Rifunzionalizzazione dell’ex caserma De Cristoforis: l’informativa di Giunta

2 giugno 2017

Lorenzo Spallino
2012/2017
Published in
2 min readJun 2, 2017

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Nella giunta di mercoledì scorso, 24 maggio, abbiamo ritenuto opportuno lasciare traccia della posizione dell’amministrazione sull’ipotesi di rifunzionalizzazione dell’ex Caserma De Cristoforis attraverso il trasferimento delle funzioni statali oggi collocate in via Volta 50 (Prefettura), via Bellinzona 111 (Direzione Territoriale del Lavoro), via Briantea 8 (Archivio di Stato), viale Cavallotti 6 (Agenzia delle Entrate), via Italia Libera (Commissione Tributaria Provinciale), viale Roosevelt e via Italia Libera (Questura e Polizia di Stato), tutti trasferiti in piazzale Monte Santo, e di via Volta 44 (Provveditorato agli Studi), in via Borgovico.

Cosa dice l’informativa? Che:

  • come il progettato trasferimento è una opportunità per il quartiere di destinazione, così l’attuale dislocazione degli Enti statali è un valore per il territorio della convalle;
  • la creazione di una sorta di ‘cittadella pubblica’ di circa 700 persone richiede l’individuazione di attrezzature di uso pubblico complementari ed integrative rispetto agli spazi e alle attrezzature esistenti nonché la progettazione degli aspetti legati al sistema della mobilità, come (tra tutti) il collegamento con l’Autosilo Valmulini;
  • le (ancora sconosciute) nuove destinazioni d’uso degli immobili interessati dal trasferimento, devono anch’esse essere valutate in termini di servizi di uso pubblico e di interesse pubblico e generale soprattutto alla luce delle dinamiche in atto nel centro storico.

Alla luce delle disposizioni del PGT e della legge urbanistica della Regione Lombardia (L.R. n. 12/2005), si ritiene pertanto che l’intervento debba essere preceduto quantomeno da un Permesso di Costruire convenzionato e che questo richieda, quale necessario presupposto, una fase concertativa con tavoli di confronto e procedure condivise da concretizzarsi in un Accordo di Programma, ex art. 34 del D.Lgs. 267/2000, o Protocollo d’Intesa, al fine di individuare gli standard necessari al progettato trasferimento.

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