Mr Hirst & Mr Pinault, affondare è meglio che galleggiare.

Il desiderio di credere perchè non c’è più niente da esplorare.

Andrea Gressani
ZombiePost
10 min readMar 23, 2018

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Neuromante

La Delegazione ha sequestrato Monsieur Pinault, il grande collezionista. Si mostra mansueto e trasognante (che non è da lui). Drogato in un divano guarda da un finestrone di Palazzo Grassi navi da crociera imboccare il Canal Grande (l’infinita ricchezza delle sue sinapsi vaga al Giglio e acchiappa il ri-affondamento della Costa Concordia generato dalla mente confusa del comandante Schettino) … macchè Pirati dei Caraibi… son io la tortuga di tutti gli arrembaggi…ohi ohi io ho messo insieme con Mister Hirst il più grande tesoro di tutti i tempi… l’Apistos inabissata piena di statue, gioielli… tutto falso e insieme tutto vero… l’ho salvato da voi mussulmani iconoclasti che avreste fatto a pezzi tutto… Quanto mi sei costato Mr Hirst per riportare a galla i tesori dell’Apistos… con i suoi Dei… ci hai messo anche Pippo e Topolino (crede seriamente di essere nel 21 secolo D.C. ) quanto mi sei costato… per mostrare che gli Dei non sono un fenomeno sociale tra i tanti, ma opera del capitalismo più splendente e spendente… (assistiamo a un’estasi del potere concessa solo a vite di élite)…il capitalismo è il Dio degli Dei. Io! …macchisenefrega… resisterò?…(il capitano Jack Sparrow lo sta torturando con un mazzo di corallo rosso)…

Taglietti, taglietti… che devo fare? E’ il momento di cedere? Cedo.

Nel frattempo Nemo e Corto ingozzano Damien Hirst con douzains di ostriche Marenne condite con balsamico olio di hashish afgano. Lo vogliono sazio e ruttante. Non tollerando né la tortura del corallo, nè lo scempio di tante ostriche, Monsieur Pinault inizia con il confessare al capitano Sparrow i tre dogmi che rendono immenso l’idolatra collezionista:

1 simulazione della più grande collezione del pianeta.

2 emulazione di un ritrovamento spacciato come metodologia scientifica.

3 rivoluzione del collezionismo e sterminazione di collezionisti.

Mr Hirst l’artista, sente la lingua mutarsi in gigantesco mollusco e vede Monsieur Pinault alterato e un po’ sanguinante. Mr Hirst comincia a cagarsi addosso. La Delegazione fa sul serio. Sarà il caso di cedere? Cede.

Confessa: le statue di Pippo e Topolino sono opere di Fidia.

Ma procediamo con ordine:

La Delegazione visita la finzione esposta a Palazzo Grassi. E’ un cast distaccato dal set del film Palmira, un costosissimo blockbuster prodotto da Jerry Bruckheimer e diretto da Alex Kurtzman, il regista della Mummia.

Sono in tre: Jack Sparrow, Nemo e Corto Maltese: un capolavoro di reclutamento hollywoodiano in ambiente radicale. Prima del sequestro di Monsieur Pinault e Mister Hirst, il trio ha accuratamente studiato il catalogo della loro mostra: TREASURE FROM THE WRECK OF THE UNBELIEVABLE (440 e rotte pagine, foto da urlo, brossura con copertina rigida raffigurante una testa verde di Medusa in malachite, titolo in caratteri oro in stampo a secco, 2200 gr, un pregevole mattone )

Sono precisi. Si sono letti l’introduzione: 30 pagine verde pallido con ogni sorta di ricostruzione in stile imitativo Road to Oxiana.

Lì più prefattori eseguono una finta narrazione. Hanno il compito di stupire con verosimiglianza. Si prestano a una finzione mitologica.

L’intero esercizio, intuiscono i tre, pare commissionato a un astuto ghostwriter, probabile sia lo sceneggiatore dei Predatori dell’Arca Perduta, che scrive a nome di: amministratore delegato, archeologo sommozzatore, ex direttore di museo, storico dell’arte, curatrice. E’ una favola Disney o Marvel o Pixar, comunque va presa seriamente. Poi sono passati all’azione in tutta scioltezza.

Alla Delegazione tutto è chiaro fin dall’inizio.

La riemersione dei cento e rotti Dei di Mr Damien Hirst, non è tanto una provocazione ma un’imponente precettazione: niente più sarà più autentico dopo l’Apistos e Amotan, nemmeno il sottomarino Nautilus.

Jack, Nemo e Corto sono a perfetta conoscenza che il duo Pinault/Hirst ha impiegato dieci anni e speso centinaia di milioni per mettere insieme una collezione di perfetti manufatti, che delle leggende di Hollywood, della mitologia e della storia delle religioni, sono congiunzione. Un misto tra grandeur enciclopedista francese e arroganza navale inglese. Conoscono l’intento: umiliare tutti gli Indiana Jones del turismo planetario e affondarli con il peso schiacciante di questa potente esibizione. D’ora in poi ogni artista del pianeta viene nanificato, ogni galleria d’arte miniaturizzata, ogni collezionista piallato da questo sovraccarica esposizione di Dei che si espongono con arroganza di corallo, oro, bronzo, marmi e pietre preziose. Una megaproduzione per gettare nel caos del low cost ogni altra produzione di arte contemporanea. E che li unisce a Hirst e Pinault? Siamo tutti agenti del caos.

Terrorismo, malattia infantile del collezionismo.

“Se introduci un po’ di anarchia, se stravolgi l’ordine prestabilito, tutto diventa improvvisamente caos. Io sono un agente del caos. E sai qual è il bello del caos? E’ equo!”

In nome di questa equità Monsieur Pinault e Mister Hirst sono stati sequestrati con raffinata efficienza dalla più hollywoodiana delle fazioni, che non fa mistero di simpatizzare con il Jocker.

Per Jack, Nemo e Corto, l’implacabile equity del Jocker annoda l’arte del terrorismo con il terrorismo in arte.

noi creiamo distruzione casuale

voi create invenzione totale

i nostri tesori sepolti sono depositi di armi

i vostri tesori finti pensano di seppellire quelli autentici

cosa unisce il collezionismo al terrorismo?

fare a pezzi, alzare i prezzi

allora possiamo trovare un accordo

Fare a pezzi per alzare i prezzi

(Jack Sparrow: siamo venuti a Venezia per affondare una nave da crociera)

Sul momento Monsieur Pinault non quaglia

(Nemo: prima però ti mostriamo queste cose belle recuperate con il Nautilus)

Sotto gli occhi di Monsieur pezzi siriani pazzeschi che il British Museum ciao

(Corto Maltese: dai sù, spiegaci perché non dovresti starci )

Pinault fa un sorriso da squalo adolescente e dice che ci pensa sù…

Mr Hirst riverso su di un tappeto di gusci di ostriche. Jack gli imbocca una canna afghana mentre beve a collo Chateau Latour.

Intanto Monsieur permane trionfalmente nel pieno ciclo dell’ambrosia, o forse di un’aderenza ciclochimica, casomai è solo estasi lisergica. In questa pura fattanza e impura convenienza, si obbliga a un non richiesto comizio in stile Al Baghdadi su arte e terrorismo. Così, tanto per avere un pubblico immaginario. La sua platea? Compratori da Christie’s.

“Il Daesh nemico dell’Unesco? E’ una tesi sospetta … li spacciate come barbari iconoclasti…siete scemi…sono abilissimi iconofili… hanno inventato con l’esplosivo la più luxury e rara boutique del mercato nero. Distruggere ma risparmiare qualcosa … Nicchie ricche che fanno affaroni con malvagi maomettani per infilzare nel proprio foyer qualche prezioso manufatto scampato alla distruzione… parafrasando Clausewitz, la guerra è la prosecuzione del collezionismo con altri mezzi…

-L’avete drogato…-

-Senti chi parla…-

Per la gioia di Mister Hirst, Jack Sparrow manda in play un filmino in streaming sul sito web ufficiale di Palazzo Grassi.

(Appare una signora bionda con le dita incrociate e le labbra piegate in un sorrisino tenue e adorante, ascolta il monologo di Mister Hirst che racconta la sua opera. Muta, non proferisce sillaba la signora curatrice. Se ne sta lì per due minuti e rotti a comparsare lato Hirst. E’ evidente, anche lei fa parte dello spaventoso talento dell’artista…)

-E tu a questa qui che sostanze le hai propinato?-

-Ma quali sostanze, questa si è ingannata da sola-

I collezionisti sono maligni?

Intanto Monsieur François Pinault è in loop uranico. Le sue visioni sono ultraterrestri e lucide: ma non ci avete fatto caso? Tutte le corporation hollywoodiane fanno film in cui gli eroi sono i ribelli e i pretoriani i cattivi… l’impero, il male, coincidono sempre con megacorporation insaziabili, i ricchi sfondati sono i despoti, la forza oscura sono i terroristi dell’establishment… i veri esploratori sono i ribelli, eletti che guerrigliano in minoranza e mantengono saldi i sani principi, che vengono definiti dai cattivi terroristi… Che fantasie capitaliste!…. TREASURE FROM THE WRECK OF THE UNBELIEVABLE è una di queste fantasie, già nel titolone… questi 11 miliardi di collezione privata mi stavano annoiando a morte…avevo bisogno di un diversivo, di una nuova collezione…certo! che me la sono inventato di sana pianta…una collezione… per un solo collezionista…l’ho fatto per me e sole me…per affondare tutto e tutti… per vedere affondare il futuro, e insieme a lui il passato… è bellissimo…dà un senso di grandezza ancora più grande di quanto son già grande… io sono Amotan il grande collezionista… Io sono la Spectre che ha il covo qui, a palazzo Grassi…è anche il covo di tutti gli agenti dello Shield…io sono il cattivo vorace, così cattivo che anche i terroristi appaiono trasfigurati in angeli vendicatori…per loro… per Jack, Nemo e Corto… ci sarà sempre una suite… ci sarà sempre un motoscafo a disposizione per fare giretti in laguna… vediamo di non raccontarci storie, siamo una bella squadra… pronta all’azione…merda, affondiamoli…

Scratch

Dopo quattromila ostriche a l’huile d’hashish, mille canne di King Afgan e tot magnum millesimate di Chateau Latour, Monsieur Pinault e Mister Hirst varcano il mondo che fu di Teseo e sarà della Disney. Lo star system ha la netta sensazione di aver naturalizzato alla missione il duo. Propongono un giuramento al cospetto di una testa decapitata di verdognola Medusa con sfacciate fattezze. E’ in malachite, la più velenosa delle opere. Gronda gocce di sangue zombie che si mutano nel corallo finto che avvolge Pippo, Mickey e ogni restante artefatto.

Scratch

Il giuramento viene disturbato da una vecchia news Reuter del 2015:

Kaled-el Asaad, direttore del sito archeologico di Palmira, è stato torturato e decapitato all’età di 82 anni da quattro foreign fighter del Daesh che si fanno chiamare Beatles, tutti di West London (jihadi john alexander kotey aine davis el shafee elsheikh).

Gli hanno fatto confessare dove erano nascoste le opere più pregiate, e il suo sangue non è mutato in corallo, se l’è bevuto la sabbia siriana senza effetti collaterali. Questo fa vacillare le regole d’ingaggio.

Scratch

Troppo strafatti? Cazzi loro. Supplemento di interrogatorio.

Ricominciamo: ( P=Pinault / D= Delegazione)

P - Noi siamo il futuro del collezionismo -

D - concesso -

P -Noi, il più scintillante emporio -

D - evitiamo emporio, suona low budget -

P - Noi, il budget illimitato per dimostrare che una civiltà vale l’altra -

D - così va meglio -

P - Le prove? Si fabbricano -

D - su questo non ci piove -

P - Il falso prevedeva un originale, ora è l’autentico -

D - si vedrà, non facciamo i megalomani -

P - Nulla è vero, quindi tutto è permesso -

D - è una vecchia menata ma funziona sempre -

Affondare è meglio che galleggiare

Una pillola di Captagon, la “droga del combattente”, si è appena ingerita Monsieur Pinault.

Lo persuade di essere stato convocato da Jules Verne in persona:

Ai Signori Pinault e Hirst a bordo del Nautilus.

Il capitano Nemo invita il professor Pinault e il signor Hirst a una battuta di caccia che si terrà domani mattina sulla laguna di Venezia. Spera che nulla vi impedirà di assistervi, e vedrà con piacere se vorranno unirsi alla Delegazione.

Affondare! Ora non resta che l’atto supremo e definitivo: un nuovo affondamento nell’oggi. Una nave ancor più gigantesca dell’Apistos. Non custodisce tesori ma turisti incollezionabili. L’immaginazione della nave che affonda è il tesoro. Turisti ed equipaggio sono solo comparse. Tutti ricorderanno la nave, non i passeggeri. Monsieur Pinault e Mr Hirst seguono la regola braudeliana: a Venezia nulla esiste come altrove, se ne deduce che nulla di sbalorditivo può esistere aldifuori del supremo cantiere veneziano. Non esiste la memoria di Venezia, ma solo la Venezia che verrà, una Serenissima dominata da una grintosa Arte Affondatrice. Dinnanzi alla testa della Medusa la Delegazione illustra una pluralità di esempi che riguardano i benefici lasciti di catastrofi casuali, dove la marittima è madre d’ogni terrore e proseguimento di ogni collezione.

Nemo descrive nei minimi dettagli uno spettacolare naufragio in basso fondale. Jack prende in considerazione i differenti parametri: localizzazione, collasso, reazioni degli abitanti, impatto ambientale, destino dei turisti. Una Carnival da crociera, centomila tonnellate, s’incendia in laguna durante un inchino. Corto organizza fuochi artificiali che festeggiano nel giorno del Redentore il trasporto del relitto alla demolizione. I veneziani: “era ora”.

Monsieur Pinault e Mister Hirst li vedono partire da Punta della Dogana, prima lenti. Andate pure a farvi un giretto in laguna. I due Riva Aquarama non sembrano virare per il Canal Grande, non puntano al Gritti o al Danieli, non paiono in servizio per caricare ospiti dagli alberghi, non sembrano… Li vedono divenire minuscoli tra le palizzate… La rotta all’inizio incerta…

Una gigantesca nave da crociera esce dalle bocche del Lido, manovra pronta per un inchino davanti a San Marco, una delle decine di bestioni che ogni santo giorno esibiscono la loro ingombrante stazza per il sollazzo di migliaia di Pippo e Topolino.

L’Arte non arriva nelle vesti di Amotan il collezionista, ma di due splendenti motoscafi Aquarama pilotati da marinai della più nera delle tortughe, sono tempestati di corallo, selvaggi ma precisi, in uniforme elegante, insospettabili mentre puntano allo scafo.

La lesione è efficace. Il tritolo sbraga. Due maestosi squarci nella carena. 4000 turisti a bordo. 700 kg di C4 stivato nei Riva fanno un botto che si ode in mezzo Veneto. Una performance di un certo impatto.

Nella laguna incendiata nessun Nautilus, nessuna Perla Nera, nè brigantino di ventura. Due gigantesche statue incrostate di corallo dominano piazza San Marco, Pippo e Topolino. Jack, Nemo e Corto dirottano un vaporetto e puntano sul relitto in fiamme della Carnival, poi si fermano a un quarto di miglio, stappano un prosecco, raccolgono svogliatamente qualche naufrago messo male per poi ributtarlo in mare perché troppo Pippo.

Hirst e Pinault stanno chiacchierando con Amotan sul ponte dell’Apistos. Sentono un gran botto. L’antico collezionista li rassicura — è solo Teseo che ha accoppato Medusa-

Titoli di coda.

Avvertenza

Pur trattando di personaggi viventi e fatti reali questa storia è da intendersi come opera di pura fantasia e non vuole avere in alcun modo valore documentario, la discreta quantità di falsi e falsità citate è strettamente funzionale alla finzione, è tutto un sogno.

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