IL FUTURO DELLA DISOCCUPAZIONE

Cosa vorrà dire lavorare in futuro? Ma soprattutto, esisterà ancora un lavoro o vivremo in una fantastica utopia?

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Tutto è iniziato durante la prima rivoluzione industriale, quando, una moltitudine di operai ha perso il lavoro a causa di una delle prime macchine al mondo: il telaio meccanico. Da lì in poi, c’è stata una grande rottura sociale; se precedentemente, le persone avevano sempre fatto il lavoro del padre, del nonno e di tutta la loro discendenza, da questo momento, l’uomo ha iniziato a porsi una fatidica domanda: “quali lavori ci saranno in futuro?”.

Se prima questa domanda ce la ponevamo una sola volta neella vita, oggi la poniamo ogni paio di anni. Il motivo di questo grande cambiamento, è dovuto alle grandi rivoluzioni tecnologiche che si stanno verificando sempre più frequentemente. Se, infatti, gli anni intercorsi tra la Prima Rivoluzione Industriale e la Seconda sono circa 110, quelli intercorsi tra la Terza Rivoluzione Industriale e la Quarta sono solo 46. In futuro, secondo quanto dice lo storico Yuval Noah Harari, una persona dovrà cambiare professione per circa 4 o 5 volte durante la propria vita. Ad ogni cosa però, c’è un “ma” e, in questo caso, il nostro “ma” ha un nome: “Intelligenza artificiale”

Tra la Prima e la Seconda Rivoluzione Industriale sono passati 110 anni, mentre tra la Terza e la Quarta, solo 46.

Prima della quarta rivoluzione industriale, tutte le innovazioni presenti sostituivano capacità fisiche delle persone: un esempio è il telaio che andava a velocizzare i tempi di produzione, rimanendo però comunque dipendente da un operatore umano. Adesso, invece, così come scritto nell’articolo “The Future of Employment: how susceptible are jobs to computerisation” della Oxford University, i computer non faranno più lavori dove c’è bisogno di capitale umano e nemmeno saranno relegate a lavori di routine.

Ciò è dovuto a due gradi fattori: l’aumento della potenza dei computer e la miriade di dati presenti. Si può pensare di avere un lavoro complesso, dividerlo in tante piccole parti e automatizzare tutto il lavoro. Le cose si fanno ancora più complesse con il machine learning, un processo in grado di capire il miglior metodo in cui la macchina debba agire generando, al computer, una infinità di tentativi. Un esempio è Picasa, un sistema in grado di riconoscere i volti delle persone. Se all’inizio questo non era per nulla preciso, adesso, invece, il livello di precisione è sorprendente.

Se vi stesse quindi chiedendo quali lavori ci potranno essere in futuro, bisogna fare delle precisazioni. La prima è quando per voi sarà il futuro, mentre, la seconda è se si considera futuro il 2050 od il 2100. La risposta, comunque, è che non si lavorerà più come oggi. Infatti, dopo chele macchine hanno sostituito il nostro lavoro fisico, ci siamo sempre più specializzati in attività che richiedevano lavoro mentale ma, quando i software sapranno fare anche questo, non ci rimarrà più niente. Quindi, si potrebbe pensare alla nascita di una nuova classe sociale chiamata, la “classe inutile”.

Questa “classe”, che inizialmente sarà composta da persone che finora hanno svolto lavori meccanici e manuali, non potrà più competere con l’intelligenza artificiale e non potrà più essere utile a qualcosa.

A dire la verità, però, la “classe inutile” è già nata: queste persone hanno il nome di “NEET” (dall’inglese “Not in Education, Employment or Training”) e sono le persone tra i 15 ed i 24 anni che né studiano, né lavorano. Oggi ne fa parte il 21% della popolazione mondiale. Lo stesso pensiero di lavorare per essere utile, però, non è stato deciso da qualcuno in particolare, siamo stati noi a cadere in questa ideologia. Magari in futuro, potrà benissimo essere superata. Un esempio è quando noi pensavano che per vivere bisognasse cacciare. Questo è stato vero per il suo tempo ma, adesso, non può più essere così. Si potrebbe pensare, quindi, ad una riformulazione del “contratto sociale” attuale, talmente radicato nella nostra mentalità che il primo articolo della nostra costituzione è “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”.

A partire da oggi, fino a quando i lavori non esisteranno più, però, c’è di mezzo un’eternità di soli 30 anni. Durante questa fase, il lavoro ci sarà e si concentrerà su due fattori:

  • dovrà essere flessibile
  • richiederà un’adattabilità fisica.

Prima di tutto, però, un altro fattore da considerare è il costo dell’automazione. È già possibile acquistare un “maid robot” (robot domestica) che si chiama Aeolus ma il prezzo per quest’ultimo è di circa $20.000. Tanto vale quindi, avere una badante reale, e magari pagarla poco ed a nero.

Arrivando al punto, le abilità che si fondano sul fatto di essere flessibili e con grandi capacità di adattamento sono: creatività, intelligenza emotiva e comunicazione.

Creatività

Così come il periodo precedente era stato chiamato era dell’informazione, probabilmente, il prossimo periodo verrà chiamato era della creatività. Il termine creatività è di per sé difficile da definire, e se dovessimo trovare una definizione, potremmo dire che quest’ultima è l’abilità di creare oggetti o di fare azioni che sono originali ed utili.

Se ci pensi, la creatività esiste ovunque: nelle opere letterarie, nei componimenti musicali, nelle teorie scientifiche fino ad arrivare alle ricette di cucina ed alle battute dei comici. L’intelligenza artificiale potrebbe facilmente creare degli oggetti o fare delle azioni ma, per decidere se quell’oggetto o quell’azione sia utile o no, ci vuole sempre una controparte umana. Ma anche in questo campo, l’intelligenza artificiale sta facendo passi da gigante. Nel 2018, infatti, è stato venduto il primo dipinto generato dall’intelligenza artificiale per $432.500 e, per la prima volta, un dipinto fatto interamente dall’intelligenza artificiale ha vinto il “Lumen prize”.

Le cose non vanno neanche bene per il campo della musica: da più di due anni, l’intelligenza artificiale è in grado di creare dei brani come gli esseri umani e un anno fa alcuni “brani artificiali” sono stati addirittura scambiati per quelli di Bach. Ci sono poi innumerevoli siti dove è possibile trovare musica auto-generata, un esempio è Jukedeck che può creare musica da solo e, anche per quanto riguarda i libri siamo nella stessa situazione. Shelly Ai, un algoritmo scritto dai ricercatori del MIT è in grado di scrivere storie horror a livelli ammirabili. Ritornando al motivo per cui la creatività sarà importante in futuro, tendo a precisare che tutte queste azioni create da macchine non sono state fatte in giornata ma ci sono voluti molti anni per raggiungere questi obbiettivi.

Per i problemi di carattere quotidiano e lavorativo, dove non ci sono tanti dati da cui prendere spunto, difficilmente sarà presente un’applicazione che possa creare qualsiasi cosa e risolvere ogni problema. Della creatività fa anche parte il pensiero critico che, partendo da alcune asserzioni generali, permette di arrivare ad una soluzione ben precisa. Quest’ultimo non può essere automatizzato subito in quanto l’intelligenza artificiale è eccellente ad analizzare dati ma non a trovare un significato a questi.

Intelligenza emotiva

L’intelligenza emotiva è relativamente recente, il termine è apparso per la prima volta in uno scritto di Michael Beldoch, anche se, ha acquistato popolarità grazie al libro “Intelligenza Emotiva” scritto da Daniel Goleman. Essa è l’abilità di risolvere conflitti, ritardare gratificazioni, motivare, negoziare, persuadere e prendersi cura delle altre persone. Attualmente, i robot possono riprodurre alcuni aspetti delle emozioni umane ma non tutte e non completamente in “real time”.

Il motivo è perché ci sono innumerevoli modi per esprimere le stesse emozioni che cambiano in base alla lingua ed alla cultura. Attualmente, la migliore tecnologia per il riconoscimento di emozioni umane è Affectiva che, tra le tante innovazioni, ha sviluppato un software in grado di capire il battito cardiaco di una persona utilizzando soltanto la fotocamera. Per quanto riguarda la negoziazione, invece, leggendo alcuni libri come quello di Fisher, si può benissimo capire come questa sia un insieme di frasi e di modi di dire programmati. Questo, quindi, rende molto facile la negoziazione per i robot anche perché questi ultimi non mostrano i loro sentimenti così come fanno gli umani. Già da più di due anni, gli ingegneri di Facebook hanno creato dei chatbot talmente avanzati che, in una negoziazione, fingevano di interessarsi ad un oggetto per poi concederlo successivamente al fine di acquistare vantaggio nella negoziazione.

Passando all’ultimo punto riguardo la cura delle altre persone, secondo Forbes, l’utilizzo di robot sta permettendo di avere un aumento di produttività del 10–15% nei prossimi 2 anni. Si è anche visto, nell’articolo del “American Society of Mechanical Engineers”, che le persone allenate da un robot dopo un ictus non mostravano alcune differenze rispetto a chi era stato allenato da un essere umano. Nello stesso articolo, però viene mostrata la necessità di una collaborazione tra uomo e robot. Infatti, per quanto riguarda questo aspetto, l’articolo si è focalizzato sui risultati ma non sull’esperienza ricevuta. Il fattore empatico, infatti, è difficile da trovare in un robot. Quando una persona è in pericolo, o dopo gravi avvenimenti, la presenza di una persona umana può aiutare molto. Un esempio di vita personale è stato quando, a causa di una cattiva interpretazione del testo, pensavo di essermi dimenticato di aver fatto l’iscrizione al primo anno di università e, trovarmi ad aspettare 2 ore per parlare con un operatore attraverso una chat: mi ha fatto passare le 2 ore più brutte della mia vita. Figuriamoci come sarebbe stato se a rispondermi fosse stato un chatbot. La questione con l’intelligenza artificiale non riguarda una materia in sé ma un insieme di materie che possono essere assoggettate alle così chiamate soft skills. Queste, possono essere considerate molto importanti poiché, qualsiasi cambiamento ci possa essere nel mondo, tendono a migliorare te stesso.

Comunicazione

Ultima capacità importante per il futuro è la comunicazione. Questa riguarda attività non prevedibili, nel senso che non si potrà mai prevenire tutte le possibili modalità in cui un individuo possa reagire ad un’affermazione che si sta facendo ed i momenti in cui può iniziare una discussione sono inaspettati.

Anche in questo caso, però, ci sono dei “ma”. Il primo “ma” si chiama Project Debater, Robot che è quasi riuscito a battere il miglior speaker al mondo. Il primo faceva delle discussioni più complesse e supportate, l’ultimo faceva discussioni più emotive e coinvolgenti. Il secondo “ma” si chiama Xinhua che ha creato il primo robot, usando l’intelligenza artificiale, capace di leggere e presentare tutte le notizie del telegiornale. Il problema dei robot con la comunicazione non è tanto come questi espongano l’argomento ma è, piuttosto, come le persone possano reagire a quanto detto. È possibile che possano diffidare di ogni singola parola oppure è anche possibile, e magari più probabile, che prendano per oro colato ogni cosa detta. Il motivo per cui la comunicazione sarà importante in futuro risiede nel fatto che la fama (intesa come numero di follower) possa diventare la moneta del futuro. È possibile, infatti, che il sistema capitalistico, che prevede che le persone diventino sempre più ricche, un domani, possa prevedere che le persone abbiamo sempre più followers. È così che, tutte le persone famose hanno diversi profili sui social con diversi milioni di followers

In conclusione posso dire di aver trattato le 3 caratteristiche che, sebbene con qualche limitatezza, vengono considerate le 3 abilità del futuro. Capire il futuro è impossibile, nel Novecento si pensava che saremmo presto andati su Marte anche se alla fine non siamo più andati ma, in compenso, abbiamo inventato internet. Io personalmente penso, però, che la macchina debba aiutare l’uomo e non ostacolarlo, per questo bisognerebbe porre maggior attenzione al processo da oggi fino a quando ogni lavoro sarà automatizzato, al fine di evitare che ogni persona debba competere con la macchina, con stipendi sempre più bassi, o si debba trasferire nei territori più arretrati, che sono già superpopolati, dove l’automazione non è ancora arrivata.

Scritto da Guido Putignano, membro MENSA e associato VISIONARI.

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Fonti:
https://study.com/academy/lesson/the-second-industrial-revolution-timeline-inventions.html (data)

https://www.sentryo.net/the-4-industrial-revolutions/ (data)

https://www.oxfordmartin.ox.ac.uk/downloads/academic/The_Future_of_Employment.pdf (divinità)

https://yellrobot.com/robot-maid/

https://aeolusbot.com/

https://www.theverge.com/2018/1/9/16868856/aeolus-robot-beer-fridge-ces-2018

https://www.assindatcolf.it/wp-content/uploads/2018/05/RUBRICA-STATISTICHE-DOSSIER-ASSINDATCOLF-Sostenere-il-welfare-familiare-Rapporto-Censis.pdf (pag 22)

https://www.forbes.com/sites/bernardmarr/2019/04/29/the-10-vital-skills-you-will-need-for-the-future-of-work/#68eac3f93f5b (le diverse skills)

https://www.un.org/development/desa/dpad/publication/world-economic-situation-and-prospects-april-2019-briefing-no-125/ (NEET)

https://www.forbes.com/sites/williamfalcon/2018/10/25/what-happens-now-that-an-ai-generated-painting-sold-for-432500/#4f6127f0a41c

https://www.forbes.com/sites/williamfalcon/2018/10/25/what-happens-now-that-an-ai-generated-painting-sold-for-432500/#4f6127f0a41c (painting sold)

https://www.theguardian.com/technology/2019/mar/04/can-machines-be-more-creative-than-humans (lumen prize)

https://www.affectiva.com/

https://futurism.com/a-new-ai-is-writing-perverse-horror-fiction (algoritmo horror)

https://engineering.fb.com/ml-applications/deal-or-no-deal-training-ai-bots-to-negotiate/ (bots)

https://www.forbes.com/sites/reenitadas/2018/11/13/top-8-healthcare-predictions-for-2019/#558c0d82700e (produttività ospedali)

https://asmedigitalcollection.asme.org/appliedmechanicsreviews/article/70/1/010804/443697/A-Review-of-Intent-Detection-Arbitration-and (asme)

https://robotunion.eu/health-and-tech-a-robot-could-take-care-of-you-when-youre-old/ (care) Metti il foglio in word e cerca questo “improvements of motor function for stroke subjects trained by robots as compared to those receiving traditional human-mediated therapy”

https://www.theguardian.com/world/2018/nov/09/worlds-first-ai-news-anchor-unveiled-in-china (tg)

https://www.cnet.com/news/an-ibm-computer-debates-humans-and-wins-in-a-new-nuanced-competition/ (project debater)

https://www.forbes.com/sites/carminegallo/2019/02/12/heres-what-happened-when-ibms-advanced-ai-machine-challenged-an-international-debate-champion/#13cff5d43495 (Project debater)

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