Progetto grafico 29 — “Committenza” — Indice

A cura di Carlo Vinti e Davide Fornari, con Riccardo Falcinelli

redazione progettografico
Progetto grafico
4 min readMay 14, 2016

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In un momento segnato da difficoltà economiche e cambiamenti nell’area della comunicazione visiva, Progetto grafico dedica un numero al tema della committenza. La posizione dei grafici nei confronti dei loro clienti si è colorata nel tempo di molteplici sfumature: dalla collaborazione con committenti “ideali” come Adriano Olivetti alla ricerca di interlocutori affini al proprio orizzonte culturale e ideologico, fino all’eclissi della committenza riscontrabile spesso nella pratica contemporanea. A partire da tale varietà di atteggiamenti e circostanze, Progetto grafico 29 si interroga su come è cambiata oggi la relazione fra grafici e committenti. Accanto a saggi di carattere teorico e storico, il numero contiene un’inchiesta che dà voce a professionisti, clienti, educatori e responsabili di fondazioni che finanziano il lavoro dei grafici.

Carlo Vinti, Davide Fornari
Clienti e committenti: le ragioni del numero

In un momento di generale difficoltà economica e di cambiamenti continui nell’area della comunicazione visiva, «Progetto grafico» rimette al centro della discussione il tema della committenza e della sua relazione con i progettisti.

Giovanni Anceschi
Il committente competente

Abbiamo chiesto a Giovanni Anceschi di ripubblicare un testo cruciale del 2005, Il committente competente, frutto della sua esperienza nell’unità di ricerca Graphic and Multimodal Systems del Politecnico di Milano, e di ritornare sulle tesi di allora.

Gianluca Camillini, Jonathan Pierini
Il cliente immaginato

La figura del committente assume diverse sfaccettature a seconda dei contesti e delle fasi di attività dei graphic designer: a volte assente, a volte simulato, a volte sostituito, il cliente immaginato è pur sempre presente.

Antonio Iadarola
Il design delle condizioni

Il design è in una fase di continui e rapidi cambiamenti. I designer sono spesso chiamati a progettare le condizioni della comunicazione dei contenuti, più che a dar forma ai contenuti. Come influisce tutto questo sui rapporti tra grafici e committenti?

Huib Haye van der Werf, Jo Frenken (Jan van Eyck Academie); Stefano Faoro; Marianne Burki (The Swiss Arts Council Pro Helvetia); Julien Mercier; Stefano Coletto (Fondazione Bevilacqua La Masa); Krisis; Kido Hideyuki (DNP Foundation for Cultural Promotion); Mariko Takagi
Il sostegno pubblico e privato alla grafica — Un’inchiesta sulle fondazioni

In tempi recenti, sempre più istituzioni supportano il lavoro dei grafici. Abbiamo chiesto a quattro fondazioni di raccontarci perché, aggiungendo il punto di vista dei designer e dei ricercatori che hanno ricevuto il loro sostegno.

Leonardo Sonnoli, Project Projects, Mark Porter, NORM, R2Design
Un ritratto allo specchio 1/2— Grafici e committenti

Odiati o santificati, i committenti rappresentano la controparte del progetto grafico di cui si tende a parlare poco per motivi deontologici. Abbiamo chiesto a cinque studi di grafica di raccontarci il loro rapporto, reale o ideale, con i committenti.

Alberto Aspesi; Marco Benvegnù (Arper); Giovanni De Mauro (“Internazionale”); Evelina Bazzo (Umbrella); Christina Reble (Museum für Gestaltung)
Un ritratto allo specchio 2/2 — Committenti e grafici

Del committente non si sa nulla: di rado è la controparte principale del progetto grafico a parlare. Abbiamo chiesto ad alcuni clienti e a chi li rappresenta che relazione hanno con i loro progettisti di riferimento.

Luciano Perondi (isia, Urbino); Armand Mevis (Werkplaats Typografie, Arnhem); Steven Heller, Lita Talarico (School of Visual Arts, New York); YuJune Park, Juliette Cezzar (Parsons School of Design, New York); Adrian Shaughnessy (Royal College of Art, Londra); Laurent Ungerer (EnsAD, Parigi)
L’importanza del curriculum — Le scuole di grafica preparano al rapporto con i committenti?

Il curriculum delle scuole di grafica è in costante evoluzione, nel tentativo di adattarsi ai mutamenti interni ed esterni alla professione. Come rispondono le università alle nuove richieste del mercato e dei clienti?

Giorgio Ruggeri
I poster della Progress Film

In Germania Est, i poster per il cinema furono un bizzarro cortocircuito politico. A commissionarli era un unico ente statale. A realizzarli erano i grafici che volevano sovvertire i dogmi estetici del regime, in favore dell’individualismo.

Emanuela Bonini Lessing
Note sullo stato dei concorsi pubblici — Riflessioni sul perché non funzionano (per arrabbiarsi un po’ meno)

I concorsi più recenti per le immagini coordinate di alcune città italiane hanno rinforzato il dibattito intorno a temi storici come la grafica di pubblica utilità, lo strumento concorsuale e il ruolo dei graphic designer.

Fuori Tema / Off Topic

Francesca Cozzolino
La teoria del quotidiano di De Certeau e la sua circolazione

Le idee esposte nell’Invenzione del quotidiano invitano a riconoscere la capacità creativa degli individui di sovvertire le regole attraverso le pratiche quotidiane: una lezione valida anche per i designer.

Luca Capuano, Veronica Maccari, Luciano Perondi
Fotografia e scrittura

La fotografia come strumento dal quale ricavare dati e/o con il quale comunicarli

Sheila Levrant de Bretteville — Silvia Sfligiotti
Essere altrimenti

Una conversazione con Sheila Levrant de Bretteville a proposito di femminismo, arte pubblica, formazione, e arte gentile dell’attivismo.

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Rivista Internazionale di Grafica - International Graphic Design Magazine