Scatti di prodotto per l’e-commerce: come ottimizzare la loro gestione

Tutti i retroscena per essere rapidamente online con vetrine belle e curate

Camilla Bottin
Catobi
5 min readDec 17, 2020

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Big Bang e-commerce, dal 16% al 29% negli ultimi 8 mesi. Questa è la fotografia che ci offre il recente McKinsey Global Fashion Index, relativamente alla quota di vendite di moda e-commerce a livello globale, con una cifra raddoppiata e un balzo in avanti pari a 6 anni di crescita.

Vetrine online belle, accattivanti, curate: ora più che mai è l’obiettivo prioritario delle aziende del settore, se vogliono spingere i loro acquirenti ad acquistare.

Pensiamo alla scheda prodotto di un abito, più è ricca di gallery che rappresentano il prodotto, con scatti still life dove i particolari emergono nel contrasto con uno sfondo neutro o ambientati (sul corpo di una modella o in una situazione contestualizzata), più è facile che diano un livello di dettaglio tale da non rimpiangere la fisicità del negozio e di conseguenza invoglino all’acquisto.

Ma se andiamo a vedere nel retroscena delle aziende che gestiscono un e-commerce, troviamo una pletora di attività che non sono gestite in maniera strutturata, con passaggi ridondanti e conseguenti perdite di tempo, errori ed inefficienze. Parliamo dei processi di gestione degli scatti di prodotto.

Photoshooting: quali sono le maggiori difficoltà?

Quali sono i problemi che le aziende incontrano?

  • fanno fatica a condividere le indicazioni con fotografi e agenzie

Per realizzare scatti di prodotto, le aziende si affidano a professionisti specializzati, quindi fotografi e agenzie. Organizzare il processo di shooting ogni volta che esce una nuova collezione porta via molto tempo: bisogna condividere un brief con fotografi e agenzie di modelle in cui sono presenti le informazioni e le tempistiche dello shooting, nonché dare delle linee guida per realizzarlo. Telefonate, mail, incontri: le ore spese nel farlo sono numerose.

  • perdono tempo a gestire l’approvazione degli scatti

Approvare gli scatti fotografici e le modifiche fatte dall’agenzie implica l’uso di strumenti come WeTransfer, Dropbox, chiavette usb. Per ogni modifica o revisione bisogna richiedere un nuovo re- invio dei file. Facciamo un esempio: il fotografo condivide gli scatti tramite WeTransfer, chi si occupa della scelta condivide le indicazioni di risposta via mail, ricevendo una nuova versione dal fotografo. In caso di altre note da fare, deve riscrivergli e richiedere un nuovo invio.

non riescono a capire quando gli scatti di una collezione sono pronti per la pubblicazione

Con tutte queste versioni intercorse, al momento di pubblicare è difficile comprendere qual è lo scatto definitivo. Può capitare che online finisca uno scatto che non era tra quelli approvati.

è complicato associare ad ogni scatto le relative informazioni di prodotto

Se non viene effettuata l’associazione con il prodotto stesso, diventa difficile recuperare la foto giusta e completare la scheda prodotto. Questa operazione solitamente viene fatta manualmente, integrando i dati da altri sistemi/team coinvolti (software di gestione del magazzino o della produzione). Poterla automatizzare semplificherebbe la vita a chi poi si occupa della pubblicazione.

Photoshooting, come è possibile ottimizzare i relativi processi?

La migliore soluzione è gestire il flusso di produzione degli scatti di prodotto in un’unica piattaforma. In questo modo l’azienda può governare tutte le attività e i team coinvolti in un unico strumento, eliminando ridondanze e duplicazioni.

Un esempio valido è quello adottato da E-Photo, agenzia fotografica specializzata nella realizzazione degli scatti di prodotto per l’e-commerce in ambito fashion (vai qui per leggere l’intervista alla CEO Priscilla Foschi). Essa, per gestire i processi di shooting, si è servita di un applicativo realizzato da THRON, piattaforma per la gestione unificata di asset e prodotti. Tutti i vari step avvengono su un piano di lavoro condiviso, vediamo come:

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1. Pianificazione

Il primo step è la creazione della commessa: essa include la lista dei prodotti da fotografare, che possono essere importati tramite un file CSV da altri strumenti. Al suo interno è possibile determinare il numero di scatti richiesto per ogni prodotto e aggiungere in coda le direttive da osservare, ma anche stabilire priorità e deadline, per assicurarsi di rientrare nei tempi di lancio.

Una volta creata, è possibile scegliere i soggetti da associare alla commessa, verificando in tempo reale la loro disponibilità e il loro ruolo e definire le azioni che possono compiere sulla piattaforma (editing, approvazione ecc.).

2. Revisione

Il fotografo (o l’agenzia) carica gli scatti in modo massivo all’interno della commessa e i vari soggetti coinvolti (marketing manager, post-producer, editor) possono intervenire congiuntamente sul singolo file.

Possono approvarlo o rifiutarlo, lasciando note testuali e grafiche e aggiornarlo direttamente: la versione è una sola, quella su cui tutti lavorano. Non c’è spazio per errori e non si creano altre copie in locale. L’associazione delle relative informazioni di prodotto, come già dicevamo, è veloce e automatizzata, grazie all’importazione dei dati dal PIM o da altri strumenti di lavoro.

Il fatto di avere un piano di lavoro condiviso permette al responsabile dell’approvazione di verificare a colpo d’occhio lo stato d’avanzamento di ogni commessa e di sapere quando una collezione è finalizzata e quindi pronta alla pubblicazione.

3. Pubblicazione

Con un tale strumento è possibile gestire in maniera centralizzata la produzione, la gestione e la pubblicazione degli scatti. Diverse aziende fashion si servono di applicativi dedicati realizzati da software house come THRON, Hyphen, CLX Europe ecc.

Una volta che le fotografie sono approvate, la loro pubblicazione può essere automatizzata grazie all’integrazione con altre soluzioni di piattaforma.

Nel caso di THRON Photo-shooting, giusto per fare un esempio, possiamo integrarlo con il THRON DAM e il THRON PIM (se non sai cosa sono un DAM e un PIM vai qui e qui per scoprirlo). Nel primo caso finiscono nelle relative cartelle sul DAM, che corrispondono ai vari canali di front-end: grazie alla delivery integrata, sono subito online. Nel secondo caso finiscono direttamente nelle schede prodotto, così quando le si pubblica sull’e-commerce sono già complete.

Centralizzare la gestione dei photoshooting: i benefici

Centralizzare la gestione degli scatti di prodotto in un’unica piattaforma ha dei benefici indubbi:

  • allinea soggetti e attività su un piano di lavoro condiviso, con grande risparmio di tempo
  • gestisce l’approvazione degli scatti, senza creare errori e duplicazioni di file
  • è possibile, tramite integrazioni, gestire direttamente dalla piattaforma anche la pubblicazione degli scatti

Nel caso di E-Photo, abbiamo delle percentuali importanti: l’agenzia ha ottimizzato del 25% il tempo speso nella gestione dei vari processi, potendo così concentrarsi su aspetti più rilevanti e creativi del processo e allo stesso tempo ha ridotto allo 0,2% la percentuale di errore umano, sia per quanto riguarda i check qualitativi, sia il processo di rinomina e di ordinamento degli scatti.

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Camilla Bottin
Catobi
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Mi occupo di Marketing in WEGG, un’azienda di consulenza IT che disegna la tecnologia sulle esigenze delle persone per renderle più produttive e soddisfatte.