Apple TV: lo streaming di nicchia?

Tutto fuorché un prodotto all’altezza della grande Apple Inc. Poco rinomata e quasi invisibile: la piattaforma per la fruizione di contenuti mediali d’intrattenimento lanciata dalla multinazionale americana ha, come si suol dire, “fatto un buco nell’acqua”.

Angela Tirana
Content Management per i social media
4 min readApr 24, 2021

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Apple TV

Apple TV nasce come digital media player, ovvero un lettore multimediale digitale. La sua storia é lunga.

La 1st generation (prima generazione) di dispositivi copre un periodo di circa cinque anni, dal 2006 al 2011. Proprio nel 2006, a un Apple special event, venne annunciato che l’azienda stava lavorando a un’applicazione chiamata “iTV”. Vi fu subito un problema che derivò dal nome del prodotto, infatti sullo stesso mercato vi era già il broadcaster inglese ITV. Nel marzo 2007 Apple iniziò la distribuzione di un supporto rigido da 16 GB HDD (memoria fissa formata da un disco magnetico e una testina scrivente) che permetteva di accedere al servizio. Questo venne riproposto ciclicamente in diverse versioni aggiornate, permettendo anche l’accesso all’applicazione ITunes. In un secondo momento, Apple diede ai suoi clienti la possibilità di utilizzare gli Iphone e gli Ipod Touch come mezzi di controllo da remoto per il suo dispositivo. La 2nd generation fu annunciata nel settembre del 2010. Apple presentò un dispositivo rigido, ovvero un decoder, dalle dimensioni decisamente più ridotte e gestito da IOS. Questo, grazie ad una memoria interna di 8GB, permetteva di accedere ai contenuti con un sistema di streaming, quindi via Internet, non più di sincronizzazione. Nel marzo del 2012 venne annunciata la 3rd generation: non era esteticamente molto diversa dalla seconda generazione e ha visto l’alternarsi di alcune collaborazioni con grandi nomi come Amazon Video, HBO GO ed HBO NOW. Con il passare degli anni si sono conclusi anche questi accordi. La 4th generation, annunciata nell’ottobre del 2015, é stata caratterizzata dal sistema operativo tvOS che dava accesso, attraverso l’utilizzo di diverse applicazioni, ai prodotti di terzi. Uno tra questi fu Youtube. In questo periodo si riscontrò un ennesimo problema causato dall’incompatibilità dei telecomandi con le applicazioni offerte. La 5th generation fu annunciata nel settembre 2017, così come le versioni precedenti, a un Apple special event e non aveva grosse differenze con la generazione precedente. L’ultima, la 6th generation, é stata annunciata il 20 aprile 2021.

Just Watch- Apple Tv, non rilevante per il grafico, fa parte della voce “others”

Qual é la ragione per la quale Apple TV é ancora ai margini del mercato dello streaming?

Ci sono diversi fattori, primo tra tutti la possibilità di accedervi solo tramite dispositivi della Apple Inc., limitando così il numero di possibili abbonati. Un secondo ed evidente problema é l’offerta di Apple TV: prevede l’abbonamento gratuito al servizio, per la durata di un anno, per tutti quei clienti che hanno acquistato un nuovo Iphone, Ipad, Macbook o altri dispositivi della multinazionale. Considerando la costante proposta di nuovi prodotti, una grande fetta della clientela avrebbe diritto al periodo gratuito, il 36% per l’esattezza; di questi, solo il 10% ne usufruisce, proprio a causa del poco successo della piattaforma. Un ulteriore problema é dato dalla proposta ridotta di serie TV o di film originali (e non) di Apple TV, non riuscendo così a reggere il confronto con colossi come Netfilx o Prime video di Amazon. Questi fattori hanno determinato quella che per ora é la sconfitta di Apple TV nella battaglia tra i “big media player”.

Just Watch

Apple però non demorde e, come detto in precedenza, lancia la 6th generation di Apple TV. L’ultimo modello, oltre a migliorie tecnologiche di alto livello (immagine, interazione con altri prodotti dello stesso marchio e il telecomando SIRI), propone anche dei Podcast, una selezione di film e serie TV e, addirittura, la possibilità di essere usata come game console, sfociando così in un nuovo mercato. Questo modello, dal costo di € 199, si propone sempre più come un prodotto di nicchia, rivolto ad un gruppo ristretto di acquirenti.

Per approfondire l’argomento:

https://martagatti.medium.com/la-vera-storia-di-netflix-6d230aebe8ee https://jiang-huiyun01.medium.com/content-management-in-social-media-big-player-amazon-italia-d425031eaf90

https://medium.com/@daniladidato1997/disney-plus-e98a24061f36

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