Rapporto annuale 2018, l’anno dei record
Conflitti, emergenze e sviluppo a lungo termine. Salvare e cambiare vite umane è la missione del WFP in un mondo in continuo mutamento
Giugno è un mese importante per il WFP: è infatti il mese della pubblicazione del nostro rapporto annuale. Per chi vuole capire cosa il WFP faccia, dove e perché, il rapporto annuale è una fonte preziosa di informazioni, di dati e di fatti.
‘The last resort, the first defence’ è il titolo del rapporto appena pubblicato, che raccoglie ed elabora i dati del 2018. L’ultima risorsa, per chi vive un’emergenza; la prima difesa, per chi ha bisogno di reti di protezione per uno sviluppo a lungo termine.
Perché una cosa è certa: rispondere alle emergenze, attività al cuore della missione del WFP, deve combinarsi con la progettazione a lungo termine, per evitare che le cause di un’emergenza possano ripetersi. Per costruire, in definitiva, la resilienza delle popolazioni e contribuire alla stabilità, economica e sociale. Per contribuire, in ultima analisi, alla costruzione della pace.
Il 2018 è stato un anno di record, di sfide e di emergenze di alto profilo. Per il terzo anno consecutivo, il numero di persone che soffrono fame è tornato a crescere. I fattori principali? Conflitti e cambiamento climatico.
Nel corso dell’anno, ben sette emergenze di alto profilo hanno occupato i nostri operatori in aree difficili, pericolose ed estremamente bisognose di assistenza umanitaria: Yemen, Siria, Nord-est Nigeria, Sud Sudan, Repubblica Democratica del Congo, Sahel, Bangladesh.
Complessivamente, includendo anche i programmi di sviluppo, nel 2018 il WFP ha raggiunto 86,7 milioni di persone, di cui il 17 per cento rifugiati e il 15 per cento sfollati. Il programma di alimentazione scolastica, uno storico caposaldo tra gli interventi di sviluppo del WFP, ha fornito pasti a scuola a 16,4 milioni di bambini e bambine in 61 paesi, mentre 15,8 milioni di persone in 66 paesi hanno usufruito dei nostri programmi a sostegno di una nutrizione adeguata.
Un record è stato raggiunto anche nei finanziamenti, aumentati del 20 per cento rispetto al 2017 per una cifra complessiva di 7,2 miliardi di dollari. Il WFP vive di contributi volontari di governi, del settore privato e di individui ed è profondamente grato per il sostegno e la fiducia che vengono riposti nel nostro lavoro.
Continueremo a lavorare con ancora più convinzione, mettendo a frutto tutte le nostre conoscenze e innovando negli strumenti e nella progettazione degli interventi a favore dei più vulnerabili. Seguiteci. Sosteneteci. Per un mondo migliore, per tutti, nel nord e nel sud del pianeta. Per un mondo a #FameZero.
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