7 consigli su come formare un buon team

Michele Bontorno
5 min readAug 25, 2016

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Il buon team è uno dei pilastri per la realizzazione di progetti che mirano a raggiungere risultati validi. Ne abbiamo parlato qui.

Le difficoltà principali nel raggiungere questo obiettivo sono 3:

  • carenza di persone qualificate disponibili;
  • mancata sintonia degli altri col tuo progetto;
  • paura di parlare della propria idea.

I punti seguenti faranno in modo di superarle.

1) Chiedi

Il modo principale per trovare buoni componenti per il team è quello di chiedere alle persone che conosci. Magari non conosci direttamente una persona adatta per un determinato ruolo, ma conosci qualcuno che ne conosce qualcuna. Non puoi saperlo se non chiedi.

L’esito di questo metodo dipende molto dal contesto in cui ti trovi (vivere in un paese è diverso dal vivere in città) e dall’estensione e tipologia della tua cerchia sociale (conosci tante o poche persone? Si occupano di qualcosa? Hanno intenzione di occuparsene?).

Lo svolgimento di questo metodo è molto personale (lo sai tu come parli ai tuoi amici) e spesso ti può servire per trovare i primi componenti fidati, magari con qualifiche non eccelse, ma coi quali ti trovi bene. Occhio in questo caso a non esagerare prendendo in squadra chiunque sia un minimo interessato e raggiungere già in partenza un team fin troppo numeroso.

2) Partecipa ad attività

In città spesso si organizzano eventi dove uno degli obiettivi è quello di far formare gruppi per portare avanti idee. Anche se vivi in paese dovresti cercare di trovare il modo per partecipare agli eventi nelle città più vicine. Potresti trovarci un genio che condivide al massimo il tuo pensiero ed è anche disponibile. Succede, fidatevi.

Per fare un esempio pratico, in campo digitale molti eventi sono realizzati dai GDG (cosa sono?) sparsi per il mondo. Sono eventi a titolo gratuito e composti perlopiù da persone molto appassionate in quello che fanno. Qui è possibile trovare un elenco dei GDG italiani, seguite quelli più vicini a voi.

Altro esempio sono gli acceleratori/incubatori di start up, luoghi molto incentrati sul creare, che possono offrire i propri spazi per eventi organizzati anche da altre associazioni locali. Qui la cosa varia molto da zona a zona e da incubatore a incubatore, ma una visita fategliela.

E, usate Facebook. Seguite le pagine di tutti i gruppi a voi vicini, così da essere sempre informati sui nuovi eventi.

3) Usa Facebook

Oltre a tornare utile per essere informati sugli eventi, Facebook può essere usato per reclutare persone in maniera diretta. Ci sono gruppi dedicati a quasi qualsiasi cosa. Qualsiasi.

E ovviamente non poteva mancare questo: un gruppo dedito alla ricerca di componenti per team.

Non fermatevi però a questo qui. Se cercate una figura specifica, ad es. uno sviluppatore Android, posizionatevi sulla barra di ricerca di Facebook e scrivete qualcosa come “sviluppatori android italiani”, qualche risultato lo avrete quasi sempre.

Se avete bisogno che le persone siano presenti fisicamente sostituite “italiani” con il nome della città più vicina a voi.

Poi rispettate le regole di ogni gruppo chiaramente. Controllate se sia ben accetta la pubblicazione di annunci dove si cercano persone.

4) Impara a valutare

Una volta forniti i metodi per trovare persone è importante saperle filtrare, in modo da evitare di prendere nel gruppo la persona sbagliata.

Qui la cosa è molto soggettiva e sicuramente quella di saper valutare bene è una capacità che va costruita man mano. Espongo quello che ho imparato io per cercare di venirvi incontro, ma provatelo voi stessi prima di darlo per certo.

Per natura umana, è difficile comprendere le capacità di qualcuno più qualificato di noi stessi, se non impossibile.

Dato questo assunto, io preferisco non concentrarmi sull’effettiva capacità della persona in quello specifico momento della sua vita. Cerco di valutare di più l’attitudine ad imparare, a migliorarsi. Cerco di capire se, al momento della difficoltà, questa persona si tira indietro oppure cerca di trovare un modo per superarla.
Se trova il modo o non lo trova non importa. Siamo sempre una squadra, ci diamo una mano a vicenda. Quello che conta però è il modo in cui affronta la cosa.

Altra cosa che reputo importante, è che abbia ideologie simili alle mie inerentemente al progetto che andremo a portare avanti.
Se il progetto punta per esempio al facilitare l’accesso alla tecnologia per le persone che hanno più difficoltà, al progetto non può partecipare una persona che la tecnologia la ripudia.

5) Stabilisci ruoli adatti

Qui la cosa varia molto in base alla tipologia del progetto.

In linea di massima, cerca di evitare che qualcuno abbia un carico di lavoro più grosso di qualcun altro. Se un dato settore richiede più persone, prendile. Se le persone a svolgere un solo ruolo diventano troppe (da 3 in su), valuta la possibilità di prendere una persona che si occupi di coordinarle o assegnare l’incarico a qualcuno già all’interno. In questo caso, la persona deve essere capace di coordinare e gestire, e deve essere capace in quel determinato ruolo.

6) Sviluppa il gruppo

Arrivati a questo punto, il gruppo c’è e va mantenuto.

Se ci avete fatto caso, non parliamo più di team o squadra, ma di vero e proprio gruppo. Ognuno si deve sentire parte non solo dell’idea, ma anche in mezzo ad altre persone come lui.

Passare del tempo tutti insieme, che non sia solo dedicato al lavoro sul progetto, ma anche come momento di svago, è importante. Fa sì che tutti quanti siano molto più felici.

I motivi sono molteplici, ma questo articolo non parla di sociologia, per cui non li approfondiremo.

Solo, andate a mangiare una pizza assieme qualche volta. Andate a bere qualcosa. Organizzate qualche giocata assieme, a quello che più preferite. Offline o online se vivete a distanza.

7) Non fermarti mai

Una cosa da tenere in conto è la possibilità che qualcuno se ne vada.

Le motivazioni sono infinite. Succede. Succederà.

Ed è importante che i passi seguiti fino a quel momento per comporre il gruppo non siano stati solo uno sforzo iniziale non più replicabile, ma che riusciate a tenere sempre attivi i processi di inserimento a accoglimento nel gruppo di persone valide.

Vedetela come una cosa positiva. Nuove persone possono dare molto a tutto il gruppo. Contribuiscono a mantenere sempre vivo e attivo l’entusiasmo iniziale. Aiutano a dare l’idea che non sia tutto statico e ad un certo punto magari anche noioso.

E, come per gli altri, anche loro trarranno benefici ad entrare in un gruppo così.

Quanto scritto verrà costantemente aggiornato e messo al vaglio, in base a quello che imparo e ai riscontri che mi date. Cliccate sul cuoricino verde se vi è piaciuto l’articolo o lasciate un commento se qualcosa non è chiara, se non siete d’accordo o anche solo per confermarla. Grazie per la lettura!

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