What is your SuperPower?

Jlenia Ermacora
Wyde PlayGround
Published in
3 min readSep 27, 2018
“person holding Spider-Man mask” by Joey Nicotra on Unsplash

E’ una domenica di settembre. Sono seduta nel mio bar preferito a fare colazione. C’è il profumo delle brioche del primo mattino. Sto qui, piantata a guardare le persone che passano, i loro gesti, mentre nel mio ipod la voce lontana di Frank Ocean mi chiede quale superpotere vorrei avere…

Chi non ha mai sognato di poter avere qualche superpotere? Durante un’intervista congiunta con alcuni studenti dell’Università del Nebraska, alla domanda “quale superpotere vorreste avere“, Bill Gates e Warren Buffett — due degli uomini più rilevanti nel mondo mondo del management — risposero: “la capacità di leggere velocemente”: più leggi, più hai conoscenza, più hai competenza.

Io non so se avrei risposto allo stesso modo. Quando abbiamo pensato a Wyde più di un anno fa volevamo che fosse un scuola del pensiero: non un luogo di ciò che è bene sapere, ma piuttosto di ciò che è bello pensare e dove l’apprendimento non si basasse sulle conoscenze e sul pensiero logico ma sulla capacità di fare ricerca erratica e nomade, di farsi sorprendere dall’imprevisto e di viverlo, di aiutare le persone a trovare nuove sentieri e piste da tracciare.

Per questo quando penso al superpotere che vorrei avere, e che vorrei dare a chi si ferma un po’ nelle nostre aule, è molto vicino alla capacità di immaginare e realizzare futuri possibili: saper esplorare i pensieri, penetrare i significati, attrarre le immagini. Saper sognare, saper trovare qualcosa che ci appassiona, che ci muove, amarlo e far sì che diventi il senso per noi ogni giorno.

Penso che però non serva svegliarsi al mattino dopo il morso di un ragno, venire da un altro pianeta o essere vittima di sperimentazioni nucleari. Come dice Clark Gregg — regista del film Captain Marvel — i supereroi rappresentano in qualche modo la parte migliore o peggiore di noi stessi, sono la versione pop della mitologia greca. La persona che crede in quello che fa può cambiare le cose, se ci mette impegno, fatica e ha chiaro quello che è il suo scopo, il senso. Questo è il vero superpotere che si trova nella vita di ogni giorno.

Una sintesi eccezionale di tutto questo è sicuramente Mickey Smith — fotografo, regista, musicista , surfista — che nel suo corto The Dark Side of the Lens racconta in maniera eccezionale il superpotere di una persona “normale”: amare quello che si fa.

Non avevo deciso di diventare nessuno in particolare, solo vivere in maniera creativa e sperimentare l’avventura attraverso la mia passione. Come chiunque altro abbia un sogno”

In questa frase credo ci sia il senso del nostro superpotere, essere sicuri di fare della nostra vita qualcosa che amiamo. Un modo ci sarà sempre per farlo. Non ci sono scuse: si tratta solo di partire e di partire da qualcosa che è collegato ai nostri sogni. E quando abbiamo chiaro il senso delle cose che facciamo e il perché delle nostre scelte questo ci rende forti, interessanti, creativi e ci permette di entrare in connessione con gli altri. E una volta che abbiamo capito il perché, il come diventa molto facile.

Per questo, caro Frank, il superpotere che vorrei avere è quello di svegliarmi ogni mattina, cercare e trovare qualcosa che amo, e farlo.

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Jlenia Ermacora
Wyde PlayGround

Helping people & companies to widen horizons & drive change. All with love for Education & Growth. Co-Founder WYDE