Festival Internazionale delle Statue di Ghiaccio di Harbin, Cina. (Foto: globetrekimages)

Wanderlost #5

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Wanderlost Newsletter — Italiano
6 min readFeb 7, 2016

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Nella newsletter di Wanderlost di questa settimana: nomadi del mare, nomadi su ruote e nomadi digitali, ma anche antiche fotografie ritrovate, proibizionismo, l’inverno in Cina e tante altre cose.

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NOMADI

Quando parliamo di nomadi, ci vengono in mente i popoli che percorrono le steppe dell’Asia centrale, o le tribù Tuareg che da secoli vivono tra le dune del Sahara. Pochi però sanno che esiste anche un’altra tipologia di popoli nomadi: i nomadi del mare. In questa straordinaria raccolta, il fotografo Mark Lehn ci racconta la vita, i volti e le usanze dell’antica tribù nomade degli Bajau Laut. Questo popolo vive su piccole barche di legno, che usa per spostarsi tra le isole della regione di Sabah, in Malesia.

Dopo 20 anni come fotogiornalista, Walter Astrada è stato colto da un desiderio improvviso: viaggiare in motocicletta per il mondo e fare foto alla vita intorno a lui. Astrada tuttavia non aveva i soldi per farlo, non aveva una motocicletta, e soprattutto non avrebbe saputo guidarne una. Eppure oggi Astrada si trova in Myanmar, dopo aver lasciato Barcellona otto mesi fa a cavallo di una moto carica di vestiti e attrezzatura fotografica. Qui la storia del suo viaggio e il suo blog, per seguirlo giorno per giorno.

“If you think too much, in the end you’ll never do it. I wanted to go around the world, and I thought I could do it by motorcycle.”

CONSIGLI — E se anche voi volete darvi alla vita nomade, il servizio telefonico svedese Rebtel ha il servizio che fa per voi: chiamate illimitate tra i suoi utenti, anche internazionali, senza consumo di internet e gratis per tutto il 2016 (1$ al mese dal 2017).

VIAGGI NEL PASSATO

State attraversando gli Stati Uniti, da costa a costa, lungo la Route 50. Dopo alcuni giorni siete a metà del viaggio, in pieno Midwest, e vi fermate per una birra ricostituente. L’uomo al bancone del locale vi dice che no, lui non ha birra, e che non la troverete da nessuna, parte perchè la vendita di alcol è illegale. Non vi preoccupate, non siete tornati indietro ai tempi del proibizionismo. Siete in Kansas. Infatti, quando nel 1933 il proibizionismo venne abolito a livello nazionale, alcuni territori decisero di mantenerlo: municipi, contee e stati hanno legislazioni contrastanti, che fanno degli Stati Uniti un campo minato per il bevitore d’alcol. Tenete a mente comunque che Kansas, Tennessee e Mississippi sono proibizionisti di default, salvo diversa decisione delle contee e municipalità (se tenete alla vostra bevuta quotidiana, evitateli). Per facilitarvi il lavoro, ecco qui una mappa.

BLU: bevete quanto volete (ma poi non guidate). ROSSO: l’alcol è proibito (vendita, consumo o anche possesso, dipende). GIALLO: alcuni limiti e controlli in alcune municipalità.

A cavallo tra il XIX e il XX secolo l’Epoca eroica dell’esplorazione antartica richiamò l’attenzione del mondo sul misterioso e affascinante continente ghiacciato. Decine di uomini si avventurarono in Antartide, cercando di svelarne i misteri e di conquistare la gloria per la propria nazione, e solo l’’inizio della Prima Guerra Mondiale pose fine a quest’epoca di esplorazioni tragiche e romantiche.
Dopo più di un secolo, alcuni dei capanni costruiti per offrire agli uomini un riparo temporaneo sono ancora lì. Uno di questi è il capanno della spedizione del 1914 di Sir Ernest Shackleton (grazie a Google Street View, ci si può camminare dentro), nel quale sono stati ritrovati, congelati all’interno di una piccola scatola, dei negativi raffiguranti alcuni degli uomini che per primi tentarono di dominare l’unico continente rimasto inesplorato.

Le fotografie sono state scattate dal fotografo Herbert Ponting

Nella maggior parte dei casi però, le pellicole mai sviluppate si trovano in luoghi molto meno esotici dell’Antartide. Dall’armadio di Bud Glick sono da poco usciti alcuni rullini scattati negli anni ’80 e raffiguranti uno dei quartieri più fotografati di una delle città di visitate al mondo: la Chinatown di New York, immortalata durante anni di forte crescita e profonda trasformazione culturale e demografica.

Se vi piacciono questi viaggi sia nello spazio che nel tempo, la New York Public Library ha appena aperto le porte del vostro Paradiso personale: quasi 200'000 scansioni di fotografie, illustrazioni, cartoline e poster (e chissà cos’altro) sono state rilasciate in pubblico dominio, liberamente consultabili, scaricabili ed utilizzabili. Il catalogo è immenso, ed i mezzi di consultazione, per quanto numerosi e vari (dalla semplice ricerca alla visualizzazione in mosaico per anno, genere o colore), servono a ben poco. Per questo vi consigliamo di non andare alla ricerca di cose specifiche, ma di lasciarvi guidare dall’istinto e viaggiare, perdendovi, in questo infinito mondo di immagini.

E’ INVERNO ANCHE IN CINA

La Cina del sud sta attraversando uno degli inverni più freddi degli ultimi decenni, tanto che a Guangzhou (Canton) è da poco caduta la prima neve dopo quasi 70 anni. L’evento ha colto impreparate le infrastrutture della zona, e i disservizi hanno provocato, davanti alla stazione ferroviaria, una fila di quasi 100'000 persone in attesa di prendere il treno.

Intanto, a migliaia di chilometri di distanza nel nord della Cina, nella città di Harbin si è appena conclusa l’edizione di quest’anno del Festival Internazionale delle Statue di Ghiaccio, altrimenti detto Fiera del Cattivo Gusto Sotto Zero: monumenti e stili architettonici di tutto il mondo vengono riprodotti nel ghiaccio e illuminati da fasci di luce dei colori più improbabili. E’ nella nostra to go list.

Fodo ti: Geoff Wilkinson, China Travel, m.jeter e Global Eyes

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