FUTURA — Giardini tra le nuvole

Laboratorio collaborativo per progettare un nuovo modo di pensare al verde su tetti del quartiere

Nicola Giacchè
Contamina
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4 min readJun 3, 2017

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E’ possibile scaricare l’intero report della giornata qui!

“D’una città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda”
Italo Calvino, Le città invisibili

Quando abbiamo accettato la sfida lanciata dal Comune di Reggio Emilia e dall’Ordine degli Architetti di portare il nostro City Hack in una biblioteca per ripensare ad uno spazio aperto e calpestabile sul tetto, abbiamo deciso che sarebbe stato necessario pensare ad un nome evocativo, che potesse ricordare sia il nome di una città invisibile di Italo Calvino, sia un chiaro richiamo di innovazione e futuro… Ed eccoci quindi ad un nome che, in aggiunta, richiamava anche una splendida canzone che si chiedeva come sarebbe stato il domani: FUTURA.

Da li siamo partiti, ingaggiando con un team eterogeneo di persone che fosse composto da architetti, paesaggisti, attivisti e esperti di verde, pensando sempre a questa fantomatica città di FUTURA dove “il grigio ed il verde” (definizione ripresa da Carlo Ratti) andavano ad incontrarsi e mischiarsi creando una nuova idea di spazio e di luogo.

Apertura della giornata e il lancio di “Capitan America”

Il giorno di FUTURA per iniziare in maniera esplosiva la mattina abbiamo aperto, come ormai da tradizione per i nostri laboratori, con il video di Capitan America, sempre perfetto per lo scopo di preparare i partecipanti ad una giornata atipica e per stimolarli a lavorare un po’ sopra le righe e pensare “differente”.

Successivamente abbiamo diviso i partecipanti in 4 gruppi eterogenei ed abbiamo consegnato i materiali (dati, planimetrie e scenari della situazione ad oggi e gli strumenti che avrebbero usato nella giornata).

Ecco l’incipit che arrivava dal Comune:
Verificare la fattibilità di riqualificare il quartiere mediante l’uso di verde pensile e la realizzazione di interventi in ambito residuali. Il tetto della Biblioteca fungerà da prototipo ed esempio di questo modello

Ad arricchire la giornata gli interventi dell’assessora all’innovazione ed alla partecipazione Valeria Montanari e Piero Pelizzaro che ha portato la sua esperienza di professore dello IUAV e le sue conoscenze in ambito di città resilienti (tema sul quale ha scritto anche un interessante libro)

In apertura dei laboratori è stato possibile visitare il tetto come si presenta ad oggi, ovvero uno spazio inutilizzato, accessibile ma al momento, per ragioni di sicurezza, non praticabile da parte della biblioteca. I lavori che il comune si appresterà a fare renderanno lo spazio utilizzabile, il che lo rende interessante per le tante idee e progetti che in un luogo simile possono avvenire.

I lavori si sono sviluppati per l’intera giornata e hanno portato a diverse proposte ognuna con caratteristiche proprie e con spunti importanti per il futuro della biblioteca e del quartiere.

Queste proposte sono state presentate a fine giornata davanti ad una giuria qualificata composta dai seguenti nomi:

Marina Parmiggiani, Architetto Rigenerazione Urbana, Comune Reggio Emilia
Ermes Torreggiani, Dirigente Servizio Ingegneria e Infrastrutture, Comune di Reggio Emilia
Andrea Rinaldi, Presidente Ordine degli Architetti Reggio Emilia
Paolo Gueltrini, Vice-Presidente AIAPP Sez. Emilia Romagna/Triveneto
Giordano Gasparini, Direttore Biblioteche di Reggio Emilia
Edwin Ferrari, Direttore società della comunicazione e informazione Coop Alleanza 3.0

Intervista all’assessora Valeria Montanari sulla giornata FUTURA

E’ possibile scaricare l’intero report della giornata qui!

una cloud dei post-it della giornata

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Nicola Giacchè
Contamina

Marketing, Comunicazione e Social Media. Founder del Coworking Impact Hub Reggio Emilia. Team member Progetto Contamina (laboratori pratici di innovazione)