Il collasso dell’età del bronzo

Roberto Bisceglie
Wunderkammer
Published in
7 min readJul 21, 2023

Come la fine di un’antica globalizzazione può insegnarci come evitare la nostra

Thomas ColeDestruction from The Course of Empire (1836)

Quando ero ancora un bambino, mio padre era solito organizzare delle proiezioni di diapositive per gli amici di famiglia che di tanto in tanto venivano a trascorre una serata a casa da noi.
Le diapositive, sviluppo preferito da mio padre per le proprie fotografie, erano la testimonianza dei viaggi intrapresi dai miei genitori e tra i vari “carelli” i miei preferiti erano quelli dedicata a Creta e al Peloponneso.

Nelle maestose e ciclopiche rovine di Cnosso o Micene aleggiava una domanda inespressa, un mistero oscuro che contrastava con il solare clima greco nel quale erao immerse: come avevano fatto queste grandi civiltà a ridursi a cumuli di massi e macerie?

Solo molti anni più tardi, ben oltre il ciclo scolastico che mi aveva insegnato i canti di Omero e le geste degli eroi che avevano abitato quelle rovine un tempo fiorenti e maestose, seppi del cosidetto Collasso dell’Età del Bronzo. Un periodo di pochi decenni che portò alla quasi totale scomparsa della prima vera globalizzazione della storia, una civiltà interconnessa da commerci che spaziava dalle foreste germaniche fino alle sponde del Nilo.

E da allora che il Colasso dell’Età del Bronzo aleggia sulla mia memoria come un triste monito e presagio

Il contesto storico dell’Età del Bronzo

La cosidetta “Maschera di Agamennone” (fonte: wikimedia commons)

L’Età del Bronzo è stato un periodo storico che ha visto emergere molte civiltà antiche, come quella egizia, quella minoica a Creta, quella micenea e quella hittita. Questo periodo, che gli storici datano dal 3300 a.C. al 1200 a.C. circa,
prende il nome dal metallo che veniva ampiamente utilizzato per la produzione di armi e strumenti.

Durante l’Età del Bronzo, molte civiltà hanno prosperato grazie all’agricoltura e all’allevamento, alla costruzione di grandi città, alla creazione di arte e cultura e all’espansione dei commerci. Le civiltà dell’Età del Bronzo erano caratterizzate da complessi sistemi sociali e politici, spesso dominati da una classe aristocratica o da un re.

Le rotte commerciali dell’Età del Bronzo erano estese e si estendevano in molte parti del mondo. L’Egitto, ad esempio, commerciava con la Mesopotamia, l’India e l’Asia Minore. La civiltà minoica commerciava con l’Egitto, la Grecia e il Vicino Oriente, mentre la civiltà micenea commerciava con l’Egitto, la Siria e la Mesopotamia.

L’Età del Bronzo ha visto anche l’emergere di grandi opere architettoniche come il Palazzo di Cnosso a Creta, la Cittadella di Micene e il Tempio di Amon a Karnak in Egitto.

L’Età del Bronzo è stato un periodo importante nella storia dell’umanità che ha visto l’emergere di molte civiltà antiche e lo sviluppo di rotte commerciali estese. Questo periodo ha portato alla creazione di grandi opere architettoniche e all’espansione della cultura e dell’arte.

Ma attorno al 1.200 a.C. questo fiorente sistema connesso dal commercio tramontò quasi all’improvviso, nell’arco di meri cinquant’anni.

Le cause del collasso

Manufatti in bronzo (fonte: wikimedia commons)

Il collasso dell’Età del Bronzo è stato un evento caratterizzato da una serie di fattori che hanno portato alla crisi economica, politica e sociale di molte civiltà dell’Età del Bronzo.

Uno dei fattori principali che hanno portato al collasso dell’Età del Bronzo è stato il cambiamento climatico. Durante il periodo dell’Età del Bronzo, molte regioni del mondo hanno subito cambiamenti climatici estremi, come la siccità e l’aumento delle temperature. Questi cambiamenti hanno avuto un impatto negativo sull’agricoltura e sull’allevamento, che erano le principali fonti di sostentamento delle civiltà dell’Età del Bronzo. La diminuzione delle risorse alimentari ha portato alla fame e alla malnutrizione delle popolazioni, creando instabilità sociale e politica.

Un altro fattore che ha portato al collasso dell’Età del Bronzo è stato l’instabilità politica. Durante questo periodo, molte civiltà erano governate da una classe aristocratica o da un re, che spesso combattevano tra di loro per il controllo del potere. Queste guerre hanno portato all’instabilità politica e sociale, creando disordini e violenza all’interno delle società.

Quesi fattori possono aver determinato dei drammatici flussi migratori, che ben presto hanno assunto l’aspetto di una violenta invasione, quella dei cosidetti Popoli del Mare.

I popoli del mare sono stati uno dei gruppi più misteriosi e affascinanti della storia. Questi popoli sono stati menzionati in numerose fonti antiche, tra cui i testi egizi, assiri e ittiti, e sembrano essere stati coinvolti in una serie di eventi che hanno portato alla fine dell’Età del Bronzo e all’inizio dell’Età del Ferro.

I popoli del mare erano un gruppo di persone che vivevano lungo le coste del Mediterraneo orientale durante il II millennio a.C. Sono stati chiamati così perché le fonti antiche li descrivono come popoli che navigavano in mare e che attaccavano le coste dei regni vicini. Si ritiene che fossero una federazione di popoli che parlavano lingue diverse e avevano culture diverse.

Le fonti antiche descrivono i popoli del mare come guerrieri temibili e abili navigatori, capaci di muoversi rapidamente da un luogo all’altro e di attaccare le città costiere senza preavviso. Sono stati descritti come armati di spade, archi e frecce, e come equipaggiati con navi rapide e manovrabili. Sotto le loro incursioni caddero grandi civiltà come gli Ittiti, i Micenei e il regno di Mitanni, seguite da ondate migratorie di terra e mare.

Alla fine solo l’Egitto riuscì a contrapporsi alla loro avanzata, grazie alla strategia militare del farone Ramses III che li sconfisse nella Battaglia del Delta del Nilo del 1175 a.C., salvando il suo regno dalla rovina. L’Egitto fu uno dei pochi stati dell’età del bronzo a sopravvivere nelle ere successive.

Effetti e conseguenze

Migrazioni e invasioni durante il collasso (fonte: wikimedia commons)

Il collasso dell’Età del Bronzo ha avuto un impatto significativo sulla politica e sulla geopolitica dell’epoca. Le antiche potenze come l’Egitto e l’Assiria si sono ritrovate a fronteggiare nuovi nemici e a dover difendersi da invasioni esterne. Ciò ha portato alla nascita di nuove alleanze e alla creazione di nuove strutture politiche.

L’Impero Assiro ha subito molte invasioni durante il collasso dell’Età del Bronzo, ma è riuscito a resistere e a svilupparsi in una potenza ancora più forte. L’Assiria ha implementato una politica aggressiva di espansione territoriale e ha creato un esercito potente e ben organizzato, che gli ha permesso di conquistare molte terre e popoli vicini.

Anche l’Egitto, che è stato in grado di resistere alle invasioni esterne, ha subito profonde trasformazioni politiche che porteranno in pochi decenni alla fine del Nuovo Regno e all’inizio del Terzo Periodo Intermedio. L’Egitto non sarà mai più così potente come sotto la XIX Dinastia di Ramses II.

Il collasso dell’Età del Bronzo ha anche portato alla nascita di nuove potenze e alla creazione di nuove strutture politiche. Ad esempio, i Fenici sono diventati abili navigatori e commercianti, creando una grande flotta di navi per il commercio e la navigazione. Hanno creato anche una confederazione di città-stato, che ha reso i Fenici una potenza influente nel Mediterraneo orientale.

Ma più di tutto, il collasso delle civiltà proto-greche pose le condizioni per la nascita della civiltà greca classica, emersa dopo l’oscuro medievo ellenico più fiorente e vivace che mai, tanto da porre le basi per quello che ancora oggi è espresso nella nostra civiltà occidentale.

Cosa possiamo imparare

Il collasso dell’Età del Bronzo offre importanti lezioni che possono essere applicate alla società moderna. Una delle lezioni più importanti è la fragilità dei sistemi politici e sociali, che possono collassare rapidamente in tempi di crisi. L’Età del Bronzo è stata un periodo di grande prosperità e sviluppo, ma questo sviluppo ha portato anche alla creazione di grandi imperi e regni che si sono dimostrati insostenibili nel lungo termine. Questi regni si sono basati su un sistema di controllo centralizzato, che ha reso difficile la gestione delle risorse e la protezione del territorio.

Inoltre, il collasso dell’Età del Bronzo ha dimostrato l’importanza della diversificazione economica e della resilienza delle comunità. Durante l’Età del Bronzo, molte comunità si sono basate su una singola attività economica, come l’agricoltura o l’estrazione di minerali. Quando queste attività sono fallite o sono state interrotte dalle invasioni, le comunità si sono trovate in difficoltà. In contrasto, le comunità che hanno diversificato la loro economia e hanno sviluppato una serie di attività economiche sono state in grado di resistere meglio alle crisi.

Inoltre, il collasso dell’Età del Bronzo ha dimostrato l’importanza della cooperazione e della solidarietà tra le comunità. Durante questo periodo, molte comunità sono state costrette a difendersi da invasioni esterne e da altre minacce. Invece di lottare tra di loro per le risorse, molte comunità hanno cercato di unirsi e di formare alleanze per proteggersi. Questa cooperazione ha portato alla creazione di nuove strutture politiche e alla nascita di nuove potenze.

Infine, il collasso dell’Età del Bronzo ha dimostrato l’importanza della conservazione delle risorse naturali e dell’ambiente. Durante l’Età del Bronzo, molte comunità hanno sfruttato intensamente le risorse naturali, come il legno e l’acqua, senza considerare le conseguenze a lungo termine. Questa sfruttamento intensivo delle risorse ha portato a gravi problemi ambientali, come la deforestazione e la desertificazione, che hanno reso difficile la sopravvivenza delle comunità. Questo ha portato alla creazione di una maggiore consapevolezza dell’importanza della conservazione delle risorse naturali e dell’ambiente.

Il collasso dell’Età del Bronzo si pone come monito sulla fragilità dei sistemi politici e sociali, sull’importanza della diversificazione economica, della cooperazione e della solidarietà tra le comunità, e sulla conservazione delle risorse naturali e dell’ambiente. Nel nostro contesto attuale in cui perseguiamo quasi follemente e sistematicamente la via del collasso ecologico, questa storia vecchia di tre millenni ci pone delle importanti lezioni che possono essere applicate alla società moderna per affrontare le sfide attuali, come il cambiamento climatico, la scarsità di risorse e le tensioni politiche.

Al prossimo episodio con nuove curiosità dal tempo e dallo spazio.

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