Quello che mi ha insegnato insegnare.

Tutto quello che ho imparato come docente nella prima edizione della Summer School dell’Habeetat Innovation Hub di weBeetle

Mi è sempre piaciuto insegnare. Ho sempre pensato che sia un compito impegnativo e che ti costringe a riformulare tutte le conoscenze che hai acquisito in modo da poter donare a qualcuno tutta la tua esperienza, le tue conoscenze, la terminologia che hai accumulato nella tua vita..

Ti costringe a prendere concetti amorfi che fluttuano nel tuo cervello e cristallizzarli in concetti solidi che puoi descrivere in modo semplice. Ti costringe a riconoscere le tue lacune nella conoscenza perché inizierai a mettere in discussione cose che sai che gli altri metteranno in discussione.

Non hai veramente capito qualcosa fino a quando non sei in grado di spiegarlo a tua nonna, diceva Albert Einstein.

Per poter padroneggiare un concetto, secondo me, devi saperlo trasferire a qualcun altro in modo semplice e conciso.

L’insegnamento è l’arte più nobile del mondo. Il solo pensiero di trasmettere con amore e dedizione le proprie conoscenze ad un altro individuo mi rende felice. Anche se non è facile. Anzi, non è per niente facile.

Ci sono così tante cose da imparare. Gli studenti sono una fonte di ispirazione continua. Portano nuove informazioni, nuove prospettive e nuovi punti di vista. Se credi di sapere tutto, l’insegnamento dimostra che ti sbagli.

Questa estate, grazie al progetto della Summer School organizzato nell’Habeetat Innvoation Hub di weBeetle, l’azienda per cui lavoro da anni, ho avuto l’opportunità di seguire una classe di otto ragazzi a cui ho insegnato, o almeno spero, i principi alla base della programmazione con JavaScript.

Questo articolo rappresenta il tentativo di condensare tutte le mie considerazioni su questa avventura, in ordine cronologico.

Lezione #0 — Le emozioni

Credo, e spero, che tutti gli insegnanti abbiano avuto paura la prima volta che hanno insegnato! Inizi a farti domande del tipo — “Sarò in grado di trasmettere i concetti in modo chiaro?”, “Piacerò ai miei studenti? Ma soprattutto, piaceranno loro a me?”, “Riuscirò a coinvolgerli?”.

La parte interessante è che nonostante le varie emozioni, come la paura o l’ansia, da una parte ti stanchino, dall’altra ti aiutano a restare concentrato e lucido. Alla fine della lezione sarai stremato, ma saprai in cuor tuo di aver dato il massimo per quei ragazzi. Dal mio punto di vista, imparare a gestire le emozioni è una delle cose più difficili per un insegnante. Ed è la prima cosa che ho imparato durante questa esperienza.

Devo essere sincero, fin a quando non mi sono presentato ai ragazzi avevo una paura tremenda 😱.

Rompere il ghiaccio mi ha tranquillizzato e non poco.

Lezione #1 — La comunicazione

Secondo me, un buon insegnante deve essere un bravo comunicatore. Per fornire nuovi concetti ai ragazzi, devi interagire nel modo giusto.

Siamo tutti preoccupati quando si tratta di parlare in pubblico e ognuno di noi ha sperimentato un qualche tipo di ansia sociale.

L’insegnamento ti aiuta a diventare una persona comunicativa. Rivela qualità intrinseche che risiedono in te e che prima non conoscevi. Insegnare significa rapportarsi alle persone e rapportarsi alle persone significa lasciar andare le inibizioni.

Lezione #2 — La passione

Generalmente quando una persona conosce le proprie passioni, vive serenamente la propria vita. Si è già a conoscenza di quali siano i propri obiettivi e soprattutto sai quali sono obiettivi che si desidera raggiungere. Capita molto spesso che le persone non riescano a capire presto quali passioni le muovano. Le passioni arrivano con le esperienze o affrontando continuamente nuovi ostacoli (se i fallimenti non ti abbattono, quella cosa ti piace tanto). Ecco, da questo punto di vista credo che insegnare riesca a farti riconoscere le tue passioni, comprenderle o confermarle ovviamente. Programmare non è solo la mia passione ma anche il mio lavoro.

Spero da questa esperienza in poi di vivere questa passione sia da sviluppatore che da insegnante.

Lezione #3 — Adattarsi

Fare la stessa cosa continuamente potrebbe essere gioioso per alcuni, mentre per altri potrebbe essere monotono, noioso. Per cui, secondo me, uscire dalla zona di comfort è l’unico modo in cui gli esseri umani possono sconfiggere la noia della quotidianità. Ma farlo comporta alcuni svantaggi, ad esempio avere difficoltà ad adattarsi al nuovo.

L’insegnamento ti aiuta a capire come gestire correttamente i cambiamenti improvvisi. Questo perché quando insegni, non ti permetterai in alcun modo di fallire. Devi essere lì per i tuoi studenti perché hanno bisogno della tua conoscenza. Non avere altra scelta che adattarti non ti lascia altra scelta, quindi, uscire dalla zona di comfort diventerà più facile con le lezioni.

Lezione #4 — Il futuro

Ho pensato agli studenti che in futuro incroceranno questo insegnante alle prime armi che ha ancora tanta strada da fare. Avrò l’opportunità di cambiare tante vite. Ho notato che gli studenti tendono a fidarsi dell’insegnante anche per questioni riservate, se l’insegnante è abbastanza aperto. Per questo motivo, essere un insegnante offre l’opportunità di dare buoni consigli per non commettere errori. Una volta che uno studente si fida di te, tu avrai letteralmente la possibilità di fare la differenza, trasferendo valori oltre che conoscenza. Parlando con te potranno capire come modificare i loro comportamenti positivi per il loro futuro. Parlando con loro, anche tu cambierai e limerai il tuo comportamento e sarai arricchito dai loro punti di vista, dalle loro esperienze.

Per concludere, il mio primo incontro con l’insegnamento è stato travolgente. Mi ha dato tanto e credo che continuerò a migliorarmi come insegnante sui punti appena descritti e sugli altri che ancora non ho avuto modo di fare esperienza.

Se l’insegnamento finirà per non essere la mia passione, lo scoprirò guidando le mie classi.

Ma credo che ormai sia troppo tardi…Ci sono già dentro fino al collo!

HAPPY, TEACHING!

Questo articolo è stato scritto ascoltando i Soundgarden — “The Day I Tried To Live”: