L’avvento del mobile journalism
Ogni volta che si parla di giornalismo, si dà per scontato che sia morto o che sia sull’orlo del precipizio. In realtà non è così, il giornalismo resiste, si evolve e passa oltre.
Negli ultimi anni la rivoluzione digitale ha investito tutti gli ambiti della cultura, coinvolgendo in questa trasformazione anche i media tradizionali. È cambiato il pubblico, che ha cominciato a chiedere maggiore immediatezza e fruibilità delle notizie. È cambiato il mezzo, che si è allontanato dal formato cartaceo per adattarsi allo schermo dei tablet e degli smartphone. Ma è il modo di raccontare le notizie che è cambiato più di tutto, sempre più vicino alla narrazione e allo storytelling.
La sfida più grande che il giornalismo dovrà affrontare nel 2018 sarà la battaglia per l’attenzione, di cui ha parlato Andrea Fagnoni di Ipsos a Wired. Da una parte, dovrà creare contenuti in grado di soddisfare la richiesta diversificata del pubblico, tenendo presente quanto l’aumento dei materiali messi in rete abbia ridotto la concentrazione degli utenti. D’altra parte, dovrà adeguarsi anche alle nuove richieste dei lettori, che hanno cominciato ad essere sempre più affamati di prodotti multimediali, come podcast, webdoc e infografiche.
Il giornalismo dovrà continuare la battaglia contro le fake news, rafforzando il fact checking dei dati inseriti e consolidando la figura del public editor all’interno delle redazioni. Solo in questo modo riuscirà a riguadagnare la fiducia del pubblico, che sarà uno dei temi dominanti del 2018, come testimonia l’analisi annuale condotta dalla fondazione Nieman sui media.
Per quanto riguarda le nuove tendenze, nel prossimo anno i giornali dovranno fare i conti anche con il protagonismo degli smartphone e dei tablet, che stanno velocemente surclassando il computer. Ci sarà la diffusione del mojo (il mobile journalism), cioè il giornalismo ideato, prodotto, post-prodotto e diffuso attraverso un mobile. In questo modo, chiunque abbia un cellulare con una connessione ad internet, potrà creare e condividere contenuti giornalistici con la propria community.
Prenderà sempre più piede il brand journalism, di cui si servono le aziende per pubblicizzare i propri prodotti e divulgare i valori del brand (il caso di Coca-Cola Journey). Non si tratta solo di content marketing, come potrebbero pensare alcuni. Ma di forme comunicative ai limiti del giornalismo tradizionale, che non si scontrano in alcun modo con la deontologia del mestiere ma che cercano di coesistere nello stesso “journal-system”.
Continuerà ad avere un ruolo importante il data journalism, che sta spingendo i giornalisti ad essere quanto più versatili possibile, a fondere diverse figure professionali insieme: il grafico e il reporter, ad esempio. E su questa scia, si estenderà anche lo spazio dedicato al graphic journalism, che ha introdotto nel linguaggio giornalistico il tratto dell’illustrazione e del fumetto.
Il 2018, mese per mese.
Gennaio
18 gennaio — Termine del bando per il premio Morrione
Il premio Morrione è stato istituto nel 2011 per onorare la memoria del giornalista Roberto Morrione ed è rivolto agli autori di inchieste investigative under 31.
Marzo
7/8 marzo — The Newsrewired Digital Journalism Conference (Reuters)
Il Newsrewired digital journalism conference è un incontro rivolto ai giornalisti di tutto il mondo che prevede seminari di approfondimento e workshop sugli ultimi trend e le novità del digital journalism.
8/11 marzo — CAR (The Computer-Assisted Reporting Conference) (Chicago)
Il CAR è una conferenza organizzata dall’IRE (Investigative Reporters and Editors), incentrata sul data journalism e sul digital journalism.
16/17 marzo — NODA (The Nordic Data Journalism Conference) (Stoccolma)
Il NODA è un congresso a cui sono invitati giornalisti, editori, ricercatori e studenti che vogliano cimentarsi e approfondire il tema del data journalism.
Aprile
11/15 aprile — Festival Internazionale di Giornalismo (Perugia)
Il Festival Internazionale di Giornalismo è un evento che si tiene a Perugia ogni anno e che si articola in dibattiti, workshop e conferenze sulle novità del giornalismo internazionale.
Il premio Pulitzer
Durante il mese di aprile viene assegnato il premio Pulitzer, istituito nel 1917 e rivolto a chiunque si sia distinto nel corso dell’anno nell’ambito del giornalismo, della letteratura, della musica e dell’arte.
13/14 aprile — ISOJ (The International Symposium in Online Journalism) (Austin)
L’ISOJ è un simposio, rivolto a studenti e professionisti del settore per discutere insieme l’impatto della rivoluzione digitale sul giornalismo a livello globale.
Maggio
24/28 maggio — The EIJC (European Investigative Journalism Dataharvest Conference) and Dataharvest (Mechelen)
L’European Investigative Journalism Conference and Dataharvest è un incontro organizzata da journalismfund.eu sul giornalismo investigativo e sul data journalism.
9 maggio — 40° Anniversario della morte di Peppino Impastato
Giugno
1/2 giugno — DIG Festival (Riccione)
L’associazione DIG (Documentari, inchieste, giornalismi) organizza una conferenza dedicata al giornalismo, dove viene presentato anche il concorso annuale dei DIG Awards.
6/8 giugno — World News Media Congress (Estoril/Cascais)
Il World News Media Congress è una conferenza dedicata all’analisi dei nuovi media e dei leader nel settore, con un’attenzione particolare rivolta al ruolo delle donne.
14/17 giugno — IRE (Orlando)
Si tratta di uno dei più grandi eventi di giornalismo investigativo esistenti al mondo. La conferenza è organizzata dall’organizzazione Investigative Reporters & Editors ed è finalizzata all’analisi delle migliori inchieste realizzate nel corso dell’anno.
Luglio
10/13 luglio — Radio Conference: A Transnational Forum (Prato)
La Radio Conference è un evento dedicato alla radio, organizzato dall’università di Monash. La conferenza si tiene a Prato per celebrare l’attività del movimento locale per la libertà d’antenna.
Ottobre
5/7 ottobre — Festival di Internazionale (Ferrara)
Nel 2018 si terrà la dodicesima edizione del Festival di Internazionale a Ferrara, che comprende workshop, dibattiti e lezioni tenute dai personaggi più influenti del giornalismo contemporaneo.
