I lanci di cibo salvarono la sua famiglia. Oggi Garang lavora organizzando lanci di cibo per gli altri

‘Da mangiare c’era solo frutta selvatica e foglie… si cacciava un po’ , ma gran parte degli animali era fuggita a causa della guerra.’

WFP Italia
Storie dal World Food Programme (WFP)
4 min readJan 30, 2018

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Garang Mareng Akuei condivide le esperienze della sua infanzia segnata dalla guerra e dalla carestia, spiegando come questi ricordi lo abbiano aiutato a diventare un “difensore dei diritti dei bambini” quando organizza lanci di cibo.

Garang all’aeroporto di Juba, vicino a un aereo dell’Iluyshin utilizzato dal WFP per i lanci di cibo. Foto: WFP/Alessandro Abbonizio

“Avevo dodici anni quando abbiamo dovuto abbandonare la casa della mia infanzia, a Wau. Il conflitto tra le truppe sudanesi e le forze armate della SPLA/M [Esercito Per la Liberazione del Popolo Sudanese] si era intensificato e per la mia famiglia non era più un posto sicuro in cui stare.

Mio padre decise di trasferire la famiglia in un villaggio di Thierh. Abbandonò il lavoro da contabile che svolgeva a Wau e iniziò da subito l’addestramento per arruolarsi con il Movimento di Liberazione.

Abbiamo vissuto per molti mesi senza un tetto sopra la testa, il nostro unico rifugio era l’ombra di un albero. Abbiamo preso in prestito utensili da cucina e pentole dagli altri sfollati, e alla fine siamo riusciti, con il vario materiale raccolto, a tirare su un’abitazione di fortuna.

Era il 1998 quando venni a conoscenza per la prima volta del WFP e delle Nazioni Unite. La guerra civile si era intensificata, il cibo scarseggiava e venne dichiarato lo stato di carestia. Quello fu il momento in cui il WFP e le Nazioni Unite vennero a soccorrerci e aiutarci.

Non avevamo cibo. Vidi persone patire la fame, e io ero ancora un ragazzo. Per me fu un’esperienza davvero terribile vedere persone lungo la strada che soffrivano, persone affamate…

Ricordo che il WFP inviava legumi, fagioli e grano, solo tramite via aerea, dato che in quel periodo le strade erano inaccessibili a causa delle piogge.

Le persone potevano nutrirsi solo di frutta selvatica, di foglie e cacciando qualche animale, ma ormai gran parte di loro era fuggita a causa della guerra. Non c’era nulla da mangiare, potevamo solo fare affidamento sul sistema di aiuti umanitari.

Da giovane sognavo di diventare un medico, ma la guerra civile mi ha segnato molto e non mi ha mai permesso di avere tempo per sistemarmi e concentrarmi su ciò che volevo fare della mia vita. Io e la mia famiglia eravamo sempre in fuga dai conflitti e dall’insicurezza e alla fine io e mio fratello siamo stati mandati a studiare in Uganda.

Garang supervisiona il lavoro di carico per il trasporto aereo dei lanci di cibo. Foto: WFP/Alessandro Abbonizio

Sono entrato a far parte del WFP in Sud Sudan nel 2014, e il mio ruolo attuale di Assistente alla Logistica comprende la gestione delle operazioni aeree, stoccaggio e pianificazione dei carichi. Il mio coinvolgimento ha inizio dopo che l’Unità di Emergenza condivide con noi le posizioni.

Poter aiutare altri beneficiari, sistemare il carico nella giusta posizione e la riconoscenza che ne consegue mi rendono felice.

Una volta inviammo un team sul campo, e uno dei nostri coordinatori mi chiamò dicendo che sul campo c’era un problema. Mi spiegò che le persone stavano soffrendo molto, e richiese rapidamente una consegna di lanci di cibo, così le persone non avrebbero sofferto la fame.

Quando sentii quelle parole, mi tornò subito in mente quello che io e la mia famiglia avevamo provato in passato. Mi incontrai con il team dell’aviazione e insistetti per fornire prima possibile gli aiuti nella posizione comunicata. L’operazione riuscì, e sucessivamente le autorità locali a terra dissero al coordinatore delle zone di lancio ‘Chiunque sia questo Garang, ringrazialo da parte nostra.’

Garang nel suo ufficio a Juba. Foto: WFP/Alessandro Abbonizio

Lavorare per il WFP è un grande risultato per me, e alcune volte quando discutiamo di nutrizione durante le riunioni, i miei colleghi sostengono che sia diventato un difensore dei diritti dei bambini. Io rispondo che, oltre agli adulti, anche i bambini hanno bisogno di essere considerati. Ci sono bambini che sono malnutriti e la cui alimentazione non può dipendere solo da cereali, hanno anche bisogno di ricevere carichi speciali di alimenti nutritivi.”

Leggi qui per scoprire di più sul lavoro del WFP in Sud Sudan (pagina in inglese)

Storia originale di alessandro abbonizio

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Account di WFP e WFP Italia Onlus. Il WFP è l'agenzia ONU che combatte la fame nel mondo. WFP Italia è la Onlus a sostegno del WFP.