Le wunderkammer: le camere delle meraviglie rinascimentali

Roberto Bisceglie
Wunderkammer
Published in
5 min readJul 21, 2023
Domenico RempsCabinet of Curiosities

Per questo primo episodio vorrei fare una premessa.
Questo podcast ha un carattere squisitamente personale.
Ovvero il filo conduttore del podcast sono io, quello che ho scoperto, che mi piace e che sento il bisogno di condividere.

Per questo motivo, almeno all’inizio, gli argomenti che affronterò vi sembreranno eterogenei e scollegati, ma spero che con il proseguire di questo esperimento una direzione emerga spontaneamente.

Ma perché ho scelto questo titolo, a tratti impronunciabile?

Cosa erano le wunderkammer

Le Wunderkammer, anche conosciute come “camere delle meraviglie”, erano collezioni private di oggetti straordinari, raccolti in Europa tra il XVI e il XVIII secolo. Queste stanze incredibili erano colme di oggetti particolari, animali esotici imbalsamati, manufatti antichi, fossili, pietre preziose, libri rari e strumenti scientifici.

La Wunderkammer era un modo per gli aristocratici di mostrare la propria erudizione e conoscenza del mondo, ma anche di esprimere il loro potere e la loro ricchezza. Le Wunderkammer erano una forma di status symbol e venivano visitate da membri della corte e ospiti importanti.

Immaginate di entrare in una di queste stanze affascinanti. Le pareti sono rivestite di velluto rosso e le scaffalature sono piene di oggetti brillanti e colorati. Sul tavolo al centro della stanza c’è un globo terrestre, circondato da mappe antiche e strumenti per la navigazione. Accanto, una pietra di ametista gigante e un paio di coltelli antichi provenienti dal Giappone.

Sul pavimento, un tappeto di pelli di animali esotici, tra cui un leone africano, un orso polare e un tigre siberiana. In un angolo della stanza, un enorme corno di rinoceronte, il cui significato e scopo sono ancora avvolti nel mistero.

Sul muro di fronte a voi, una serie di ritratti di scienziati famosi, come Galileo Galilei e Leonardo da Vinci, circondati da strumenti scientifici antichi, tra cui un telescopio, un astrolabio e un microscopio.

Sotto di loro, una collezione di oggetti rari e costosi, come una maschera funeraria egizia, un’armatura da samurai giapponese, e un teschio di dinosauro. Un’altra parete è dedicata alle opere d’arte, con una scultura greca antica, un dipinto di Rembrandt, e un manoscritto illustrato del Medioevo.

In ogni angolo della stanza ci sono oggetti intriganti e misteriosi, ognuno con la propria storia e provenienza. La Wunderkammer è un luogo incantevole, pieno di scoperte e di meraviglie, un simbolo del nostro infinito desiderio di conoscenza e di scoperta.

Le wunderkammer più famose della storia

Tra due delle più famose Wunderkammer della storia ci sono quelle di Rodolfo II d’Asburgo e dei Gonzaga di Mantova.

Iniziamo dalla Wunderkammer di Rodolfo II, situata nel castello di Praga. Rodolfo II fu Sacro Romano Imperatore per quasi quarant’anni, dal 1576 al 1612. Fu lui a volere fortemente Praga come capitale imperiale e sotto il suo regno la città boema si ammantò di quell’aura mitica ed esoterica evocata secoli più tardi da scrittori del calibro di Leo Perutz e Gustav Meyrink. L’era di Rabbi Loew e del Golem, ma anche della corte di personaggi imbrobabili e furfanti come John Dee e Edward Kelly, nonché Michael Sendivogius

Rodolfo fu un appassionato collezionista di oggetti rari e straordinari provenienti da tutto il mondo. La sua Wunderkammer era la più grande e impressionante della sua epoca.

La collezione di Rodolfo II era composta da oggetti che spaziavano dalle scienze naturali alla filosofia, dall’arte alla tecnologia, dai manufatti etnici alla mitologia. Tra i pezzi più notevoli c’era una sfera armillare in bronzo dorato, un esemplare di dodo, un’armadillo imbalsamato, una testa di elefante e una grande collezione di minerali rari e pietre preziose.

Ma ciò che rendeva veramente unica la Wunderkammer di Rodolfo II erano gli oggetti strani e bizzarri. La sua collezione includeva infatti fantocci di creature mitologiche come unicorni e grifoni, oltre a millantati oggetti misteriosi e incomprensibili, come pietre magiche, ossa giganti e persino una sedicente pietra filosofale.

La Wunderkammer di Rodolfo II d’Asburgo è stata una delle più grandi e influenti collezioni di oggetti della storia. La sua passione per l’insolito e il misterioso ha ispirato molte altre Wunderkammer in tutto il mondo e ha lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’arte, della scienza e della filosofia.

Anche in Italia la moda della Wunderkammer vide i suoi aderenti, come quella raccolta dai Gonzaga di Mantova, situata all’interno del Palazzo Ducale. La collezione dei Gonzaga fu creata nel XVI secolo e comprendeva oggetti rari e preziosi, come sculture antiche, manufatti orientali, pietre preziose e dipinti di artisti rinomati come Mantegna, Correggio e Tiziano.

Ma ciò che rese veramente famosa la Wunderkammer dei Gonzaga furono le collezioni di curiosità e di stranezze. Tra i pezzi più notevoli c’era una collezione di uova di struzzo dipinte e scolpite, un unicorno di porcellana, una statua di un nano che serviva come orologio ad acqua e persino un’automobile antica.

Il pezzo forte della collezione dei Gonzaga era il “Cubo di Todeschini”, un piccolo cubo di legno su cui erano raffigurati scene di vita quotidiana e che poteva essere aperto in modo da rivelare una serie di meccanismi complessi e di giochi d’ingegno.

La Wunderkammer dei Gonzaga di Mantova fu una delle più influenti della sua epoca e ispirò molte altre collezioni di curiosità in Europa. La sua eredità è stata conservata nel Museo di Palazzo Ducale di Mantova, dove molti dei suoi oggetti più strani e meravigliosi sono in mostra ancora oggi.

In entrambe le Wunderkammer, quella di Rodolfo II e quella dei Gonzaga, il focus era sull’insolito, sull’inaspettato e sull’incredibile. Le collezioni erano curate con grande attenzione ai dettagli e al fascino visivo degli oggetti. Ma al di là del loro aspetto esteriore, queste camere delle meraviglie ci danno anche un’idea della mentalità del loro tempo.

Il contesto storico

Nel periodo rinascimentale, quando le Wunderkammer erano al loro apice, l’interesse per la conoscenza e la scoperta era molto forte. Le persone cercavano di capire il mondo che li circondava, di conoscere la natura e di comprendere la loro posizione all’interno dell’universo. Le Wunderkammer rappresentavano un modo di organizzare e presentare queste conoscenze in modo estetico ed evocativo.

Inoltre, le Wunderkammer erano spesso associate a una sorta di ricerca della perfezione, un ideale di armonia e di equilibrio. Gli oggetti erano selezionati con cura, organizzati in modo preciso e presentati in modo armonioso. Questa ricerca della perfezione era esemplificata dalla presenza di oggetti strani e incomprensibili, che sembravano sfidare l’ordine naturale delle cose.

Le Wunderkammer di Rodolfo II d’Asburgo e dei Gonzaga di Mantova ci mostrano l’importanza della curiosità e della ricerca della conoscenza in un periodo storico cruciale per la nostra cultura. Esse ci offrono anche un’occasione per riflettere sulla natura dell’arte, della scienza e della filosofia e sulla loro relazione con la nostra percezione del mondo.

Ed ecco perché Wunderkammer è anche il titolo di questo podcast. Qui troveranno spazio sicuramente la letteratura, la narrativa di genere, le scienze e la filosofia, ovvero ciò che predisposizione personale frequento più assiduamente. Ma non saranno escluse incuriorsioni nel mondo dei giochi, del cinema e della musica.

Benvenuti nella mia wunderkammer personale!

Al prossimo episodio con nuove curiosità dal tempo e dallo spazio.

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