10 curiosità sugli Oscar

Mancano poche ore alla tanto attesa cerimonia dei premi Oscar: aspettando di scoprire i vincitori, ecco qualche curiosità su dieci film che vinsero gli ambiti premi e segnarono la storia del cinema.

Angelica Damiani
Virgola
4 min readFeb 26, 2017

--

La locandina del film “Il giro del mondo in 80 giorni” di Michael Anderson (1956)

1.Sulla copertina de Il silenzio degli innocenti (1991) compare la Sfinge testa di morto, una falena con la particolarità di avere disegnato sul lato dorsale del torace una figura che ricorda un teschio. Il teschio della copertina è formato da sette donne nude: questa immagine è stata presa da una foto realizzata dal pittore Salvador Dalì che amava fotografare o dipingere figure composte.

Per quanto riguarda gli attori, Antony Hopkins per meglio interpretare il ruolo di Hannibal Lecter, ha assistito a diversi processi e accuse di assassini. Inoltre, a per preparare lui e Jodie Foster al ruolo, furono consegnati nastri con le registrazioni di serial killer mentre torturavano le vittime: nessuno dei due li ascoltò, al contrario, dell’attore Scott Glenn che successivamente sembra abbia cambiato idea riguardo la pena di morte.

2. In Pulp Fiction (1994) il passaggio della Bibbia (Libro di Ezechiele 25,17) che Samuel Lee Jackson recita ogni volta che uccide una persona, in realtà è un espediente narrativo utilizzato dal regista Quentin Tarantino, ripreso dal film Karate Kiba (1976) di Simon Nuchtern.

Il vero passaggio scritto da Ezechiele è: “Farò su di loro terribili vendette, castighi furiosi, e sapranno che io sono il Signore, quando eseguirò su di loro la vendetta”.

Samuel Lee Jackson in una scena del film “Pulp fiction”

3. Il ragtime è un genere musicale utilizzato nel film La Stangata (1973), nonostante fosse ormai passato di moda rispetto all’ambientazione anni ’30. Contribuì in notevole misura al successo della pellicola che tra i tanti Oscar ottenuti vinse il premio miglior colonna sonora consegnato a Marvin Hamlisch. E’ nato nei quartieri a luci rosse di Saint Louis e New Orleans: viene suonato principalmente a pianoforte, spesso accompagnato da un’orchestra e caratterizzato da un ritmo sincopato che contribuì alla formazione del jazz.

4. I manifesti di molti film che vinsero l’Oscar tra gli anni ’30 e gli anni’ 50 furono opera del pittore italiano Anselmo Ballaster: (Shanghai Express, Cleopatra, La mascotte dell’aeroporto, Narciso Nero, Il Ladro di Bagdad, Mr. Smith va a Washington, Fascino, L’eterna illusione, Morte di un commesso viaggiatore, Scarpette rosse).

Ballaster si specializzò nella pubblicità cinematografica con uno stile inconfondibile e segnò la storia del cinema americano ed europeo.

5. “Il nido del cuculo” (the cuckoo’s nest) al quale si fa riferimento nel titolo del film Qualcuno volò sul nido del cuculo (1975), è una delle espressioni usate in gergo americano per indicare il manicomio. Esiste anche una filastrocca che non è presente all’interno del film, ma che costituisce uno degli elementi essenziali del romanzo di Kesey: “Three geese in a flock, one flew East, one flew West, one flew over the cuckoo’s nest”.

6. 194.800 furono i dollari spesi per i costumi di Elizabeth Taylor in Cleopatra (1963): cifra record per vestire un singolo attore. Uno dei 65 costumi indossati dall’attrice fu cucito a mano con oro da 24 carati.

7. Casablanca (1942) vanta il maggior numero di citazioni all’interno della lista delle 100 frasi più menzionate del cinema:

«Alla tua salute, bambina»

«Louis, forse oggi noi inauguriamo una bella amicizia»

«Suonala, Sam. Suona Mentre il tempo passa»

«Fermate i soliti sospetti»

«Avremo sempre Parigi»

«Con tanti ritrovi nel mondo, doveva venire proprio nel mio»

8. Otto sono i mezzi utilizzati da Mr. Fogg nel film Il giro del mondo in 80 giorni (1956): mongolfiera, nave, treno, elefante, risciò, piroscafo, veliero, automobile.

9. Nel film I segreti di Brokeback Mountain (2005) il tema dell’amore omosessuale per la prima volta è centrale, ed è trattato senza filtri in un film mainstream. Una svolta per il cinema hollywoodiano, che reinterpreta il tema dell’omosessualità: la University of Southern California raggruppò professori, accademici e commediografi per scrivere un saggio che analizzò l’importanza del film e la sua influenza sulla società e sulla cultura.

Per il tema trattato, il film incontrò notevoli difficoltà di distribuzione e fu censurato in diverse parti del mondo tra cui l’Italia. Tutte le scene d’amore tra i due protagonisti furono tagliate lasciando però integre le scene esplicite di sesso eterosessuale e quelle più cruente. Il fatto scatenò molte polemiche e il film venne in seguito trasmesso in versione integrale.

10. Vincendo quattro premi Oscar (miglior film, miglior regista, miglior sceneggiatura originale e miglior attrice protagonista) Io e Annie (1977) segnò la carriera di Woody Allen consacrandolo tra i più grandi registi americani.

Diane Keaton e Woody Allen sul set del film “Io e Annie” (1977)

Fino a poco prima dell’uscita del film nelle sale il titolo era Anedonia (termine usato in psicologia per indicare l’incapacità di un individuo di provare piacere), ma venne cambiato perché ritenuto inappropriato.

Per la prima volta Allen fa parlare i suoi personaggi fuori campo, espediente che utilizzerà in seguito in molti dei suoi film.

È inoltre presente un cameo di Truman Capote che interpreta “un uomo che sembra Truman Capote”.

--

--