Il mondo ci deve delle scuse: un’anteprima

Merry Levov
3 min readMay 20, 2024

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Esce giovedì 23 maggio per Aguaplano il mio nuovo romanzo Il mondo ci deve delle scuse. Un romanzo «cazzuto», «farsesco e doloroso» (per usare le parole di Davide Pairone e Raffaele Marciano, che hanno curato il progetto). Io lo definisco «il mio Donnie Darko con l’ecoansia».

La sinossi:

Dopo il divorzio dei suoi genitori, Ivan ha preso le distanze da tutto ciò che amava. Per prima è sparita la danza, passione che la madre lo ha costretto a vivere come un mestiere; per ultimo il writing, con cui da ragazzino sfidava la legge dai muri di una periferia costiera sempre più gentrificata dal miraggio del turismo. Di quella che è stata la sua prima giovinezza non resta che Remi, l’amico picaresco che vive alle sue spalle e salta da un lavoro all’altro allo scopo di denunciare in un podcast le condizioni di lavoro della cosiddetta Gen Z. Perfino Lula, la ragazza di cui era innamorato, non ha resistito davanti alla desolazione della sua vita e lo ha lasciato per andarsene a Berlino, dove si è unita al movimento ambientalista. Un anno dopo Ivan sta ancora cercando di dimenticare, quando una busta priva di mittente, recapitata per posta e contenente un biglietto aereo per Berlino, lo costringe a ricordare.

Ho presentato il romanzo in anteprima al Salone Internazionale del Libro di Torino lo scorso venerdì 10 maggio insieme a Roberta Delitala (redattrice di Malgrado le Mosche e collaboratrice di Extinction Rebellion e Ultima Generazione) e a Giovanni Dozzini (giornalista e scrittore). Ho scelto una domanda a testa tra quelle che mi hanno rivolto, a cui dare risposta qua sotto.

[Roberta Delitala] In questo romanzo c’è molto dei tuoi ideali e del tuo punto di vista sul mondo. Si può dire che il protagonista abbia una visione politica ben precisa.

Senz’altro. Ivan è estremamente consapevole della crisi ambientale e sociale che stiamo attraversando e non può fare a meno di filtrare ogni cosa attraverso questa consapevolezza. Non solo: riconosce delle precise responsabilità politiche dietro alla crisi, e questo gli impedisce di abbandonarsi al vittimismo o di affidarsi al conforto di soluzioni facili come «e che possiamo farci noi?» e «il clima è sempre cambiato».

[Giovanni Dozzini] Al centro del romanzo c’è uno dei dilemmi che tutti gli attivisti e i militanti prima o poi si sono posti, ovvero se sia meglio agire a livello globale oppure concentrarsi sulle problematiche specifiche del proprio territorio. Secondo te qual è la risposta?

Suppongo che ognuno la trovi da sé, anche in base alle proprie inclinazioni. L’idea alla base del romanzo è però quella per cui non è possibile aprirsi al resto del mondo se prima non si è fatto un lavoro di radicamento che parte, sì dalla propria cerchia ristretta, ma prima ancora da sé stessi.

Are you gonna be there for you?

Una farfalla ad ali spiegate dipinta nei colori del giallo e dell’arancio.

Troverai Il mondo ci deve delle scuse in libreria previa ordinazione e in tutti i principali store online, oppure puoi già preordinarlo sul sito di Aguaplano. Nei prossimi giorni ti svelerò altri dettagli.

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Merry Levov

Ho gli ecomostri sotto il letto. Un tempo ero Judith Cavalera.