Yemen: pescando in acque pericolose

Molte famiglie lottano ogni giorno nella città di Hodeida colpita dalla fame

WFP Italia
Storie dal World Food Programme (WFP)
4 min readOct 6, 2017

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Essere genitori non è facile, si sa. Essere un genitore che non può permettersi di sfamare i propri figli è straziante.

Fadl e Aisha sono due genitori yemeniti che vivono questa condizione ogni giorno. Entrambi faticano a soddisfare i bisogni primari dei loro cinque bambini. In un caldo pomeriggio estivo, si può entrare in casa loro e trovare i figli più piccoli a terra, sul pavimento cosparso di sabbia, mentre cercano di rinfrescarsi.

Non hanno neanche un giocattolo in casa ma per loro è come un grande parco giochi. Tutti e due i genitori non si stancano di dimostrare ai figli il loro amore incondizionato: l’unica cosa di cui dispongono a volontà.

Aisha dà dell’acqua alla figlia più piccola Wafaa. La maggior parte della popolazione yemenita non ha accesso ad acqua potabile. In un paese in cui la situazione umanitaria è estremamente fragile per via della mancanza di cibo e di acqua potabile, le persone spesso non riescono a contrastare malattie come il colera. Foto: WFP/Reem Nada

La giovane famiglia ha perso l’unica fonte di reddito dopo l’intensificarsi degli scontri nella zona vicina al porto di Hodeidah e lungo la costa. Ora fanno affidamento quasi totalmente su del semplice pane e talvolta del pesce, quando Fadl riesce a pescarlo. A volte, nei giorni migliori, riescono a permettersi del riso e un po’ di pomodoro cotto.

Tre dei figli di Fadl si stringono al padre con ammirazione. Foto: WFP/Reem Nada

Fadl, come molti pescatori della città, non può più uscire in mare aperto sulle grandi barche nelle quali trascorreva intere settimane. La maggior parte dei pescatori, a causa degli scontri, può utilizzare soltanto canne da pesca a pochi metri dalla riva. Prendono qualche pesce che vendono per guadagnare qualcosa e poi qualcuno ne tengono per se stessi.

“[I bambini] mangiano quello che c’è, dipende da cosa abbiamo e da quanti soldi ci sono.”

“Il mare è la nostra unica speranza. Non abbiamo nessun altro lavoro” spiega Fadl. “Non possiamo più lavorare, e rimaniamo a casa.”

Andando avanti con quasi nulla

Questa famiglia, come altre sette milioni di persone, tra le più vulnerabili in Yemen, riceve dal World Food Programme assistenza ogni mese. Un sacco di farina costa 12 dollari in Yemen: molte famiglie sostengono di arrivare a guadagnare tra i 30–40 dollari al mese, in un periodo in cui il prezzo del cibo è alle stelle e i redditi sono diminuiti.

Aisha lavora l’impasto del pane. Per una famiglia come la loro, la farina e l’olio che ricevono valgono quasi la metà delle proprie entrate mensili. Le famiglie in questa zona povera di Hodeidah mangiano solo pane quasi ogni giorno. Foto: WFP/Reem Nada

“[I bambini] mangiano quello che c’è, dipende da cosa abbiamo e da quanti soldi ci sono. Se abbiamo del grano dell’assistenza mensile, lo portiamo al mulino e utilizziamo la farina,” dice Fadl. “A volte non abbiamo nulla se non la farina, allora prepariamo l’aseed [un piatto yemenita di fiocchi d’avena con acqua e farina] con dello zucchero”.

Più di 17 milioni di persone in Yemen necessitano di assistenza alimentare. Il WFP è in grado di fornire cibo solo a circa 7 milioni di persone tra le più bisognose, dando priorità alle famiglie con donne incinte o madri che allattano e con bambini a rischio di malnutrizione.

La notizia non proprio buona

Le famiglie nelle proprie case non hanno elettricità, gas per cucinare e nemmeno dei fornelli. Aisha ha dei fornelli improvvisati fatti di mattoni. Utilizza dei cartoni vecchi, fogli di carta e foglie secche per accendere il fuoco sotto la sua vecchia pentola da cucina. Nonostante ciò, Aisha è una madre calma e sorridente che sta crescendo cinque figli in attesa del sesto in arrivo.

Aisha mentre accende il fuoco per preparare lo stufato di pomodoro. Il prezzo del gas per cucinare è salito alle stelle e molte famiglie non possono più permetterselo. Foto: WFP/Reem Nada

“Non sono molto contenta del nuovo figlio in arrivo, e come potrei esserlo! Ho provato ogni contraccettivo possibile, ma sono rimasta comunque incinta,” racconta Aisha mentre il fuoco che sta accendendo scoppietta.

“Cosa possiamo fare adesso?” dice Fadl. “Dobbiamo accettare la volontà di Dio e accettare questo bambino. Spero soltanto che le cose migliorino e che la vita possa tornare ad essere come prima della guerra, quando potevo dare ai miei figli tutto quello di cui avevano bisogno.”

Da marzo 2015, il conflitto ha esacerbato i problemi dello Yemen. Già il paese più povero del mondo arabo, lo Yemen è da allora precipitato in un vortice di fame e povertà che sta mettendo a rischio le vite di un’intera generazione.

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Storia originale di Reem Nada

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Account di WFP e WFP Italia Onlus. Il WFP è l'agenzia ONU che combatte la fame nel mondo. WFP Italia è la Onlus a sostegno del WFP.