Aiutateci a schedarvi.

Quando i Democratici sono poco democratici.

In un post del 17 agosto, h.15.38, Matteo Renzi lancia un’iniziativa PD volta al mondo della comunicazione social: #RipuliamoFacebook.

L’appello invita a segnalare i post Facebook “ingiuriosi e diffamatori, di minacce, razzismo, odio, che abbiano almeno 1000 interazioni”. Non a Facebook, però. Ed è questo il punto.

Un comodo form per poter denunciare i vostri amici, parenti e tutti gli utenti Facebook che riterrete…

Non inserito nel post stesso, quasi defilato nello spazio sottostante dedicato ai commenti, scoprirete link a risorsa esterna. Un doc Google vi fornirà un comodo form per poter denunciare i vostri amici, parenti e tutti gli utenti Facebook che voi riterrete autori di post “razzisti”, “minatori”, “fautori di odio”. Attenendovi all’unico criterio metrico dei 1000 punti di interazione.

…Il vostro nome e le vostre foto, associate al vostro account Google saranno registrati quando caricherete i file e invierete il modulo per la delazione.

Nel marketing la pratica è nota come collecting data in co-creation. La creazione di una banca dati di utenti, in questo caso, da parte di un singolo Partito. Tutti possono segnalare tutti. Sarà l’utente registrato a decidere cosa possa essere degno di segnalazione. Una volta dentro, potrete caricare foto, link e materiale dell’utente denunciato. Per farlo, sia chiaro, dovete registrarvi tramite mail. Anche il vostro nome e le vostre foto, associate al vostro account Google saranno registrati, quando caricherete i file e invierete il modulo per la delazione. Così recita l’unica nota che faccia riferimento all’uso dei dati. Non ci sono, del resto, altri riferimenti alla normativa sulla privacy, all’uso, alla conservazione dei dati raccolti.

Non ci sono riferimenti alla normativa sulla privacy, all’uso, né alla conservazione dei dati raccolti.

Una volta dentro, in compenso, vi accoglierà la presentazione firmata da Matteo Orfini. Vi spiegherà come il Partito agirà in ogni modo e con ogni mezzo, segnalando agli organi competenti e alla polizia.

Facebook dispone già di strumenti interni alla piattaforma, adibiti alla segnalazione di linguaggi oggettivamente violenti e all’analisi delle immagini. Esistono norme giuridiche che permettono a singoli cittadini di tutelarsi, in caso di supposti reati di diffamazione. Forse non è a questi reali reati che l’appello si rivolge. Ma allora, a quali, a cosa? La natura del linguaggio ci viene in aiuto. La natura del linguaggio è rivelatrice di intenzioni e, quando ammantata di più o meno incosapevoli tecniche allumistiche, disvela i modi delle personalità.

La natura del linguaggio è rivelatrice di intenzioni e, quando ammantata di incosapevoli tecniche allumistiche, disvela i modi delle personalità.

Leggete e rileggete l’appello. Il linguaggio è semplice, infantile, guerresco, giocato sul: noi-loro.

Loro ci infangano, loro ci insultano, loro diffondono notizie false su di noi. Non ci sono riferimenti a fatti o a eventi precisi. Il loro è riferito ai leader di partito opposto. L’appello è al voi. Loro, i leader a noi opposti, ci attaccano: dunque ora voi attaccate non solo loro, ma ogni singolo post e contenuto di ogni singolo utente e account che riprenda le loro notizie o che le diffonda.

Il linguaggio visibile e il messaggio sotteso, estendono il rapporto dicotomico noi-loro a voi-loro.

Il linguaggio visibile e il messaggio sotteso, estendono il rapporto dicotomico noi-loro a voi-loro. Come noi ci opponiamo a loro, partiti e singoli politici, voi, comuni cittadini, vi dovete opporre e “combattere” quei loro, che nel vostro caso diventano altri comuni cittadini. Perché loro disseminano odio. Noi, Partito organizzato, dotati di risorse economiche e team di avvocati, potremo così andare contro un singolo cittadino che abbia postato una foto, se il suo post ha avuto 1000 tra like e interazioni. Perché loro minacciano.

Loro.

Alla fine, un gentile messaggio vi ringrazierà per l’avvenuta delazione.

LINK E ALLEGATI

Il link al post originale del lancio campagna:

Link allo strumento di raccolta dati e schedatura:

Foto del messaggio dopo la registrazione: