Il Qi, come stai nei luoghi?

1. Cap.

(Ada va ad Hong Kong nel 2009/ corso con il Master Feng /scoperta della città)

L’incontro è avvenuto in un parco. Davanti ad un albero, un pino, una giovane donna stava ad occhi chiusi e il viso rivolto verso l’alto, verso la chioma dell’albero.

Ada si ferma curiosa e guarda in silenzio. La ragazza sta nutrendo il suo terzo occhio, cerca di entrare in contatto con l’essenza dell’albero.

Una conoscenza antica ha cercato di capire e mettere in contatto il mondo visibile con quello invisibile e immateriale. Come la bellezza impalpabile di un fiore di ciliegio che cade quando è maturo, c’è un ritmo intrinseco in ogni aspetto della vita.

Ada è stupita ed incredula. La sua mente razionale rifiuta di capire. Lei ha sentimenti, sensazioni che non sempre riesce a spiegare, ma ugualmente è incerta.

Juan le si avvicina e le spiega, in un italiano con forte accento orientale, come il Qi pervada ogni cosa, energia della terra, del cielo e dell’uomo, con qualità e tipi diversi di energie.

I luoghi possono trasmettere serenità, tranquillità o agitazione, disagio, malessere. Dolci colline e impervie montagne non danno la stessa sensazione. Quando ti piace una persona, c’è una forza sconosciuta che ti attira, poi si cercano le ragioni razionali.

Juan la accompagna a un lago in cui si specchiano alberi e montagne verdi. Il lago raccoglie l’energia degli alberi e delle montagne e dona una serenità d’animo che un torrente impetuoso di montagna non può dare, anzi il torrente crea instabilità ed agitazione, perché potrebbe distruggere molte cose sul suo cammino, così forte e dilagante.

Le fa vedere poi una bella pagoda, molto alta, le spiega che è così alta per collegare energeticamente la terra e il cielo; il tramite di questa unione è l’energia dell’Uomo.

Ada rimane affascinata da questa visione del mondo, ma è ancora scettica. È abituata a indagare e studiare in modo scientifico il mondo tangibile. Ma il mondo intangibile segue ragioni e regole non spiegabili.

Ada è ad Hong Kong.

Sono passati molti anni, 19 per essere esatti, dal suo viaggio in Cina. Ora conosce meglio molti aspetti della storia e della cultura orientale, in particolare quelle cinese e giapponese, entrambe legate reciprocamente.

In quel tempo trascorso le si è aperto un mondo, un nuovo modo di pensare. Il confronto con una cultura differente dalla propria le apre orizzonti nuovi e permette di capire meglio le proprie radici. L’occasione di questo viaggio è un corso con il Master Feng Shui Chang. Ada partecipa ad una serie di lezioni teoriche, ma poi il maestro porta i suoi allievi a verificare nelle architetture della città l’applicazione delle teorie.

Grattacieli con tetti a punta fronteggiano grattacieli in ferro e vetro massicci come fortezze, quasi tutti sedi di banche importanti.

Insegna loro a distinguere le diverse caratteristiche delle conformazioni naturali da cui derivano le differenti energie secondo i cinque elementi o fasi: il Fuoco, la Terra, il Metallo, l’Acqua e il Legno. Concetti oscuri per una mentalità razionalista, ma in realtà legati ad una comprensione dei fenomeni naturali in chiave energetica.

Nel Tao della Fisica Fritjof Capra si chiede se poi i mistici antichi abbiano percepito leggi nascoste che la scienza cerca di spiegare.

Le colline e le montagne hanno forme a punta e più aggressive, l’energia che emanano è Fuoco, forme dolci e fluenti esprimono energia Acqua, — ogni forma ha un elemento principale di riferimento-, così spiega Chang, nella visita ai Nuovi Territori attorno ad Hong Kong dove si trovano diverse tombe, in luoghi scelti secondo l’orientamento e la posizione del paesaggio. Il culto dei morti nella tradizione orientale è molto importante, le energie dei defunti continuano a influenzare anche le generazioni successive.

Il maestro Chang esegue delle misurazioni con il Lou Pan, una bussola cinese utilizzata dai maestri Feng Shui per identificare la corretta posizione geografica e magnetica, da cui derivano diverse informazioni sulle caratteristiche energetiche dei luoghi da analizzare.

La città si è sviluppata per parti, molto diverse fra loro. L’isola della City delle banche e dei centri economici più importanti si erge attorno alla collina del Victoria Peak. Nella terraferma nell’area di Koloow e dei Nuovi Territori si estendono le aree residenziali.

A Koloow city scopre il giardino cinese Nan Lian, ricostruito e ristrutturato negli ultimi anni, prima era occupato da molti senzatetto con le loro baracche. Il giardino si estende su un ampio spazio chiuso da mura, all’interno si articola in “stanze” verdi, divise da bassi muri con ampie porte, lunghi corridoi per godere di viste particolari e un lago al centro con una pagoda, il Padiglione dell’Assoluta Perfezione. In ampie zone verdi con alberi e cespugli, le magnolie fiorite espandono il loro profumo così intenso. I percorsi sono in ciottoli, pietre e mattoni disposti secondo disegni diversi, così come le recinzioni in midollino intrecciato attorno alle aiuole hanno trame differenti. Il giardino si trova tra le colline Hammer e Diamond.

Ada visita templi buddhisti con piccoli giardini molto curati, hotel in grattacieli di vetro e cemento, ammira alberi tropicali come i ficus magnolioides e magnolie stellate, che crescono ai lati delle strade trafficate, ma che vengono conservati con amore. Anche lungo strade e tra grattacieli l’energia degli alberi antichi è preziosa per mantenere l’armonia.

Il mercato notturno di Tempel Street offre una moltitudine di merci. Ada cerca calligrafie in ideogrammi cinesi, trova un abecedario di calligrafia, che un amico cinese, anni dopo, le assicura essere un libro utilizzato nelle scuole primarie in Cina. Al mercato trova anche oggetti in legno, in particolare un piccolo cucchiaio-dosatore con il manico intarsiato con un drago. In una libreria specializzata acquista libri antichi, ristampe, sul Feng Shui, che i maestri studiano e consultano ancora oggi per approfondire una disciplina vasta contraddittoria e sfuggevole, ai nostri occhi occidentali. Trova diversi negozi di tè e ne esce con pacchi e pacchetti, dopo averne assaggiati diversi, un rito molto affascinante.

Tra gli oggetti portati a casa c’è una piccola testa di Buddha che ha espressioni diverse sui lati opposti, portafortuna in giada raccomandati dall’indovino, che consulta presso gli indovini del tempio buddhista Chi Lin Nunnery. Fu rinnovato negli anni ’90 secondo lo stile della dinastia cinese Tang. Si trova in Diamond Colline, Kowloon. Le sale del tempio hanno tre tipi di statue: il Buddha Sakyamuni, la dea della misericordia Guanyin e bodisattva, che sono fatti di oro, argilla e legno. È il più grande edificio in legno fatto a mano del mondo, realizzato in legno di cipresso. Il rinnovamento dei templi è una consuetudine praticata in Oriente, non perdono per questo il loro valore di edifici sacri, ma le parti in legno che si rovinano vengono sostituite, in alcuni casi si ricostruisce il tempio interamente.

Davanti ai braceri Ada brucia incensi, molte altre persone infilano i bastoncini che propagano profumi enebrianti. Acquista anche un contenitore di legno con tanti bastoncini con iscrizioni incise, utilizzato per le divinazioni, molto bello, all’esterno è tutto dipinto e intarsiato.

La salita al Victoria Peak è un classico a Hong Kong. Si ammira una fantastica vista su tutta la città che si estende ai piedi del picco. Il maestro Feng Shui spiega che qui arriva la parte finale del Drago, la catena di montagne che dal centro della Cina si inabissa nell’Oceano Pacifico e la fortuna economica di Hong Kong deriva da esso.

L’acqua della baia raccoglie questa energia potente e permette il fiorire delle attività economiche e bancarie più importanti del mondo. Una interpretazione affascinante di come si muove il mondo. Ada è curiosa e studia questa disciplina cercando sempre di dare un senso pratico a queste conoscenze che rimangono comunque poco verificabili.

Cantieri aperti ad Hong Kong con alti ponteggi di costruzione in bambù, dove gli operai lavorano e si arrampicano svelti, “Ma quanto sono sicuri?”. Questa domanda le frulla in testa. Città dura, dove le differenze sociali sono molto forti, grandi ricchezze e situazioni di vita e di lavoro difficili. Una città dove convivono situazioni di forte contrasto, tra la zona più ricca della City finanziaria, nell’isola, quella della penisola di Kowloon e i Nuovi Territori, acquistati alla fine dell’Ottocento dalla Cina. La città si presenta con palazzi fatiscenti e nuovi grattacieli luccicanti di acciaio e vetro, che si contendono gli spazi ristrettissimi. Dalla finestra dell’hotel a Kowloon si vede un cimitero verticale, un basso grattacielo di tombe coperte di fiori. Il rapporto con la morte è molto diverso da quello occidentale. Anche il concetto del tempo; nella cultura orientale il tempo è circolare, ogni momento torna, è sempre diverso, ogni fenomeno si fonda sul rapporto dinamico tra Yin e Yang, un eterno cambiamento di opposti, il passaggio non è netto segue una gradualità. Il passaggio dalla notte al giorno avviene per sfumature di luce più o meno intensa fino all’oscurità.

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Anita Cerpelloni, Venice
Viaggiatori d’Occidente Master Class 2022

I’m Anita Cerpelloni, an artist, an architect, an traveler. I live in Venice, but I’m an citizen of the world.