Perdere tempo per impiegare tempo

Francesca Postiglione
weBeetle
Published in
4 min readJun 3, 2022

Habeetat Innovation Hub di weBeetle

“Affila la lama.”

La conosci la storiella del boscaiolo? Che risponde “non ho tempo” al consiglio datogli da un passante che gli suggeriva di fermarsi per affilare la lama dell’ascia e impiegare così meno tempo per tagliare un albero?

No, non la conoscevo.

E così Davide, il mio collega designer, mi manda un articolo e capisco che “affila la lama” è la settima regola formulata da Stephen Covey in “The 7 Habits of Highly Effective People”.

Non ho mai indirizzato pensieri positivi verso chi racconta la ricetta “per riuscire nelle cose che ti proponi di fare”, per vincere sfide, l’approccio del “segui questi passi -che poi rappresentano il percorso già tracciato da un’altra persona- e sicuramente riuscirai”. Quindi non ho approfondito (lo farò in futuro. Forse).

Ma quell’espressione non mi ha lasciata in pace perchè contiene una grande verità: prendersi il tempo non equivale a perdere tempo. Soprattutto quando si parla di formazione.

La formazione è un tema che in azienda ci sta tanto a cuore, soprattutto perché rappresenta una potenziale forza per arricchire un territorio, il nostro, che è ancora terra da abbandonare.

Da questa consapevolezza nasce l’Habeetat Innovation Hub di weBeetle.

Habeetat è un contenitore di progetti formativi dedicati ai temi dell’innovazione, dello sviluppo software, del design, della comunicazione che si pone il grande obiettivo di accompagnare nella crescita personale e professionale le persone, in modo da supportare l’inserimento lavorativo in contesti professionali che richiedono profili sempre più specializzati.

Uno spazio dinamico in cui le nuove competenze vengono trasferite e potenziate attraverso metodologie partecipative e sperimentali, in cui le nozioni teoriche sono apprese attraverso l’esperienza e i processi simulativi.

Un’officina dedicata allo sviluppo dei nuovi mestieri, analogo a quello che sono state le botteghe rinascimentali, in cui i talenti venivano nutriti attraverso nuove tecniche e sperimentazioni artistiche.

Uno spazio fisico condiviso, l’humus di un movimento che può dar vita e forma a comunità creative e innovative.

Consideriamo questa azione formativa come la creazione di un insieme di condizioni favorevoli per lo sviluppo della persona, un contesto che permette l’avvio del ciclo della crescita e della conoscenza.

I percorsi formativi di Habeetat sono principalmente dedicati alle tematiche che ruotano attorno all’ecosistema weBeetle: sviluppo software, digital transformation, design, business strategy, comunicazione.

Le azioni formative dei percorsi trattegiati, valorizzano la dimensione corale dell’apprendimento attraverso il ricorso a metodologie didattiche progettate ad hoc.

Percorsi dedicati a ragazze e ragazzi (17+) fortemente caratterizzati dall’approccio pratico per il trasferimento dei contenuti. Programmi che si sviluppano attraverso il ricorso a metodologie formative innovative che prevedono compiti di realtà e apprendimento cooperativo con l’obiettivo di consentire agli/alle utenti di mettere in pratica nell’immediato quello che stanno apprendendo.

Percorsi formativi che si basano sulla didattica esperienziale: uno strumento che consente l’avvio di un processo attivo che parte dall’azione, dalla sperimentazione concreta di situazioni e dall’esperienza diretta dei concetti. Secondo questo approccio, l’apprendimento è un processo in cui la conoscenza viene creata attraverso la trasformazione dell’esperienza e si compone di quattro fasi:

  1. Esperienze concrete, in cui l’apprendimento avviene attraverso le percezioni e quindi come interpretazione personale di esperienze;
  2. Osservazione riflessiva, in cui l’apprendimento deriva invece dalla comprensione dei significati tramite l’osservazione e l’ascolto;
  3. Concettualizzazione astratta, nella quale l’apprendimento deriva dall’analisi e dall’organizzazione logica dei flussi di informazioni;
  4. Sperimentazione attiva, in cui l’apprendimento è il risultato di azione, sperimentazione e verifica di funzionamento ai fini dell’evoluzione o di possibili cambiamenti.

Abbiamo scelto l’apprendimento esperienziale perchè mette in atto il processo ideale di apprendimento, invita le persone a comprendere sé stesse e consente di assumersi la responsabilità del proprio apprendimento e del proprio sviluppo. Secondo questo approccio il modo in cui una persona apprende riflette il modo in cui approccia alla vita in generale. Riflette anche il modo in cui risolve i problemi, prende decisioni e affronta le sfide.

Per la natura dello strumento metodologico su cui si basano, questi percorsi si svolgono totalmente in presenza e si articolano in 3 fasi, non necessariamente sequenziali, quali:

  • Formazione
  • Simulazione
  • Partecipazione (fornire l’esperienza di lavoro in azienda, immergersi nel lavoro in team come parte fondamentale del percorso)

Con la Summer School del 2022 abbiamo compiuto il primo passo di questo progetto, scommettendo sul territorio e sul contributo che potevamo dare: costruire uno spazio di crescita in cui si concretizzi un apprendimento dinamico e collaborativo, fatto di persone curiose che condividano rischi e responsabilità. Che perdano tempo per impiegare tempo e che sappiano insieme affilare la lama. La prossima edizione è in fase di preparazione. Ve ne parleremo nei prossimi mesi!

In bocca a lupo a noi e lunga vita ad Habeetat!

Questo articolo è stato scritto ascoltando Rock Pools di Saint Saviour:

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Francesca Postiglione
weBeetle

Facilitator & Corporate Trainer @weBeetle, psycholinguist, unaware nerd, picture book lover, mamma di Anita e Alma.