Wind Tre e la sfida young con ONSTAGE

Wind Tre
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6 min readOct 5, 2017

Wind Tre ha combinato innovazione e nuove generazioni lanciando la Prima Edizione dell’Internship Program Wind Tre: OnStage. Questo progetto vede protagonisti venti tra laureandi e neolaureati, divisi tra Roma e Milano per sei mesi, e offre di far vivere ai ragazzi in prima persona e sul campo esperienze uniche che mettano alla prova ogni lato della persona. L’auspicio è che i ragazzi superino paure e insicurezze, diventando forti dei propri valori, talenti e skills.

“Ciò che più mi intriga è che oltre a dover imparare sul campo, avrò la possibilità di imparare direttamente dal mio “mentore”.”

Infatti, come spiega Chiara, ogni Stagiaire è e sarà sempre accompagnato e supportato in questa avventura da un Tutor.

Gli Stagiaire di Roma

Da un simpatico gioco di parole si deduce la filosofia di cui tale progetto si fa testimone: Wind Tre investe sui giovani e gli dà gli strumenti per renderli i registi e produttori del proprio spettacolo.

“Quando la mia Tutor mi ha spiegato bene la ratio della brandizzazione del programma — OnStage — sono rimasta colpita. In sostanza, la parola “stage” se detta all'inglese vuol dire “palco”. Ebbene, gli attori sotto i riflettori siamo noi”, asserisce l’Intern Giulia, “gli Stagiaire sono i protagonisti di questa avventura. Mi sento spronata a dare tutto quello che sono e so che saremo messi alla prova, continuamente, come per il video di presentazione!”.

Infatti, come anticipato da Giulia, questo percorso si costituisce di una serie di prove, affrontate anche inconsapevolmente, e una di queste è stato il video di auto-presentazione richiesto ai ragazzi selezionati prima del loro arrivo in azienda. Nulla è stato detto o spiegato, il dipartimento di HR ha richiesto in una mail un breve video nel quale bisognava descriversi rispettando i seguenti criteri: (auto)ironia e brevitas. La ratio del video si è successivamente scoperta ai Welcome Day: un video montato con vari spezzoni dei singoli video è stato proiettato davanti a tutti i tutor, gli Intern e ad alcuni colleghi di HR. Tutti hanno visto il prodotto di un’azione che, se apparentemente senza scopo, nascondeva in realtà il fine di raccogliere una prova tangibile del livello da cui i ragazzi sono partiti. Una volta concluso lo Stage i ragazzi si troveranno a dover affrontare prove simili ma più strutturate e da lì sarà chiaro, nero su bianco il percorso fatto da ogni singolo young.

Gli Stagiaire di Milano

OnStage è nato dalla selezione di persone che a loro modo hanno saputo raccontare una storia non diversa e originale bensì autentica. Il programma punta anche su questo aspetto poiché in Wind Tre vige la convinzione secondo cui una figura professionale completa si può costruire solo se alla base si trova la consapevolezza di sé stessi, step che si raggiunge solo mettendosi in gioco e alla prova.

“Quando al Welcome Day ho visto la mia faccia proiettata davanti a tutti mi sono messo a ridere e mi sono coperto il viso. Che umiliazione — ho pensato — tutti vedranno il mio primo piano e le cose banali che ho detto su me stesso! Poi però ho visto Eleonora sorridere e guardarmi facendomi l’occhiolino. Forse allora non sono così banale — ho pensato — posso e devo migliorare. Sono un ragazzo che darà il suo apporto a questo nuovo gruppo.”

Queste le parole di Mattia, uno Stagiaire che non si aspettava di vedersi proiettato su un grande schermo davanti ad uno stuolo di persone.

Con una colazione tutti insieme, Tutor e ragazzi si sono conosciuti fra loro. Tra presentazioni più formali dell’azienda, giri di tavolo, chiacchiere, video proiettati e gadget brandizzati, OnStage è iniziato. La tappa successiva è stata raggiunta pochi giorni dopo con i Wind Music Awards: da main sponsor, la Wind Tre ha voluto regalare ai suoi Stagiaire una notte ai WMAs con il fine principale di fargli fare team building: i ragazzi hanno avuto modo di viaggiare e divertirsi insieme e, come ci racconta Eleonora:

“Abbiamo subito stretto tutti con tutti, nessuno escluso. Ci siamo divertiti insieme e abbiamo imparato a conoscerci! Siamo un gruppo tanto affiatato quanto composito e sicuramente daremo modo alla Wind Tre di ricordarsi di noi”.

L’idea di community è alla base di come lavora e si lavora in Wind Tre: il bonding è necessario affinché dai team escano le soluzioni più complete e le idee migliori, che sono necessariamente frutto di un confronto tra persone con principi affini e obiettivi comuni. L’impresa sprona e invoglia al confronto costruttivo — mai allo scontro — ma senza una certa sinergia e affiliazione tra le parti, questo non sarebbe possibile. In ragione di tutto ciò, la tappa dei WMAs è risultata fondamentale per il percorso degli Stagiaire.

“Per via della mia posizione in HR sapevo prima degli altri che saremmo andati tutti insieme ai WMA e non ci potevo credere. Ero contentissima di poter partire con persone nuove per un’esperienza nuova. Tornata dal breve viaggio ho realizzato come OnStage, attraverso strumenti tutt’altro che convenzionali, riesca ad ottenere risultati inaspettati e per niente scontati. Ad ogni pausa pranzo ancora ridiamo tutti insieme delle cose successe”, ci confessa Eleonora ridendo, “Siamo un bel gruppo: venti persone diverse, un iter comune e tanto da imparare”.

Wind Music Awards 2017, logo

Gli step pensati per i venti Intern sono il risultato di un’accurata analisi delle esigenze dei più young, i quali entrano, spesso sprovveduti, nella “realtà dei grandi”. Massima espressione di questo pensiero è la giornata sull'identità digitale e sul concetto di personal branding. Si tratta di costruire la propria immagine basandosi sull'analisi dei propri valori, delle azioni che si compiono, dei principi di cui ci si rende testimoni nella vita di tutti i giorni. Coerenza, trasparenza e peculiarità sono le chiavi di volta di un personal branding efficace, il cui scopo ultimo è quello di rendere ciò che ci rendere unici, la nostra maggiore fonte di forza. Per dirla con le parole di Cristina, una delle Tutor che ha presentato l’iniziativa al Welcome Day:

“Personal branding is about being unique.”

OnStage intende far vivere ai ragazzi esperienze di impatto e da questa esigenza è nato il Charity Day: è convinzione della Wind Tre che fare volontariato sia un’ esperienza che apre le menti, che permette di smussare i propri angoli più acuminati e capire quali siano le vere priorità nella vita di un individuo. Avere l’opportunità di confrontarsi con un mondo sommerso di cui pochi parlano e che molti rifuggono è uno step imprescindibile; alcune esperienze insegnano lezioni che in nessuna aula si possono apprendere: umiltà, riconoscenza, gioire delle piccole cose e rimboccarsi le maniche davanti alle difficoltà.

Se da una parte Wind Tre ha deciso di raccogliere tutte queste sfide, nonostante il delicato momento storico in cui si trova, e di tradurle in OnStage investendo su 20 giovani laureandi e neolaureati, dall’altra gli Stagiaire si sono messi in gioco decidendo di affrontare un periodo intenso, pieno di emozioni e di prove a livello sia umano che professionale. Il Graduation Day, al termine dei sei mesi, sarà il momento della verità, la resa dei conti: messo un punto all'esperienza, gli Stagiaire verranno forniti di feedback e attraverso un confronto costruttivo si commenterà il percorso fatto. I Tutor avranno modo di dare ai propri Intern una personal branding analysis sui generis, in altre parole diranno ciò che hanno visto e vedono nei ragazzi, li aiuteranno a comprendere quello che sono attraverso le azioni compiute e, perché no, gli errori commessi.

Ad oggi OnStage procede senza problemi e le sfide affrontate dai ragazzi sono state tante. La voglia di imparare c’è e i ragazzi sono senza dubbio una ventata d’aria fresca per la nostra azienda.

Vedremo come andrà a finire e intanto gli facciamo un grande in bocca al lupo per questa grande sfida!

Welcome on board!

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