo il Cammino di Santiago della scorsa estate, quest’anno sarebbe stato difficile scegliere una tipologia di viaggio differente da un percorso, perciò ne abbiamo cercato (e trovato) uno in Italia, nel patrimonio dell’UNESCO: le Dolomiti.
Ma i veri viaggiatori partono per partire e basta: cuori lievi, simili a palloncini che solo il caso muove eternamente, dicono sempre “Andiamo”, e non sanno perchè. I loro desideri hanno le forme delle nuvole.
(Charles Baudelaire)
Partiremo per l’Alta Via Delle Dolomiti n1, dal notissimo Lago di Braies fino al Monte Nuvolau, in 5 tappe che ci vedranno alloggiare in 4 rifugi differenti: Biella, Fanes, Lagazuoi e Nuvolau. Partenza il 26 luglio e ritorno il 30 luglio.
Un percorso in alta quota, immersi nella natura tra rocce, ruscelli, animali selvatici, storia e consapevolezza: sì, la consapevolezza di dover raggiungere la meta, l’obiettivo prefissato per poter andare avanti nel percorso. Saremo un’altra volta di fronte a una sfida con noi stessi, con un dislivello medio di 700 metri, con 5/6 ore di camminata al giorno.
Se vi chiedete Perché tutto questo?, la risposta è nella filosofia del Viaggiatore Errante e nella definizione stessa che abbiamo della parola viaggio:
Partire alla scoperta di qualcosa di insolito, ignoto, che non ci appartiene ma è assopito dentro di noi. Paesaggi mai esplorati, storie differenti dalla nostra, suoni, odori, sapori ancora ignori. Il viaggio è uno scambio tra ciò con cui partiamo e ciò che scopriamo e impariamo durante il percorso. Perdersi in un’avventura che ci porta al limite e ritrovarsi nella capacità di risolvere le difficoltà, perché sono stati varcati confini di ciò che credevamo di conoscere, oltrepassando la propria consapevolezza.
Questo viaggio nasce durante il periodo di quarantena costretto a causa del Covid-19, tra marzo e maggio, sentendo una forte vicinanza con il territorio italiano, relegato a una chiusura che non lo caratterizza e non lo hai mai rappresentato nella sua storia. Eravamo rinchiusi nel nostro Paese, consapevoli però di essere nel paese più bello del mondo, protetti da un patrimonio naturalistico, architettonico, culturale che fa invidia in tutto il pianeta.
Le Dolomiti rappresentano la bellezza nella sua forma più umana possibile: per orogenesi ci hanno insegnato che niente resta sempre com’è, dove c’è il mare un giorno potrà esserci montagna, dove ci sono le vette un giorno potrà esserci deserto e ciò che c’è va apprezzato in quanto fragile.
A valle c’è tanta bellezza della quale tutti possiamo fruire, ma solo chi ha il coraggio di mettersi in gioco e scalare le montagne potrà godere di una vista unica, con un sapore differente, almeno per il percorso che è stato intrapreso per conquistarla.
Vi siete chiesti perché stia utilizzando la prima persona plurale? Partirò con Flavio, mio amico fraterno e uno dei viaggiatori erranti più tenaci che abbia mai conosciuto. Compagno di viaggio nel Cammino di Santiago lo scorso anno, quest’anno avrete modo di conoscerlo meglio giorno dopo giorno nei racconti e nel podcast ufficiale del viaggio.
Incontreremo tante persone con le quali condividere il percorso e delle quali condividervi la storia, sicuramente affascinante e arricchente, che renderà ancora più unico questo percorso. Oltre alle persone che le visitano, le Dolomiti vivono una storia loro, tra il mito e la leggenda, tra la guerra e la pace; un luogo in cui la nostra storia si incontrerà con qualcosa di molto più grande di noi, da conoscere e imparare.
Troverete il racconto sui social con l’hashtag #DolomitiErranti. Inoltre, come anticipato, ci imbatteremo nell’impresa di raccontare l’Alta Via delle Dolomiti in un podcast, provando a trasmettere e descrivere tutto ciò che vedremo e vivremo. Seguiteci anche su Instagram!
