SPAM 101 ep.1: L’Universitario di Merda

Tutto quello che avreste voluto sapere sullo spam ma non avete mai osato chiedere

Alberto Giunta
4 min readJan 19, 2018

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Ed eccoci al secondo capitolo (spero non siate di quelli che cominciano a contare da 1) di questa serie di post in cui condivido con voi (e con il me del futuro) qualche consiglio di marketing spiccio.

Disclaimer: non ho mai avuto idea di cosa stessi facendo e forse non ce l’ho tutt’ora, quindi è probabile che vada preso tutto con le pinze.
In ogni articolo proverò a scrivere i rapporti causa-effetto, così che uno possa farsi una vaga idea di cosa voglia dire spammare in un modo o in un altro.

Era una giornata qualsiasi di maggio, Anno Domini 2017, quando una mia compagna di Università arrivò e mi disse:

“Ohi Albi ma sai che l’altro giorno ho visto che sull’Universitario di Merda facevano pubblicità a un’app di qualcuno a caso, magari prova a scrivergli…”

Io che faccio 2+2

Così ho scritto a quei cari ragazzi dell’Universitario di Merda, il bomber che mi ha risposto è stato fin da subito alla mano, e mi ha programmato il post per il giorno successivo, in quello che a suo dire era l’orario di punta (kudos for that).

La causa

Data: 24 maggio 2017 (3 pm)
Costo
: 10€
Feeling: simpatici, disponibili e comprensivi
Target: 250k iscritti
Piattaforma: Facebook
Link: here

Il post, pubblicato dopo pranzo.

Quando il post è stato pubblicato mi sono ritrovato alle prese con la mia prima esperienza “al pubblico” in un posto dove non mi sentivo a casa come quella volta su Reddit. E quindi super emozionato ho tirato fuori il computer e mi son piazzato per un’ora su uno scalino, e da lì ho cominciato a rispondere e a monitorare l’andamento del tutto.

NB: ho avuto la saggia idea (che si è poi rivelata di un’importanza disarmante, lo vedremo anche nelle prossime puntate) di mobilitare subito tutti i miei compari chiedendo di andare a mettere un 👍 al post, giusto per stare al sicuro dall’algoritmo di Facebook. Il post ha accumulato quindi una ventina di likes nel giro di pochi minuti, ed ha finalmente cominciato a prendere trazione.

Io che sono contento
E che divento subito meno contento

Il giorno dopo il bomber (sempre lui, quello di prima) mi ha mandato le statistiche per il post e devo dire che ne sono rimasto piacevolmente sorpreso.
Mi ha incuriosito ancor di più dal momento che mi ha offerto uno scorcio su che cosa voglia dire gestire una pagina da 250k iscritti, e da che impatto abbiano i propri post.

Analytics del post su Facebook

L’effetto

Nuovi utenti guadagnati quel giorno: 212 (297–85)
2 Giorni seguenti: 105 (207–102)
Totale: 317
Recensioni: 9 ⭐⭐⭐⭐⭐️ / 1 ⭐⭐q

Tiriamo le somme

Qui essere super-presente tra i commenti si è rivelato essere meno efficace e meno necessario rispetto a Reddit: i commenti stessi erano meno seri e degni di nota, perlopiù gente che si taggava a vicenda o che doveva sfogare qualche tipo di frustrazione (vedi sopra), quindi mi sono limitato a vedere l’evoluzione del post nel tempo.

È stato invece determinante l’aver spinto il post il più possibile nei primi minuti dalla sua pubblicazione tramite qualche commento e qualche like artificioso.
L’algoritmo di Facebook è realmente (tanto) sensibile a questo tipo di cose, e purtroppo il coltello dalla parte del manico ce l’hanno loro.

Prima c’abituiamo meglio è.

Per quanto riguarda i risultati effettivi del post, la metà di quelli che hanno visitato lo Store grazie a quel post hanno poi installato l’applicazione, e di quelli più della metà l’hanno poi tenuta.

L’esperienza con i ragazzi della pagina è stata ottima, e l’app ha cominciato a prendere un po’ di trazione anche in ambienti “meno nerd” (non me ne vogliano i redditors) ed è stato incredibile vedere tante altre persone realmente interessante a questa cosa e a cui piaceva quello che avevo fatto.

Hai appena letto uno di n episodi di questa serie sullo spamming di una mia creatura nell’Internet.

Spero ti sia piaciuto e ti possa essere utile. Intanto se vuoi metterti in contatto con me puoi trovarmi (o seguirmi) su Twitter.
Lì, come un po’ dappertutto, sono @albigiu.

Qui invece c’è l’elenco completo di articoli di questa serie:

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