I Signori Oscuri

Pietro Minto
Curzio
Published in
3 min readOct 19, 2017

Curzio è una newsletter con cui mando raccontini di fantascienza bizzarra, trovate le info qui. La novità è che, ormai da qualche mese, non li pubblico più su Medium: il pezzo seguente è stato spedito il 4 settembre, per esempio. Quindi iscrivetevi, che questo contenitore verrà riempito saltuariamente (quando voglio) (quando mi ricordo) (lol) (ciao come va da quanto tempo).

La vita nel piccolo pianeta Terra esiste da tempo. Nessuno sa precisamente da quanto perché qualsiasi forma di vita vi abbia soggiornato fino a due ore fa era ottusa, appiccicaticcia e fetente.

Parte dello sferoide era coperto d’acqua, una sostanza fluida e azzurrina che abbiamo trovato disgustosa, così l’abbiamo tolta. È una delle tante cose che sono cambiate con il nostro arrivo, ed è per questo che il Potente Gurfidor, nostro capo supremo, ha ritenuto fosse utile e cortese, per quanto non necessario, vergare una breve guida alla vostra nuova vita su questo pianeta, in modo da convincervi a smettere di gridare così tanto mentre ne prendiamo il controllo.

Il Potente Gurfidor è un Grande Luminare Galattico, un incrocio tra un dio, una macchina e un grosso combattente che ha dovuto interrompere gli studi di legge. In quanto Grande Luminare, Egli vaga per lo spazio conquistando pianeti: c’è chi dice sia alla ricerca di un’antica gemma che, se sbriciolata, sarebbe in grado di curare la misteriosa malattia che da tempo lo assilla, ma sono solo leggende. Non c’è nessuna malattia e nessuna gemma. Ora che ci penso non credo che il Gurfidor sappia cosa sia una gemma e anche il vago riferimento al concetto di “gemma misteriosa” può costare molto caro; inoltre il Potente Gurfidor è in perfetta salute e praticamente immortale. Nessuno sa dove si trovi perché a nessun deve importargliene: a questo serviamo noi, i Signori Oscuri: a fare le sue veci.

La prima cosa da sapere su di noi Signori Oscuri è che viaggiamo su grandi astronavi dalla forma sferica dalle quali, una volta atterrati, diradiamo questo messaggio telepatico: “Date il benvenuto ai vostri Signori Oscuri”. Qualche minuto dopo siamo spesso costretti a trasmetterne un altro, più pacato, per tenere a bada la popolazione e gli orsi bruni che sembrano particolarmente attratti dalle nostre astronavi. Il secondo messaggio dice: “Ehi, calma. Calma! Non siamo qui per uccidervi tutti e trasformarvi in carburante per le nostre astronavi.” A questo punto siamo talvolta costretti a un terzo messaggio, questa volta senza alcun riferimento allo sterminio di massa, che dice: “Presto riceverete Le Nuove Leggi. La morte sarà destino comune ma evitabile. Inoltre abbiamo prosciugato i vostri mari. Qualcuno tenga a bada gli orsi. Seguiranno nuovi ordini”.
È solo a questo punto che usciamo dalle nostre astronavi.

Noi Signori Oscuri possiamo sembrare a prima vista innocui: abbiamo due grandi occhi neri e un nasino che alcune popolazioni dell’Orsa Maggiore hanno definito “puccioso”. Ebbene, quelle popolazioni non esistono più: non le abbiamo eliminate, è stato un cataclisma che li ha annientati.

A causa del nostro aspetto il Potente Gurfidor è stato a lungo scettico riguardo le nostre capacità militari. È per questo che vi chiediamo gentilmente di arrendervi e lasciarci il controllo del vostro pianeta. D’altronde abbiamo già asciugato tutta l’acqua e, a leggere la Guida al Pianeta Terra fornitaci dalla Proloco locale, essa è piuttosto importante per la vita terrestre. Quella robaccia liquida. Se promettete di arrendervi, e magari di posare per alcuni scatti in cui voi fate gli umiliati e i sottomessi mentre noi vi frustriamo con delle frustre finte, tranquilli non vi faremo male, allora forse potremmo anche ridarvi l’acqua. Almeno un pezzo d’oceano. L’importante è che la smettiate di fare così, no, ecco, vedete, non toccateci il pancino, no, non siamo degli “orsetti”, di che parlate?, lasciateci stare, è già difficile così, fatevi conquistare, per piacere, per tutti i Gaurg, cosa penserà di noi il Potente Gurfidor?

Ed è tutto. La festa continua nella vostra mail. Ciao.

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