Le api in Siria: una speranza al sapore di miele
In Siria, un apicoltore siriano ricostruisce la propria vita e la propria attività grazie al programma di apicoltura del WFP.
Sei anni fa, Adnan Al-Outani possedeva un terreno con 500 alveari, 40 albicocchi in fiore e un negozio di miele di grande successo. Le api erano la sua passione e anche la sua fonte di reddito. Ogni anno i suoi alveari producevano intorno ai 3.000 chili di miele e, con i proventi della vendita, Adnan riusciva a garantire ai figli una buona istruzione e a provvedere a ogni loro necessità.
“Le api erano come una famiglia” spiega Adnan, raccontando di quando viaggiava per tutta la Siria per proteggerle dal clima freddo. Un viaggio che affrontava con piacere ogni anno e che lo introduceva nella fiorente industria dell’apicoltura del suo paese, permettendogli anche di conoscere altri apicoltori.
Nel 2012, Adnan avrebbe celebrato i venti anni di lavoro con le sue api. Purtroppo, il caos del conflitto siriano lo travolse e Adnan perse i suoi 500 alveari dal giorno alla notte, perché per ragioni di sicurezza gli venne impedito di raggiungere la città, nell’Eastern Goutha, dove si trovava il suo terreno.
Fu devastante, per Adnan, vedere gli sforzi di una vita vanificati in maniera così improvvisa. L’uomo cadde in depressione, mentre con difficoltà la vita continuava, per lui e tutta la sua famiglia, in piccolo appartamento di Damasco.
“Era dura alzarsi tutte le mattine. Persi tutte le mie energie. I miei figli si lamentavano che non ridessi e scherzassi più come facevo in passato”.
Il WFP in aiuto
La storia di Adnan è una delle tante, in Siria, che raccontano come la ricca industria dell’apicoltura abbia subito danni significativi a causa della guerra. Il WFP si è reso conto di questa grande perdita e, in cooperazione con la Federazione delle Camere Agricole Siriane e l’Unione Araba Apicoltori, ha sviluppato il progetto di sostentamento degli apicoltori.
Lo scorso anno, Adnan è stato uno dei primissimi partecipanti al progetto. Insieme ad altri 750 apicoltori, gli vennero dati tre alveari con relativi materiali di supporto e razioni di cibo per sei mesi, fino a che le api non avessero prodotto abbastanza miele da rendere Adnan e la sua famiglia nuovamente autosufficienti.
“Ad agosto, ricevetti la chiamata che mi ha cambiato la vita. Non riuscivo a credere che avrei di nuovo avuto a che fare con le api!”
Operoso come le sue api
Quest’estate, Adnan si è dato da fare proprio come le sue api, impegnandosi a ricostruire la sua attività, un tempo così florida. Dopo aver perso le sue api nel caos del conflitto siriano, Adnan ha trovato speranza negli alveari che sta curando, grazie al progetto di sostentamento degli apicoltori del World Food Programme.
“La cosa più importante di questo regalo è stato che mi sono sentito come se mi avessero ridato la mia vita. Mi sveglio presto per controllare le api e mi è tornata di colpo l’energia, perché ho un progetto a cui dedicarmi”.
Il progetto ha avuto finora molto successo, con oltre l’85 percento degli alveari che si sono moltiplicati e che hanno generato introiti tra agosto 2016 ed aprile 2017. Sulla scorta di questo successo, la Federazione delle Camere Agricole Siriane e l’Unione Araba Apicoltori hanno annunciato a maggio 2017 una seconda sovvenzione di alveari, che sarà distribuita a 1.750 apicoltori di recente in difficoltà, in sette governatorati inclusi Aleppo, Swaida, Rural Damascus, Homs, Hama, Tartous e Lattakia.
Presto, gli alberi fioriranno in tutta la Siria. Grazie alla fornitura di alveari, di aiuti e di formazione, il WFP sta aiutando molti siriani a riprendere di nuovo le proprie vite grazie a una costante fonte di sostentamento e di speranza.
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Storia originale di Hussam Al Saleh.
