Vita nei campi: prove tecniche di “instagram-serie”

Daniele Tempera
Visual Lab
Published in
3 min readJan 22, 2018

Fra i vari esperimenti editoriali che stiamo portando avanti, come Visual Lab, c’è lo studio dei format e dei possibili tagli editoriali che possiamo utilizzare per tradurre i nostri contenuti e crearne di nuovi, ad hoc, pensati esclusivamente per le storie Instagram. Si tratta di narrazioni per le quali non esistono ancora regole stabilite o manuali, ma che attirano sempre nuovi segmenti di pubblico — soprattutto giovanile — che le consuete forme di produzione editoriale faticano a intercettare. Non sono poche le grandi testate che hanno cominciato a sperimentare in tal senso; il nostro sforzo si inserisce in questo solco: studiare i format più adeguati alla distribuzione dei nostri contenuti, analizzare i feedback dei lettori, creare prodotti orientati alla fruizione “social first”.

Le storie

“Vite nei campi” è il titolo di una serie di storie raccolte e raccontate dal “Messagero Veneto”. Sono state scritte negli scorsi mesi da Giuseppe Ragogna, vice direttore del quotidiano, e pubblicate ogni settimana sull'edizione cartacea del giornale. Parlano di uomini e donne che hanno fatto una scelta: vivere di agricoltura, valorizzare il proprio territorio e i prodotti locali, dedicarsi alla vita e al lavoro all'aria, piuttosto che guadagnarsi da vivere all'interno di un ufficio o di una fabbrica. Ci hanno colpito due dimensioni: da un lato tutti i protagonisti di queste storie si inseriscono nel filone della valorizzazione delle loro terre, dall'altro, sanno inserirsi nel mercato - un mercato spesso globale- puntando su prodotti e consumi di nicchia e mescolando abilmente tradizioni e nuove tecniche di comunicazione e promozione.

Dal giornale a Instagram

Per tradurre le storie di “Vite nei campi” abbiamo usato un format semplice che potesse richiamare immediatamente la scelta di queste persone, riassunta nel claim iniziale: “Scegliere la vita e la libertà”. Segue la copertina, nella quale, con una foto e una frase, cerchiamo di anticipare quello che andremo a raccontare nelle tavole successive. Il format scelto è una composizione a mosaico, con le miniature che mostrano i vari aspetti della quotidianità dei protagonisti. I livelli si accendono pian piano, mentre la storia scorre sullo smartphone del lettore e si accompagna a una narrazione volta a chiarire il perché di una scelta considerata oggi contro-corrente. Il registro privilegiato è quello narrativo, l’obiettivo è quello di accompagnare il lettore all'interno di una storia che trova il suo compimento nella citazione finale: quasi una summa delle ragioni che hanno spinto i protagonisti a compiere determinate scelte. Lo sforzo è di tradurre una narrazione tradizionale di tipo sequenziale e narrativo, in una maggiormente basata sull'immediatezza e sull'impatto visivo, capace però di interessare i lettori e predisporli all'approfondimento a cui possono accedere cliccando sul link. Un esperimento che continueremo a declinare in altre forme nei prossimi mesi.

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