Ada passeggia sulla spiaggia

L’alba anche questa mattina si presenta con il suo migliore vestito da festa. L’orizzonte è coperto di nuvole grigie, ma filtra una splendida luce rosso fuoco, dura poco e si rispecchia nell’acqua del mare.

L’alba regala sempre emozioni intense. Un piccolo ibis bianco vola basso sul mare. Le palme ondeggiano al vento. Ada rimane in silenzio ad accogliere l’inizio del nuovo giorno.

Questo è il momento che ama di più. Un nuovo inizio, un nuovo giorno.

Ada finalmente decise di partire per una vacanza. Destinazione Mar Rosso, Marsa Alam.

Visitò già altre due volte l’Egitto. La prima volta a Sharm el-Sheikh, nella penisola del Sinai: mare, sole e la prima visita a Luxor, luogo meraviglioso e carico di storia antica, quasi magica. A Luxor leggende e storia si fondono nelle mille vite di Dei, Faraoni, Condottieri, personaggi storici e fantastici, che ispirano ancora gli studiosi e i fantasy ambientati nell’antico Egitto.

La seconda volta andò in crociera sul Nilo da Luxor fino alla diga di Assuan, poi al tempio di Abu Simbel. Il viaggio nel deserto di notte e l’arrivo al tempio. Lasciò davvero senza fiato alla prima vista. Quello che notò erano le scritte dei primi viaggiatori ad un’altezza da terra improbabile.

Capì dai disegni di sir David Roberts R.A., che al tempo era sommerso dalla sabbia del deserto. Egli fu un artista britannico che nella seconda metà dell’800 andò in Egitto a disegnare le rovine dei templi antichi, spesso ricoperti quasi completamente dalla sabbia del deserto, che li ha anche conservati dal degrado. Trovò il libro dei suoi disegni, stampato dalla The American University in Cairo Press, a Luxor in modo molto fortuito e inaspettato. Un vero capolavoro che testimonia la situazione in cui David Roberts vide questi luoghi per la prima volta. I disegni sono meravigliosi su una carta giallina. Gli parse di aver trovato un piccolo tesoro.

In sostanza nulla

Esiste, ma se c’è il tè

Bevo il tè e se c’è il riso

Mangio il riso.

-proverbio Zen-

“Mi sento stanca e ho bisogno di un viaggio”-, ecco questo si è detta due mesi prima di Natale. Non vuole passarlo anche quest’anno da sola. Vuole stare in un bel posto, anche se partirà da sola, così guardò la cartina geografica e puntò sull’Africa, il Mar Rosso. Prenotò per due settimane. Potrà andare bene per una vacanza stanziale di relax, invece che itinerante. Una vacanza di riflessione, di introspezione, di svago anche. L’importante in questi momenti e situazioni trovare quella serenità che ti fa accogliere ciò che arriva, con consapevolezza della relatività di ciò che si vive, ogni momento può portare qualcosa di buono o di critico. Accogliere ciò che arriva con animo disponibile e fermo nello stesso tempo.

L’illuminazione è come il riflesso

Della luna nell’acqua.

La luna non si bagna né l’acqua si rompe.

Sebbene la sua luce sia diffusa

E grande, la luna si riflette anche

in una pozzanghera di pochi

centimetri.

La luna tutta quanta e l’intero

Cielo si riflettono in una goccia

Di rugiada sull’erba.

-Dogen-

Vedere l’alba le sollevò decisamente il morale.

Si alzò alle 6:00, quasi tutte le mattine, in Italia erano le 5:00, per vedere l’alba del sole che sorgeva dal mare. In questi giorni all’orizzonte c’erano nuvole più o meno dense, che oscuravano il sole. La magia dei colori delle nuvole che si tingevano di un rosso scarlatto, come in un quadro di Monet, illuminava il cielo.

-“Il vento soffia anche oggi, anche ieri, anche l’altro ieri. Un vento piuttosto freddo non permette di stendersi al sole placidamente.”-

Ogni giorno spera che si calmi, perché fino a quando soffia così sulla barriera corallina non si può andare, troppe onde si infrangono su di essa, quindi è pericoloso.

I colori del mare erano in continuo cambiamento dall’alba al tramonto, dal turchese al blu intenso. Le palme svettavano e agitavano il loro ciuffo di rami al vento, simili alle colone di templi egizi.

-“Sulla spiaggia di sabbia gialla a grana grossolana sono organizzate delle aree di sosta protette da paraventi in rami intrecciati, qui il vento è sempre presente, ora è anche freddo. Un mare turchese, trasparente, increspato dalle onde di una brezza quasi perenne. L’inverno si fa sentire anche qui. Il sole scalda la pelle e si può stare in costume, ma l’acqua è di una temperatura improbabile per un bagno, quando c’è vento.”-

Dopo quasi una settimana tentò di fare un bagno, ma era già tardi, perché il sole tramontava alle 16:00 e l’acqua al pomeriggio era fredda più che alla mattina. Sentì sempre il rapporto con il mare come forte attrazione e di paura nello stesso tempo. Vorrebbe riprendere confidenza con esso, con la forza sconosciuta e profonda del mare.

Riprense a scrivere tutti i giorni e le piacque molto.

Il cielo si tingeva di una variazione di colori dal giallo al rosso, rosa, azzurro. Finalmente delle giornate soleggiate senza nuvole nel cielo, senza vento freddo. Il tempo che sperava di trovare dall’inizio della vacanza.

L’ultimo giorno dell’anno fece un bagno vero, finalmente, snorkeling, con alcuni amici conosciuti nel villaggio, nuotò sulla barriera corallina circondata da pesci e pesciolini colorati.

La barriera è ricca di coralli e piante acquatiche, ospita tanti pesci dalle sfumature iridescenti, un arcobaleno di colori, una vera gioia per gli occhi. Una murena piuttosto grossa e lunga se ne sta tranquilla su un masso del fondo, meglio non disturbarla. Una stupenda testuggine marina sta tranquilla sul fondo del mare a brucare le alghe che oscillano nella corrente.

Il “safari” nel deserto fu un po’ una delusione, perché sembrava (ed era) tutto finto. Forse gli unici autentici erano i cammellieri, giovani e alcuni nani. Nella tenda della farmacia i beduini erano mercanti nati. Il giro in dromedario fu molto corto, un incontro con un animale che sembra docile, ma anche scontroso. Il suo cammelliere lo rassicurò con una nenia in una lingua antica. Salì in groppa e il dromedario si alzò mollemente sulle sue lunghe zampe. Senza tanta voglia fece il giro turistico.

-“Forse questa vita noiosa e ripetibile è meglio della vita passata nelle carovane, che trasportavano ogni mercanzia attraverso le piste nel deserto con i beduini.”-

Immaginò anche loro vittime del turismo di massa e di queste farse per turisti pigri a caccia di emozioni facili e organizzate. Il cambiamento di vita delle tribù beduine è stato indotto dai cambiamenti climatici che hanno ridotto moltissimo le precipitazioni delle piogge. Non possono più vivere nel deserto di pastorizia e dei loro lavori tradizionali.

Due donne sedevano a fare il pane in una capanna, una più anziana impastava e stendeva la pasta e poi la cuoceva su una piastra di ferro appoggiata sulle braci ardenti. La giovane le stava vicino seduta su bassi cuscini, completamente coperta di abiti tradizionali, aveva scoperti solo gli occhi, scuri e profondi. Gli occhi diventano l’unica parte del corpo con cui comunicare, erano molto intensi.

Il tramonto calò sulle montagne del deserto roccioso, completamente spoglie di vegetazione, solo qualche basso arbusto secco punteggia la superficie di sabbia e pietra.

Il sole brillò sulla montagna e con i suoi colori caldi illumina il cielo che si tingeva sempre più di rosa.

Un monaco desideroso di imparare lo Zen chiese al maestro:

“Qual è la via che conduce allo Zen?”.

Il maestro rispose: “Senti il mormorio del torrente lontano?”

“Lo sento”, disse il monaco.

E il maestro: “È lì l’ingresso”.

-proverbio Zen-

Se spostiamo i macigni anche il fiume

Cambierà il suo corso.

-proverbio Zen-

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Anita Cerpelloni, Venice
Viaggiatori d’Occidente Master Class 2022

I’m Anita Cerpelloni, an artist, an architect, an traveler. I live in Venice, but I’m an citizen of the world.