Cataffo

Criature
Le storie di Criature
2 min readMay 26, 2017

di Alfredo Martinelli (3 di 6)

foto di Alfredo Martinelli

A ogni passo il cuore rimbalzava fra la bocca dello stomaco e la gola.

Uno splendido scenario aveva squarciato il peloso velo che da sempre gli ottenebrava i pensieri. Fra tutte le contrade non c’era in giro nessun altro che conoscesse come lui colli, dirupi, boschi, declivi, ruscelli, gole, pascoli e anfratti della zona. Avrebbe trovato i bambini dispersi, tutti l’avrebbero annoverato come un eroe e la sua fama l’avrebbe reso immortale. Quelle stronze che negli anni l’avevano snobbato si sarebbero mangiate le mani e finalmente avrebbe potuto vomitare in faccia ai suoi genitori quanto si fossero sbagliati nell’additarlo come colui che non avrebbe mai combinato nulla di buono nella vita.

L’agitazione gli aveva aperto i pori della pelle. Quello strano vento caldo continuava a soffiare e non l’aiutava ad avere refrigerio. Sudava come una spugna schiacciata e disperdeva una scia di tanfo alla cipolla che non sarebbero stati necessari i cani molecolari per trovarlo. Anche la vescica pulsava e decise di fermarsi a svuotarla. Purtroppo l’eccitazione sessuale non era svanita e una semplice urinata si trasformò in un gioco di contorsionismo acrobatico, alimentato da una mente in debito d’ossigeno. Dopo alcuni fallimentari tentativi con le gambe ben divaricate, una mano poggiata su un albero e l’altra a guidare il membro, prese una drastica decisione. Abbassò totalmente le braghe, piegandosi carponi con le ginocchia ben piantate nel terreno e il corpo proteso in avanti, mantenuto in equilibrio dalle braccia poggiate su un grosso masso.

Non fu una buona pensata.

La posizione del pene eretto creava ancora resistenze all’uscita dell’urina, così che nell’aumentare lo sforzo ebbe un imbarazzante cedimento sfinterico. Uno stronzo simile a un megalite marrone scuro era uscito con un balzo, andando a cadere fra le cerulee gambe, poggiando con un capo sul terreno e l’altro sulle mutande. Per qualche istante gli eroici pensieri lasciarono il posto a sane imprecazioni. Il risultato fu una repentina diminuzione dell’erezione. Libero da impedimenti e pressato dai muscoli contratti dalla posizione e dallo sforzo, il giallognolo fluido iniziò a sgorgare copioso impregnando la camicia nella parte interna e fermandosi poco prima del mento, ostacolato dalla trame estive della cravatta. Pasquale sentì forte il piede dell’Universo schiacciarlo ancora una volta contro la Terra. Senza aver la forza di muoversi scoppiò in un sommesso pianto.

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Criature è una o più storie. Criature è a puntate. Criature è scritta a più mani.