Il tè che si racconta
Adriano si prepara una camomilla in preda all’insonnia, è notte fonda. Lascia la bustina di camomilla in infusione nell’acqua bollente. I sapori si diffondono omogenei, il colore della bevanda diventa sempre più intenso mentre Adriano aspetta. Decide di leggere da cima a fondo il contenitore tappezzato di margherite dal codice a barre al luogo di fabbricazione. Pensa ai minuti sprecati e a quanto sarebbe stato bello occupare quei pochi minuti con una storia. Passano dieci anni e al Salone del Libro di Torino mi fermo ad uno stand con tante bustine, libriccini e tazze. Non avevo mai visto nulla di simile, mi avvicino curiosa e sicura di aver trovato qualcosa d’interessante.
“L’idea è stata quella di attaccare alla bustina di tè un piccolo libretto che racconti una storia della stessa durata del tempo d’infusione del tè” mi spiega la moglie Patrizia. È lei che si occupa del sito e-commerce e della parte web, Adriano invece fa l’architetto ed è la metà creativa della coppia che lavora e sogna insieme.
Sono distribuite a ventaglio sul tavolo tante città, Milano, Roma, Firenze, Bologna e Venezia. Gli scrittori avevano il compito di cogliere con poche parole l’essenza di questi posti incredibili. Ogni città ha un gusto differente e il nome di questa collana è NARRAPLANET. Il NARRALIFE, invece, affronta le tematiche della vita mentre con il NARRAPEOPLE potrai bere il tuo tè in compagnia dei più grandi personaggi fino ad ora mai esistiti.
C’è voluto tempo per realizzare questo progetto ma Patrizia e Adriano sono felici di esserci riusciti. Le difficoltà sono state tante, la bustina del narratè è unica al mondo per le sue caratteristiche ma ottenre questo brevetto non è stato facile. Mi è stata offerta l’opportunità di provarne uno, l’essenza buddista è un tè ai fiori di Loto, simbolo di questa religione perchè nel Loto coesistono fiore e frutto.
Quest’invenzione originale si può trovare in numerose librerie, bar, cafè letterari in tutta Italia.
A Natale il narratè era sotto centinaia di alberi e chissà magari l’anno prossimo anche sotto il tuo.
