Come costruire un’idea che valga miliardi, in due parole

Michele Bontorno
3 min readAug 24, 2016

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La strada è lunga

Se siete qui a leggere probabilmente saprete bene che cos’è una startup. E sapete bene l’importanza che ha il team, la squadra che compone la startup.

Se non lo sapete, vi dico io molto brevemente che per startup si intende il modo di fare azienda di chi è giovane (e spesso impreparato sull’argomento) e che sì, un buon team è fondamentale.

Ancora, buon team vuol dire che le persone che compongono la squadra si trovino molto bene a lavorare e passare il tempo libero insieme.

Buon team vuol dire che ognuno ha dei ruoli ben definiti e la capacità di portarli avanti.

Buon team vuol dire che l’idea è condivisa, e magari anche creata, da tutti.

Se un team ancora non c’è, potete trovare qui alcuni consigli su come crearlo.

Detto questo, ci sono altre informazioni importanti che spesso non vengono dette.

Una di queste è la necessità di avere forza di volontà.

Forza di volontà perché, sappiatelo, i problemi da affrontare nel portare avanti un’idea sono infiniti. Non farete altro che affrontare problemi per anni prima di avere un minimo risultato. Partite da questo presupposto, sarà più facile non scoraggiarsi. O demordere subito senza perdere tempo, se non avete la stoffa.

Chiaro che ci sono casi in cui questo non è vero. Si lancia l’idea e subito fa successo. O dopo poco tempo. Ma, siamo seri, possiamo affidarci al caso?
Se ci si trova in questa fortunata situazione, ovviamente ben venga. Ma non può essere l’obiettivo. Non si possono lanciare a caso sassi in acqua sperando di pescare un pesce, anche se è più pratico farlo. Munirsi di canna ed esche richiede sicuramente molta più preparazione e pazienza prima e dopo, e potrebbe non portare risultati allo stesso modo del lanciare sassi. Ma non puoi definirti pescatore se lanci sassi. Non puoi attribuirti meriti di bravura.
P.S.: non lanciateli per davvero.

Altra cosa molto importante è il pensiero laterale, che viene in aiuto quando arriveranno i problemi da affrontare.

Pensiero laterale, ovvero trovare modi geniali e alternativi di superare gli ostacoli. Laterale perché ti permette di trovare soluzioni alle quali non era ancora arrivato nessuno. Perché se ad una soluzione c’era arrivato già qualcun altro, probabilmente avrà già portato avanti la sua idea, e non puoi avere come strategia di successo quella di stare dietro qualcun altro, concordi?

Tutto questo porta alla conclusione che, l’idea, ha ben poca importanza. L’idea è uno strappo iniziale, qualcosa che ti dà la carica e la motivazione per formare la squadra, per metterti in gioco. Ed è davvero importante che l’idea cresca con voi.

Che, una volta trovata una difficoltà, sappiate anche modificare l’idea iniziale, se necessario, senza perdere la grinta.

Che, una volta fatti i dovuti tentativi, l’idea si sappia adattare a quelli che sono i bisogni delle persone alle quali l’idea è rivolta, senza perdere il valore affettivo.

Che, una volta trovata un’altra idea che reputate migliore, sappiate metterla di lato per il futuro, senza far perdere di importanza quella attuale.

Basta questo: tenacia, impegnarsi a fondo sempre mentre passa il tempo necessario e fare passi avanti ogni giorno anche se piccoli, senza demordere mai.

E poi godersi il successo che ne consegue.

Potrei approfondire in futuro nel dettaglio i vari aspetti con altri post dedicati, in base ai riscontri. Cliccate sul cuoricino verde se vi è piaciuto l’articolo o lasciate un commento se qualcosa non è chiara, se non siete d’accordo o anche solo per confermarla. Grazie per la lettura!

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