Conferme sugli eccessi di mortalità da Covid-19: aggiornamento dell’analisi sui dati SiSMG e ISTAT

Daniele del Re (Università Sapienza & INFN) e Paolo Meridiani (INFN)

10 Aprile 2020

Di recente SiSMG e ISTAT hanno messo a disposizione i nuovi dati sulla mortalità. Quelli SiSMG sono relativi ad alcune grandi città e sono aggiornati al 4 aprile. I dati ISTAT, invece, includono circa 1450 comuni italiani, corrispondenti a circa 17 milioni di persone, e sono aggiornati al 28 marzo. Questi ultimi sono stati ampliati rispetto ai precedenti, aumentando di circa il 50% il campionamento, ma lasciando invariati i criteri di selezione (vengono forniti solo comuni in cui l’eccesso di mortalità a Marzo è superiore al 20% rispetto agli anni precedenti). Combinando i due campioni, si ottiene una copertura totale del 35% della popolazione italiana, pari a circa 22 milioni.

Abbiamo ripetuto le analisi [1] e [2] già pubbliche. Poiché la statistica è complessivamente aumentata, in questo aggiornamento forniamo i risultati per alcune nuove città e per le regioni che presentano un campionamento superiore al 20%.

Nelle due tabelle che seguono riportiamo i risultati ottenuti, confrontati con il dato della Protezione Civile. Le stime dei decessi sono state ottenute con procedure molto simili a quelle utilizzate in precendenza. In particolare similmente a quanto fatto in [1], per stimare il numero di decessi ufficiali COVID nelle singole città siamo partiti da quelli della regione corrispondente (ricordiamo che i dati sui decessi sono forniti dalla Protezione Civile solo su base regionale). Questo numero è stato anzitutto scalato per il rapporto (contagiati provincia)/(contagiati regione) relativo alla settimana precedente. In questo assumiamo che il tempo medio tra tampone e decesso sia 7 giorni . Il numero è stato infine corretto per tenere conto della frazione di popolazione residente nella città rispetto a quella della provincia.

Per i dati regionali riportiamo due scenari: il primo corrispondente al dato grezzo della protezione civile, il secondo ottenuto riscalando questo valore per la frazione di popolazione regionale presente nel nostro campione. Tale stima assume che il contagio sia diffuso uniformemente nella regione, cosa non necessariemente vera. Il confronto tra le due stime può offrire una misura molto conservativa dell’incertezza sistematica, che sarà chiaramente minore ove il campionamento risulti maggiore. Ricordiamo che, per aumentare la frazione di campionamento, abbiamo arricchito i dati ISTAT con quelli SiSMG per alcune città non già presenti (ad esempio Milano, Torino e Roma), raggiungendo valori fino ad 80% come per la Lombardia.

Decessi stimati Covid-19 (diretti e indiretti) per le città presenti nei dati SiSMG relativa al periodo dal 01/03 al 03/04. I dati sono confrontati quelli ottenuti a partire dal numero dei decessi Covid-19 forniti dalla Protezione Civile per la regione di appartenenza

Stima dei decessi Covid-19 fino al 28/03 per varie regioni italiane confrontati con i dati ufficiali della Protezione Civile, assoluti e riscalati per la frazione di popolazione campionata

Andamento temporale dei decessi giornalieri Covid-19 per alcune città presenti nel campione SiSMG confrontati con la stima ottenuta a partire dai dati ufficiali della Protezione Civile

Andamento temporale dei decessi settimanali per alcune regioni presenti nei dati ISTAT arrichiti con i dati SiSMG. I dati sono confrontati con 2 scenari: i decessi regionali estratti dai dati ufficiali della Protezione Civile (viola) e gli stessi riscalati per la frazione di popolazione presente nel campione (verde)

Mostriamo infine il confronto tra i dati ISTAT+SiSMG e quelli della Protezione Civile aggregati per il territorio italiano:

Conclusioni

I dati confermano le indicazioni dei due precedenti nostri studi:

• il numero ufficiale di decessi riferibili al Covid-19 si conferma decisamente sottostimato, anche se l’effetto sembra ridursi nel tempo. Questo fatto è compatibile con il mancato monitoraggio di una parte significativa delle morti Covid-19, soprattutto nel periodo iniziale del contagio. Una parte di questi decessi potrebbe essere dovuta non direttamente al Covid-19, ma ad effetti ad esso correlati, per esempio lo stress delle strutture sanitarie oppure il fatto che i malati siano più restii a recarsi negli ospedali.
• risulta confermato il notevole eccesso in alcune città. Continua a colpire il dato di Genova, dove il rapporto tra la stima di decessi Covid-19 usando i dati ISTAT/SiSMG ed il numero ottenuto a partire da quelli ufficiali è ora tra 4 e 5.
• l’andamento temporale dei decessi anagrafici continua a mostrarsi molto diverso da quello della Protezione Civile e in generale anticipato. Il caso di Brescia ne è un esempio emblematico. Quello di Genova, invece, sembra mostrare una crescita che continua a rimanere sostenuta anche dopo il plateau osservato nel dato regionale.
• i dati di alcune città con il più alto numero di decessi, come Milano e Brescia, sembrano mostrare una indicazione che il picco dei decessi sia da posizionare intorno al 27–30 marzo. I dati del prossimo report SiSMG, che dovrebbero essere resi disponibili il 16 aprile, saranno cruciali per identificarlo in modo più chiaro e confermare questa indicazione.

Come già abbiamo discusso nei precedenti studi, nei dati ISTAT è presente un possibile bias dovuto ai criteri usati per selezionare i comuni. Il confronto con i dati SiSMG per le singole città, che non sono affetti da questo problema, mostra che l’effetto non è dominante e quindi non dovrebbe inficiare le nostre conclusioni.

Occorre infine sottolineare che dal confronto dei dati ISTAT di questa tornata con quelli della precedente, si evidenzia un sottocampionamento nell’ultima settimana messa a disposizione. La decrescita dei decessi che si osserva a partire dalla settimana 11 potrebbe essere conseguenza di questo effetto e andrà pertanto verificata al prossimo rilascio dei dati.

Appendice

Grafici relativi alle città e alle regioni inseriti all’interno delle tabelle