Il re morto di troppa eleganza

La brutta fine di Tolomeo di Mauretania

Storie di Storia
3 min readSep 4, 2023
Busto di Tolomeo di Mauretania conservato a Cherchell, Algeria

Si può morire per come si è vestiti?

A quanto pare sì, se si è ospiti di persone suscettibili e dalla fama fosca come Caio Cesare, più noto come Caligola (r. 37–41 d.C.) - senza dubbio uno degli imperatori romani più esecrati dalle cronache per la sua perfidia e megalomania.

Ecco infatti cosa ci racconta un passo dello storico Svetonio:

[Caligola] uccise Tolomeo, di cui ho già parlato, fatto venire dal [suo] regno e ricevuto con onore, per nessun altra ragione che aver attirato gli sguardi degli spettatori per lo splendore della sua porpora, arrivando a uno spettacolo [gladiatorio] da lui organizzato.

L’episodio, avvenuto nel 40 d.C., è tra i vari esempi citati dall’autore per descrivere la malevolenza dell’imperatore nei confronti di chiunque potesse vantare onori o doti familiari o personali, da avi illustri alla bellezza fisica.

Ma è davvero credibile che una veste possa aver scatenato la furia omicida di Caligola, per crudele che fosse?

In effetti è probabile che ci fosse sotto dell’altro, soprattutto se consideriamo l’identità dell’elegante vittima.

Figlio di Giuba II, re di Mauretania, e di Cleopatra Selene, figlia di Antonio e Cleopatra, Tolomeo era succeduto al padre sul trono del suo regno, situato in Africa nordoccidentale, e come lui governava sotto la tutela di Roma, dal 23 d.C.

Cugino di Caligola (a sua volta discendente da Antonio), Tolomeo era ben inserito nell’élite romana, ma la sua vicinanza all’imperatore non cancellava la sua condizione di “vassallo”, uno status che si rifletteva anche in dettagli come il vestiario.

Ad esempio, durante il regno di Augusto i re alleati in visita a Roma erano stati tenuti a indossare una semplice toga bianca, sebbene la regola fosse stata spesso ignorata dal successore Tiberio.

È possibile che Caligola volesse tornare al rispetto della vecchia norma, e che quindi l’ignaro Tolomeo avesse inavvertitamente lanciato un gesto di sfida al cugino?

La toga porpora era stata interpretata come un segno di tradimento?

La cosa sembra plausibile, soprattutto alla luce di una grave cospirazione sventata dall’imperatore l’anno precedente - tra i congiurati era stato infatti condannato anche il generale Getulico, vecchia conoscenza del re: forse Caligola aveva visto nella sua veste così “sfacciata” una conferma a sospetti già coltivati da tempo.

Infine, resta la possibilità che Caligola avesse già in mente di eliminare Tolomeo (per controllarne meglio i territori o intascarsene le ricchezze), e che l’outfit “eccessivo” del cugino sia stato il pretesto necessario per dichiararlo una minaccia e poter agire di conseguenza.

In definitiva, è quindinprobabile che a segnare la fine di Tolomeo non sia stata l’invidia di Caligola per la sua eleganza, bensì l’esigenza vera o presunta del potere.

La morte del re decretò l’annessione romana della Mauretania (previa dura rivolta locale) e lasciò ai posteri un crudo monito contro i regimi autoritari: quando un’autorità è basata sulla forza, diventa spesso paranoica - e anche l’eleganza può rivelarsi pericolosa.

Per approfondire:

  • Svetonio, Vita dei Cesari, libro IV, Vita di Caio (in latino e italiano)
  • Anthony A. Barrett, Caligola. L’ambiguità di un tiranno (1989)

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