“Riparto da qui”: Renzi e il nuovo blog
Il segretario Pd sceglie Medium per rilanciarsi e ascoltare i cittadini
Se lo abbia fatto di proposito, non lo sappiamo. Eppure, è un fatto che fa quantomeno sorridere. Matteo Renzi torna a calcare la scena politica italiana a poche ore dall’anniversario della discesa in campo di Silvio Berlusconi.
Poche ore fa, Matteo Renzi ha aperto il proprio blog, proprio qui su Medium. Un post intitolato “Il futuro a volte ritorna” segna il rilancio politico dell’ex Presidente del Consiglio. Un rilancio che, a dire il vero, non ha fatto poi tanto scalpore. Renzi ha scelto di bussare alla porta degli italiani in punta di piedi — per ora — ma di certo non ha smesso di stupire. Decide di parlare direttamente ai cittadini: proprio come aveva fatto Silvio Berlusconi 23 anni fa (quando chi scrive ancora non era ancora nato), con il celeberrimo videomessaggio inviato a tutte le televisioni nazionali e locali a poche ore dalla messa in onda del telegiornale serale. L’abile mossa comunicativa di Berlusconi, il giorno dopo, ha permesso a una forza politica prima inesistente — Forza Italia nella sua versione originale— di raggiungere il 7 per cento nei sondaggi. Un consenso destinato ad aumentare nei mesi, fino alla vittoria elettorale. Maestria pura.
Ora i tempi sono cambiati e la situazione è ben diversa. Berlusconi era un homo novus della politica, Renzi non più. Per giunta, arriva anche da una sonora sconfitta politica ed elettorale, il referendum costituzionale del 4 dicembre scorso, che gli è valsa la poltrona di Presidente del Consiglio. Ma non quella di segretario del Partito Democratico, partito di maggioranza: ed è proprio in questa veste che si ripresenta agli italiani dalle pagine di Medium.
Ci sono milioni di italiani che hanno un’idea chiara e bella del futuro dell’Italia. Con tutte le difficoltà che nessuno vuole negare. Questi milioni di italiani non si arrendono alla rassegnazione. Io voglio camminare con loro.
Rispolvera le sue doti di leader e si ributta nella mischia. Lo fa con un post pacato, ma non privo di elementi retorici. Non rinnega il proprio passato e nemmeno la sconfitta. Rilancia con orgoglio la propria indole da sognatore e rivendica i risultati del suo Governo: “Oggi l’Italia ha qualche diritto in più e qualche tassa in meno”, scrive. Rispolvera i suoi vecchi slogan: “Noi siamo quelli che fanno politica per qualcosa, non contro qualcuno” e “Volevo tagliare centinaia di persone e alla fine l’unica che è saltata è stata la mia”, la frase che dopo la sconfitta referendaria gli è valsa un guizzo in avanti nel tasso di popolarità. E poi rilancia la propria proposta: si dice pronto ad ascoltare e a discutere dei temi più cari agli italiani, a partire dal ruolo dell’Europa e dal futuro del centrosinistra. Non da ultimo, in coda al messaggio lascia il proprio indirizzo email per idee, suggerimenti o critiche.
Lo fa con un nuovo blog, aperto su Medium. Uno strumento a metà tra un social network e una piattaforma di blogging che garantisce libertà di scrittura (non ci sono filtri intermedi tra autore e lettori) e alta semplicità di utilizzo. Uno strumento in cui gli utenti possono segnalare argomenti di proprio interesse, suggerire e commentare post e pensato per l’approfondimento: basti pensare che la permanenza media su un testo si attesta a 7 minuti, contro il minuto scarso di un contenuto visionato su un social network. Uno strumento utilizzato da milioni di utenti ma da pochi personaggi politici.
I tempi del “Caro Beppe, esci da questo blog” sono finiti. Renzi decide di ripartire da un blog, da uno strumento social che gli garantisca ampio spazio e un contatto diretto con i propri lettori (ed elettori?). Segue le orme di numerosi colleghi, da Beppe Grillo a Civati, passando per chissà quanti altri politici nostrani e internazionali. Lo fa in punta di piedi, tra l’anniversario della discesa in campo di Berlusconi e la sentenza della Corte costituzionale sull’Italicum. La preparazione all’appuntamento elettorale è già iniziata. Stay tuned.