SEO nel 2019: Perché è importante investirci ancora

Gabriele Toschi
Webranking
Published in
7 min readFeb 11, 2019

No, non è l’ennesimo articolo alla I 10 fattori di posizionamento del 2019, ma un modo per farti capire che il mondo digital è sì in continua evoluzione, ma una costante resta: un consulente SEO serve… sempre!

Troppo spesso infatti noi SEO siamo visti come dei NERD che “ottimizzano il sito per farlo posizionare meglio su Google”… Ok, in parte è vero, ma non siamo solo questo; il contributo di una consulenza SEO può essere nettamente superiore per il tuo business.

Seguimi in questo percorso e scopriamo insieme in che modo.

È la maggior fonte di traffico

Come dichiarato da Brightedge, l’organico sarà, anche nel 2019, la maggior sorgente di traffico verso i siti web. (fonte)

Ricerca Brightedge aggiornata al 2018 che analizza le varie fonti di traffico sui siti web

Avrai anche letto che nel corso degli anni gli utenti cliccano sempre meno sui risultati dopo aver effettuato una ricerca. È vero, soprattutto per ricerche di tipo informazionale effettuate da dispositivi mobile, dove Google in molti casi risponde direttamente con i Featured Snippet.

Esempio di featured snippet

Ma vi sono diversi intenti e, con questi, diverse tipologie di ricerche: nel caso di ricerche transazionali infatti, dove l’utente vuole acquistare un prodotto o servizio, il numero di clic potrebbe essere più elevato.
Il fatto che gli utenti continuino comunque a cliccare principalmente sui risultati organici deve necessariamente far riflettere sul tipo di investimento che ogni business online dovrebbe valutare in campo SEO.

Ma non è tutto qui: la tendenza dei Social Network a prediligere i post a pagamento rispetto a quelli organici ci porta a pensare che la maggior fonte di traffico non a pagamento continuerà a provenire dai motori di ricerca.

Copertura Organica dei Post Non a Pagamento su Facebook (https://bonseyjaden.com/truth-facebook-organic-reach-2018/)

Search Experience Optimization

Iniziare lo sviluppo o il restyling di un sito senza il supporto di una consulenza SEO potrebbe essere un grosso errore per le possibili conseguenze su posizionamento e usabilità del sito stesso. Troppo spesso ci si limita a pensare al CMS da utilizzare, allo studio delle personas, alla realizzazione di wireframe e mockup: tutti elementi necessari ma non sufficienti alla buona riuscita del progetto.

Tramite un’analisi strategica di keyword e trend di mercato è infatti possibile andare a realizzare una struttura di navigazione mirata a intercettare gli interessi degli utenti e a realizzare un sito che risulti usabile e in linea con le loro aspettative.

Al giorno d’oggi, soddisfare un utente significa gettare le basi di una relazione proficua tra il brand e l’utente stesso, che sarà sempre più incline a convertire nuovamente.

Oggi assistiamo a un cambio di paradigma: non parliamo più solo di SEO per i motori di ricerca ma SEO per gli utenti reali che navigano il nostro sito. La risposta al loro intento di ricerca risulta fondamentale: ci si può sforzare di realizzare un contenuto ricco di informazioni, tuttavia, se l’utente dimostra di voler acquistare un prodotto, Google tenderà sempre a restituire listing page di prodotti tra i risultati, al posto di pagine informative in stile Wikipedia.

Per raggiungere questi risultati SEO e User Experience Optimization devono fondersi per dare vita alla SEO intesa come Search Experience Optimization.

Sinergia SEO-Advertising

Nel corso degli anni il costo per clic sugli annunci a pagamento è aumentato fino al 30%, coinvolgendo anche le ricerche di tipo brand, finora rimaste a buon mercato.
Nella nostra esperienza di consulenti, abbiamo assistito ad aumenti del costo fino al 30–50% per keyword brand di nostri clienti, che hanno trovato un grosso paracadute nell’aver investito precedentemente in attività SEO.
Proprio per questo ti consigliamo di puntare anche su attività SEO, che, richiedendo tempi più lunghi per trarne benefici, necessitano di essere avviate il prima possibile.

In più, tutti gli elementi valorizzati in ottica SEO hanno un impatto sia diretto che indiretto sulle campagne a pagamento.
Diretto perché migliora i punteggi di qualità degli annunci a pagamento, dato che questi ultimi tengono in considerazione la qualità della landing page verso cui puntano e la pertinenza con la ricerca effettuata dall’utente; indiretto perché l’aumento delle conversioni (o di altri KPI significativi per il tuo business) derivante dalle campagne a pagamento è dovuto al fatto che l’utente atterra su un sito ottimizzato per favorirne l’esperienza.

Presidio Brand

Hai un brand forte e gli utenti ti cercano principalmente così? Anche in questo caso presta attenzione perché la concorrenza organica sulle ricerche brand è aumentata esponenzialmente nel corso degli anni.

Basta pensare al settore della vendita di prodotti online: è facile imbattersi in ecommerce multimarca (i vari Amazon e Zalando della situazione) che si posizionano ai primi posti per ricerche associate a prodotti di un brand specifico. Ma di questo abbiamo già parlato nell’articolo “Do you deserve to rank? La SEO nei brand del Fashion&Luxury”.

Analisi di Mercato

Grazie a un’analisi keyword approfondita e a un report di posizionamento, un SEO è in grado di fornire ai vari reparti dell’azienda insight che aiutano a definire elementi come:

  • quali brand sono più visibili all’interno delle SERP (le pagine dei risultati di Google);
  • quali sono i competitor reali online;
  • quali sono i prodotti più ricercati per un determinato settore;
  • come si è evoluto (e si sta evolvendo) l’andamento di determinate ricerche nello spazio (varie aree geografiche) e nel tempo (nel corso degli anni).

Questi dati possono risultare utili a tutti i reparti aziendali al fine di definire al meglio il mercato in cui operano e programmare o spostare gli investimenti (a livello di prodotto, marketing, e comunicazione) nella giusta direzione.

Influenza sull’Offline

Il 56% degli acquisti nei negozi fisici è influenzato da un’interazione digitale.
L’ottimizzazione o la creazione di uno store locator sul sito o quella delle schede su Google My Business consentono non solo di portare utenti sul sito, ma anche di godere della fruizione del servizio offline.

Basti pensare all’utente che sta cercando un negozio di una determinata marca nella sua città: la sua esperienza con il brand inizierà da quel momento e, sia che concluda il suo eventuale acquisto offline oppure online, quello che troverà in seguito alla ricerca avrà impatto sulla sua esperienza con il brand stesso.

Si potrebbe quindi decidere di lasciare il tutto in mano al caso: questo utente potrebbe atterrare su un sito che fornisce informazioni non aggiornate, o peggio non trovare niente. In alternativa si potrebbe fornire un risultato ufficiale che gli consenta di individuare subito quello che sta cercando o, meglio ancora, di individuare un’offerta che è attiva in questo momento proprio nel negozio vicino a lui (grazie alla possibilità introdotta negli scorsi mesi di pubblicare post ed offerte sfruttando la piattaforma di Google My Business).

Esempio post su scheda Google My Business

Spesso ci si ritrova a partecipare come spettatori a una lotta tra il reparto online e quello offline di un’azienda, quando in realtà è disponibile una serie di strumenti che, se ben sfruttati, consentono a tutti gli stakeholder di aumentare il bacino di utenti.

Non Solo Google

Le persone non cercano più solo sui motori di ricerca ma spesso la loro navigazione ha inizio su diverse piattaforme, come ad esempio Amazon: nel corso degli ultimi anni infatti, come emerso da un’indagine effettuata da Jumpshot, la maggior parte delle ricerche di prodotto iniziano proprio su Amazon.

Risulta quindi limitante (e controproducente) intendere la SEO nel 2019 come una mera ottimizzazione tecnica di un sito esclusivamente per il posizionamento sui motori di ricerca canonici. Una buona consulenza SEO deve lavorare con ottimizzazioni specifiche, su tutti i canali verticali (Amazon, Youtube, Social Network, ecc) sui quali l’utente potrebbe interagire con il brand o un suo prodotto, al fine di aumentarne la visibilità.

I Motori di ricerca cambiano

Ogni anno Google effettua centinaia di aggiornamenti al suo algoritmo, gran parte di questi hanno un impatto lieve sull’ordinamento dei risultati. Altri invece vanno a modificare anche fortemente il posizionamento dei risultati nella SERP.

Gli aggiornamenti come Panda, Penguin, Quality Update, Hummingbird e l’ultimo per ordine di tempo, definito erroneamente Medic Update (ne abbiamo parlato qui) generano allarmismo per tutti i brand che basano (totalmente o in parte) il loro business online.

In tutti questi casi un consulente SEO cerca di analizzare cosa è cambiato al fine di individuare gli elementi sui quali agire per non perdere la visibilità acquisita nel tempo.

Facciamo il punto

Sulla base di quanto analizzato, investire in una consulenza SEO risulta quindi ancora oggi un investimento fondamentale tra le attività di digital marketing.

Non solo il canale organico rimane la maggior fonte di traffico, ma un’accurata analisi SEO ti permette anche di migliorare la User Experience del tuo sito, influenzare positivamente le tue attività online di advertising e aumentare il bacino di utenti negli store fisici.

Il nostro consiglio è quello di guardare alla SEO come a un’assicurazione: un investimento importante che se coltivato correttamente è in grado di portare benefici all’intero ecosistema digitale del tuo brand, con un ROI (Return On Investment) superiore a quello degli altri canali.

Per altri consigli puoi contattarci e valuteremo meglio il tuo caso specifico.

Questo articolo è stato scritto da Gabriele Toschi, SEO Team Leader e coautore del libro “L’arte della SEO User First”, per il blog di Webranking

Webranking offre consulenza strategica di digital marketing per i più importanti brand italiani e internazionali attraverso attività di media planning, experience design e data intelligence ed è la maggiore search agency indipendente italiana.

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Gabriele Toschi
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Head of SEO @ Webranking e coautore del libro “L’arte della SEO User First”. Seguimi su Linkedin http://www.linkedin.com/in/toschigabriele