Cos’è la Blockchain Governance? Guida completa per Principianti

Claudio Menzani
vivido-it
Published in
13 min readMar 27, 2019

di Brian Curran

Le reti blockchain, in particolare le blockchain pubbliche, esistono come reti decentralizzate che devono mantenere la byzantine fault tolerance per conservare l’autenticità. Questo non solo è di per sé difficile, ma richiede nuove forme di governance distribuita per raggiungere la sostenibilità a lungo termine del network nel suo complesso, bilanciando intuizioni umane e governance algoritmica.

La governance delle blockchain è uno degli argomenti più affascinanti e complicati. Le blockchain in grado di adattarsi e il modo in cui si adattano saranno fondamentali per dare forma al futuro di questo settore.

dal sito di Blockonomi

L’attuale struttura di Governance

Blockchain a parte, vale la pena valutare come la governance all’interno delle principali istituzioni e su Internet, ad oggi contribuiscono a dare, in alcuni contesti, una governance decentralizzata.

La governance è stata storicamente e, probabilmente continuerà ad esserlo, un argomento polarizzante.

Per formarsi, i modelli governativi di autorità e potere in genere, richiedono decenni, se non secoli, e spesso crescono parallelamente ai cambiamenti culturali. L’ascesa di potenti aziende tecnologiche come Amazon, Google, Apple e Facebook è avvenuta così rapidamente che è difficile valutare un precedente per il loro predominio, soprattutto considerando che il loro dominio è su Internet, un mezzo di comunicazione completamente nuovo.

Di queste istituzioni, quali sono i principi condivisi di governo e come si applicano alle blockchain?

Possiamo suddividere la governance delle istituzioni attualmente esistenti in circa 4 categorie:

  1. Consenso
  2. Incentivi
  3. Informazione
  4. Struttura di governo

Quindi per queste istituzioni “tradizionali” la governance è più sfumata — in particolare tenendo conto di considerazioni sociali / economiche — mentre per le blockchain l’analisi della governance attraverso le categorie sopra descritte si applica in modo appropriato.

Il Consenso nella governance tradizionale assume tipicamente la forma di centralizzazione gerarchica. Gli Stati Uniti sono una democrazia rappresentativa composta da rappresentanti eletti che rappresentano interessi di più elettori. Aziende come Facebook e Twitter operano con gerarchie centralizzate e di conseguenza con strutture di potere dall’alto verso il basso. Ne consegue una considerazione importante e cioè che il consenso in questi modelli avviene attraverso un accordo attraverso gruppi di individui ben definiti, piuttosto che con il sistema della democrazia diretta. Sebbene il consenso tra il Congresso degli Stati Uniti sia spesso frustrante da raggiungere, è efficace nel mitigare i conflitti che altrimenti si presenterebbero senza una democrazia rappresentativa.

Gli Incentivi hanno un ruolo più sottile nella definizione delle policy di governance ed un ruolo più pronunciato in organizzazioni come le aziende tecnologiche. Gli incentivi nelle democrazie governative sono una rappresentazione della meccanica della teoria dei giochi, facilitando la cooperazione e la defezione tra i rappresentanti, con l’aspetto di cooperazione che emerge più spesso della defezione, altrimenti il ​​governo crollerebbe. A lungo termine la lentezza degli incentivi conflittuali nelle democrazie rappresentative è spesso necessaria , nonostante le sue carenze. Comparativamente, le istituzioni come le principali società tecnologiche sono principalmente guidate dal profitto. Non permettere che annunci pubblicitari e campagne di marketing fuorvianti ti convincano del contrario. Lo scandalo dei dati di Facebook è un esempio da manuale di come sia possibile approfittare dei propri utenti per tali scopi.

L’informazione è difficile da inserire in contesto, soprattutto considerando l’emergere di notizie false e la polarizzazione in continua crescita della politica americana. Nel contesto della democrazia rappresentativa, l’informazione è vitale per gli elettori per essere informati correttamente e cruciale per i loro rappresentanti in modo che possano comprendere adeguatamente le preoccupazioni dei loro elettori e rispondere ad essi in modo appropriato. La disinformazione è un problema legittimo oggi ed avere la certezza che le informazioni che navighiamo siano autentiche non è un compito facile in una Internet così vasta.

La Struttura di governo è opportunamente correlata al consenso e ha una componente distintiva che risulta essere più flessibile nelle blockchain rispetto alle istituzioni tradizionali. Le strutture governative sono esplicitamente definite e estremamente difficili da cambiare. Inoltre, le strutture aziendali basate su gerarchie top-down si sono dimostrate macchine di generazione di profitto efficaci, quindi cambiare la dinamica non è realmente necessario.

È qui che la governance diventa interessante. Che cosa succede quando le strutture di governance si possono adattare in modo più fluido sulla base delle componenti sopra descritte, applicandole alle blockchain che si basano su reti trasparenti e decentralizzate?

Blockchain Governance

E’ importante sottolineare che le blockchain sono una nuova tecnologia, tutt’altro che stabile e con nessun meccanismo di governance reale e provatamente sostenibile, al di fuori di Bitcoin, che ha solo dieci anni di anni di vita.

I modelli di governance nella blockchain può essere ampiamente suddivisa in 2 categorie principali:

  • Governance off-chain
  • Governance on-chain

Governance off-chain

La governance off-chain assomiglia più da vicino alle tradizionali strutture di governo. Le criptovalute affermate come Bitcoin ed Ethereum utilizzano questo modello di governance attraverso un equilibrio (semi-bilanciato?) di potere tra gli sviluppatori principali (core devs), i miners, gli utenti e le entità aziendali come parte della comunità. La sostenibilità di Bitcoin finora può in gran parte essere attribuita al riconoscimento della necessità di una lenta evoluzione che consiste nel migliorare gradualmente l’implementazione. Ciò è reso possibile principalmente dal suo sistema di proposta delle nuove implementazioni denominato BIP (Bitcoin Improvement Proposals), dal suo approccio conservatore al cambiamento da parte degli sviluppatori core e dal contributo a soluzioni come Lightning Network da parte di più parti per facilitarne l’adozione e l’ingresso a bordo di utenti non-tecnici.

dal sito di Blockonomi

Tuttavia, la governance off-chain è relativamente centralizzata ed esclude molti utenti non-tecnici o appartenenti all’ambito finanziario per prendere le adeguate decisioni a livello network.

Per molti, questo può sembrare necessario in quanto le democrazie dirette di per sè presentano alcuni chiari pericoli legati alla loro sostenibilità.

Nonostante la centralizzazione, agli utenti blockchain viene garantita flessibilità non altrimenti presente con i modelli di governance tradizionali. Gli hard fork consentono agli utenti non soddisfatti della governance di un network, di creare il proprio sistema forkando il protocollo open source originale. I costi per farlo sono drasticamente ridotti rispetto alla divisione di un governo o di una struttura aziendale

Gli hard fork possono sembrare grandi soluzioni per la libertà di scelta nella governance: tuttavia, aumentano la superficie di attacco sociale delle blockchain e dovrebbero essere minimizzati per contrastare questo rischio, qualcosa che BTC conosce molto bene.

Il consenso nei sistemi off-chain è tipicamente raggiunto dalle figure (persone e/o organizzazioni) leader della community. Ad esempio, il consenso off-chain di Bitcoin (non il consenso sulle transazioni) è raggiunto dai grandi miner come Bitmain, core devs ed aziende, che interagiscono tra loro e arrivano a un accordo.

Continuando ad usare bitcoin come esempio, la natura degli interessi da parte delle entità che partecipano alla governance off-chain sono diversi tra loro e possono causare problemi.

SegWit2X, fornisce un eccellente esempio di questa situazione.
I miners vogliono le fees derivanti dalle transazioni, gli sviluppatori vogliono un’implementazione controllata del cambiamento e un aumento del successo del network, e le aziende vogliono ciò che è meglio per il loro profitto. Sebbene gli incentivi disallineati hanno portato all’hard fork che ha generato Bitcoin Cash, questo non ha finora presentato un problema significativo per Bitcoin.

Il modo con il quale le informazioni circolano su Bitcoin, ed altre blockchain pubbliche, hanno caratteristiche di unicità. La trasparenza intrinseca e la natura trustless e decentralizzata di Bitcoin offrono un approccio che non è disponibile per i governi o le grandi aziende. Questa trasparenza è profondamente utile, ma può anche polarizzare interessi verso alcune parti che compongono il network piuttosto che su altre.

L’informazione non è perfetta nelle blockchain, ma è molto meglio dei tradizionali modelli di governance ed è in grado di ridefinire la dispersione delle informazioni tipica di Internet.

La struttura di governance off-chain non è centralizzata come le grandi istituzioni come i giganti dei media o della tecnologia, ma conserva ancora un notevole grado di centralizzazione. Tuttavia, il sistema di proposta delle nuove implementazioni BIP di Bitcoin e la capacità di sviluppatori tecnicamente capaci di apportare contributi significativi al suo sviluppo, lo differenziano dalle strutture gerarchiche delle istituzioni legacy.

L’evoluzione dei sistemi di governance off-chain ha dimostrato di aver bisogno di tempo ed è generalmente il risultato di molte azioni individuali che contribuiscono a una tendenza più ampia che è praticamente impossibile analizzare da una prospettiva macro. Le soluzioni off-chain per la governance dovrebbero continuare ad adattarsi allo spazio blockchain e possono portare con sé alcune nuove forme di governance.

Governance on-chain

La governance on-chain è la più recente iterazione della governance in blockchain e porta con sé alcuni concetti affascinanti e polarizzanti.
Finora, molte delle implementazioni di governance on-chain sono state appena lanciate o ancora non lo sono.

Le soluzioni di governance on-chain per blockchain implementano principalmente una qualche forma di democrazia diretta attraverso meccanismi di voto on-chain ottimizzati per quello specifico network.
Uno dei principali motivi di avvio della governance on-chain è il precedente storico per la governance in generale. I modelli di governance richiedono chiaramente molto tempo per svilupparsi. Considerando in particolare che gestire la governance gerarchica è di per sé una sfida, estrapolare la governance per gestire una nuova tecnologia basata su utenti decentralizzati presenta un altro problema.

EOS è un esempio eccellente di quanto sia difficile implementare un protocollo di governance e aspettarsi che funzioni fino da subito. Con la velocità attuale e l’accesso alle informazioni oggi, lo sviluppo e la solidificazione della governance on-chain possono essere accelerati, ma ci vorrà ancora molto tempo prima che modelli efficaci di governance on-chain dimostrino la loro validità a lungo termine, se mai lo faranno.

Il consenso nei modelli di governance on-chain viene ottenuto generalmente attraverso il voto diretto attraverso il protocollo. Questo tipo di consenso rappresenta più di una democrazia diretta con alcune lievi ottimizzazioni per ogni blockchain. Questa è una forma completamente nuova di consenso per la governance, quindi non esiste un caso d’uso reale disponibile con un tempo sufficiente per valutare se ha avuto o può avere successo.

I risultati delle votazioni sono disciplinati in modo algoritmico e la loro esecuzione automatica è integrata direttamente nel protocollo.

Gli incentivi nei modelli di governance on-chain variano in modo importante dalla tipologia off-chain, in quanto si tratta di trasferire il potere dai miners e dagli sviluppatori agli utenti. Mentre questo può sembrare più giusto, rimangono dei dubbi sulla sua efficacia nel guidare adeguatamente lo sviluppo della piattaforma nella giusta direzione. La conflittualità sugli incentivi sorgono naturalmente tra gli utenti e molti di loro non hanno le conoscenze tecniche o valore da mettere in staking per rappresentare in modo puntuale i migliori interessi della piattaforma.

Le informazioni nei sistemi di governance on-chain sono simili alle informazioni dei sistemi di governance off-chain in quanto la trasparenza della blockchain non viene rimossa. Tuttavia, si differenziano dal punto di vista del voto e le BIP avvengono in modo trasparente per tutti. Sebbene ciò sia migliorato con le BIP di Bitcoin, i dubbi sulla centralizzazione di Ethereum nella governance off-chain (si veda la recente decisione di ridurre la ricompensa per il blocco) sottolineano quanto manca ancora un certo grado di trasparenza da parte di molte blockchain pubbliche con governance off-chain. Con la governance on-chain, le informazioni relative alla riduzione del premio per il blocco, verrebbero proposte e votate dalle parti interessate o da un meccanismo ibrido on-chain / off-chain con piena trasparenza.

La Struttura di governo dei sistemi on-chain differisce dalle istituzioni tradizionali nel suo approccio di democrazia diretta, sistema che non viene utilizzato dalle istituzioni o dai governi odierni. La struttura di governo on-chain si differenzia dalla governance off-chain, proprio perché sposta la governance sulla catena piuttosto che attraverso i canali off-chain. Il consenso è raggiunto attraverso un sistema di voto decentralizzato, che consente alla piattaforma di adattarsi e diventare molto più flessibile rispetto alla maggior parte dei modelli tradizionali di governance. La governance decentrata ha storicamente funzionato bene solo in piccoli gruppi come le community. Il passaggio dalla governance ad un network grande e decentralizzato con utenze pseudonome e, a volte, completamente anonime, presenta sfide importanti.

Tenendo conto di ciò, è più facile capire i modelli di governance on-chain osservando alcune piattaforme che implementano protocolli di governance on-chain.

DFINITY

DFINITY è conosciuto come “Internet Computer” ed è effettivamente un computer cloud decentralizzato. Il suo consenso basato su Threshold Relay è intrigante, quindi concentriamoci sulla sua governance.

DFINITY utilizza un “Blockchain Nervous System” (BNS) che è un meccanismo di governo algoritmico per proteggere gli utenti dagli attacchi e ottimizzare dinamicamente la governance e la sicurezza on-chain. Fondamentalmente basato su problemi associati con l’hacking (come il DAO) dove gli hacker possono prelevare fondi in modo fraudolento, DFINITY consente la riscrittura della catena se la parte colpita ottiene il supporto dal numero richiesto di peer per invertire la transazione.

Questo è interessante per diverse ragioni. Primo, la catena riscritta con il voto a maggioranza rimuove efficacemente l’immutabilità della blockchain. Mentre l’attacco DAO ha prodotto Ethereum Classic basato su “Code is law”, il modello di DFINITY è leggermente diverso in quanto per la riscrittura della blockchain (in questo contesto, ora Ethereum), la decisione viene presa on-chain piuttosto che off-chain. Questo è ottimo per mitigare gli hack legittimi agli occhi di molti, ma nel complesso presenta alcune serie preoccupazioni riguardo al potere della maggioranza in DFINITY. Per esempio, se la rete si polarizza con 2 opinioni divergenti (una tendenza tipica degli umani), e una parte ha una maggioranza del 55% mentre l’altra parte ha il 45%, qual è l’estensione del potere che alla fine del 55% avrà sull’altro 45 percento?

Il meccanismo di riscrittura on-chain di DFINITY attraverso il voto con quorum è interessante, ma è empiricamente una forma di democrazia diretta conosciuta come “mob rule” con una sostenibilità allo stato attuale ancora da dimostrare. Tuttavia, la partecipazione al voto è solitamente scarsa, il che modifica le implicazioni della regola della maggioranza nel lungo periodo. Ancora una volta, DFINITY non è ancora stato lanciato, quindi è impossibile analizzare come questo sistema si comporterà.

Tezos

Tezos è il “ledger auto-modificante” che formalizza la governance on-chain. Simile a DFINITY, l’approccio di Tezos consente agli utenti partecipanti di utilizzare il modello basato su Proof of Stake per votare su tutto, comprese le riscritture di catena. Questo presenta problemi simili a quelli di DFINITY ma senza un algoritmo e “neuroni” specializzati che prendono le decisioni come nel BNS.

Tezos utilizza un modello proof of stake, quindi il voto viene ponderato in base allo user stakes. Molti utenti medi non dispongono di risorse finanziarie sufficienti per avere un impatto sostanziale sulle decisioni mediante il voto basato sullo stakes, quindi questo modello tende verso la centralizzazione e conferma i problemi simili associati al dilemma della maggioranza della democrazia diretta.

Decred

Decred implementa un modello di governance on-chain più complesso, basato sulla distribuzione del potere tra stakeholder e miner. Decred ha un consenso che è un ibrido fra Proof of Work e Proof of Stake. È importante sottolineare che utilizza un modello di autofinanziamento del network simile a Dash, che gli permette di finanziare il suo sviluppo.

La community di Decred decentralizza questi fondi come una DAO e può presentare proposte di miglioramento e votare sul finanziamento degli sviluppi specifici, attraverso una procedura chiamata ticket voting. Gli utenti possono bloccare i fondi e partecipare a 3 meccanismi di governance con i “ticket attivi” ricevuti, tra cui 2 off-chain e 1 on-chain. Tramite la selezione casuale dei ticket, gli utenti possono votare l’ordine del giorno presente on-chain sulle regole di consenso, votare per approvare il lavoro del miner di PoW e votare la proposta di Politeia.

Il voto di Politeia non viene verificato direttamente on-chain, ma si intreccia nella blockchain in modi specifici e riguarda i voti sul cambiamento della Decred Constitution. Simile a Tezos e DFINITY, la capacità di Decred di “modificare” la blockchain solleva preoccupazioni sull’immutabilità e sul potere della maggioranza degli elettori che partecipano al protocollo. Tuttavia, il suo modello ibrido può rivelarsi efficace nel bilanciare il potere del voto diretto on-chain che come abbiamo visto può causare problemi.

Una chiara distinzione sulle preoccupazioni riguardo al potere della maggioranza nel modificare la blockchain è duplice. Innanzitutto, modificare le blockchain rimuove la loro immutabilità, una delle componente connaturate più importanti . In secondo luogo, la capacità di modificare la blockchain è in contrasto con l’implementazione lenta, conservativa e graduale dei miglioramenti che è l’approccio adottato da Bitcoin. Sebbene il modello di Bitcoin possa avere margini di miglioramento, è finora il miglior esempio di governance sostenibile nella sfera delle criptovalute. La modifica dei protocolli può rivelarsi efficace, ma la tempificazione del loro verificarsi è probabilmente una forte protezione contro le loro conseguenze negative, come il distanziarsi nel tempo dai principi originali.

Il Futuro della Goverance On-Chain

La governance on-chain ha alcune implicazioni decisive ed è diventata un argomento altamente polarizzante nel mondo delle criptovalute. Fred Ehrsam ha scritto un approfondito post su Medium sui meccanismi di governance on-chain e sul loro potenziale futuro. Al contrario, Vlad Zamfir ha risposto al post di Ehrsam con alcune delle sue serie preoccupazioni riguardo al governo on-chain in futuro.

Entrambe le posizioni indicano la complessità associata alla governance della blockchain e quante diverse iterazioni di governance decentralizzata potremmo eventualmente vedere. Haseeb Qureshi fornisce anche un’eccellente analisi della governance in blockchain e spiega esattamente perché non dovrebbero adottare modelli tradizionali di democrazia come strutture di governance. Inoltre, anche Vitalik Buterin ha detto la sua sulla governance della blockchain.

I sistemi decentralizzati sono abbastanza difficili da gestire nel breve periodo per funzionare al meglio. La sostenibilità a lungo termine attraverso la sperimentazione di modelli di governance bootstrapped aggiunge un livello di complessità che oscura qualsiasi proiezione realistica di come potrebbe essere la governance futura per blockchain.

Se alla fine prevarrà o meno la catena on-chain, off-chain o una combinazione di entrambi i modelli di governance, ci vorranno probabilmente anni per capirlo. A quel tempo, ci saranno sicuramente delle rivelazioni rivoluzionarie sulla tecnologia e strutture di governance in evoluzione per adattarsi al nuovo paradigma di una Internet decentralizzata.

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